“Consorzio responsabile pulizia aste”. Tribunale conferma ordinanza sindacale.



Consorzio responsabile pulizia aste fluviali.”

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno, ha emesso una sentenza confermando la legittimità dell’ordinanza sindacale contingibile e urgente emessa dal Sindaco del Comune di Nocera Inferiore.

Nella sentenza, il Tribunale ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Campania, che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza. La Regione sosteneva che mancassero i presupposti normativi per l’emissione di un provvedimento contingibile e urgente, poiché la situazione di pericolo era già nota all’Ente comunale.

Il Tribunale ha dichiarato che l’ordinanza sindacale è legittima e che i presupposti per la sua emissione sono soddisfatti. Secondo il Tribunale, l’ordinanza è finalizzata a prevenire gravi conseguenze per la sicurezza e la salute pubblica, e le misure ordinate sono necessarie per garantire l’integrità degli alvei torrentizi e ridurre la presenza di insetti e animali nocivi.

In base alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, l’ordinanza sindacale contingibile e urgente richiede al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno di effettuare interventi di pulizia, diserbo e rimozione dei rifiuti presenti sulle aste torrentizie attraversanti il territorio comunale di Nocera Inferiore. Pertanto, spetta al Consorzio di Bonifica Integrale la responsabilità di rimuovere i rifiuti dai corsi d’acqua interessati.

TAR CAMPANIA

La sentenza del Tribunale si basa anche sul fatto che sia la Regione Campania che il Consorzio di Bonifica Integrale sono competenti per eseguire gli interventi richiesti sull’aste torrentizie. Entrambi gli enti hanno la responsabilità della manutenzione dei torrenti, considerati sia corsi d’acqua che infrastrutture di bonifica. La sentenza precisa che la ripartizione dei costi degli interventi sarà stabilita nella sede di merito.

Nonostante l’assenza di un approfondimento dettagliato dei presupposti per l’emissione dell’ordinanza contingibile e urgente nella sentenza, il Tribunale ha ritenuto che l’ordinanza fosse giustificata e legittima nel caso specifico.

Questa sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania fornisce un importante orientamento per le autorità amministrative locali, delineando i criteri e i limiti per l’emissione di ordinanze contingibili e urgenti. Sottolinea l’importanza di affrontare tempestivamente situazioni di pericolo imminente che richiedono interventi rapidi al di fuori dei poteri ordinari dell’amministrazione per garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica.

In conclusione, il Tribunale ha confermato la legittimità dell’ordinanza sindacale contingibile e urgente, riconoscendo la necessità di adottare misure immediate per preservare la sicurezza e la salute pubblica.

Ripercussioni politiche: Tensioni possibili all’interno dell’Ente Consorzio di Bonifica e della Regione Campania.

È possibile che ci siano ripercussioni a livello politico all’interno dell’Ente Consorzio di Bonifica e della Regione Campania a seguito di questa sentenza. Tuttavia, è importante notare che le ripercussioni dipenderanno da vari fattori, tra cui la reazione e l’interpretazione delle parti coinvolte.

Nel caso dell’Ente Consorzio di Bonifica, potrebbero verificarsi tensioni o discussioni interne riguardo alla ripartizione dei costi degli interventi richiesti dall’ordinanza. Se i costi ricadono principalmente sul Consorzio, potrebbe esserci una reazione negativa da parte di alcuni membri dell’Ente, soprattutto se ritengono che la responsabilità debba essere condivisa in modo più equo.

Per quanto riguarda la Regione Campania, potrebbe esserci un dibattito politico sulle azioni intraprese dalla Regione stessa e sul ricorso presentato. Alcuni potrebbero criticare la decisione di avviare un ricorso legale contro l’ordinanza, ritenendo che ciò abbia comportato una perdita di tempo e risorse. Al contrario, altri potrebbero difendere la decisione della Regione, sostenendo che fosse importante valutare la legittimità dell’ordinanza e proteggere i propri interessi.

Le conseguenze politiche dipenderanno anche dal contesto politico più ampio e dalle dinamiche tra i diversi attori coinvolti. Potrebbe esserci un impatto sulle relazioni tra la Regione Campania e l’Ente Consorzio di Bonifica, e potrebbero emergere tensioni o discussioni sulle competenze e le responsabilità delle due istituzioni.

Un’analisi equilibrata della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sull’ordinanza contingibile e urgente.

La sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania riguardo all’ordinanza sindacale contingibile e urgente emessa dal Sindaco del Comune di Nocera Inferiore ha suscitato un dibattito ed ha sollevato alcune considerazioni critiche ed equilibrate. Vediamo insieme gli aspetti chiave di questa sentenza e le riflessioni che essa può generare.

Conferma della legittimità dell’ordinanza: Il Tribunale ha confermato la legittimità dell’ordinanza, riconoscendo l’importanza di adottare misure immediate per garantire la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini. Questa decisione rafforza il ruolo dell’ordinanza sindacale contingibile e urgente come strumento di gestione delle situazioni di pericolo imminente.

Lacune nei presupposti dell’ordinanza: Tuttavia, la sentenza solleva un punto di critica riguardo alla mancanza di dettagli specifici sui presupposti che giustificano l’emissione di un’ordinanza contingibile e urgente. Questa mancanza di chiarezza può generare interpretazioni diverse e creare incertezza riguardo ai requisiti esatti per adottare un provvedimento di questo tipo.

Valutazione della situazione di pericolo preesistente: Un altro aspetto oggetto di discussione riguarda la presenza di una situazione di pericolo preesistente, nota all’Ente comunale. Mentre il Tribunale ha respinto l’argomentazione della Regione Campania riguardo alla conoscenza pregressa del pericolo, è importante considerare se il livello di pericolo fosse tale da giustificare un’ordinanza contingibile e urgente anziché interventi ordinari di manutenzione e prevenzione. Una maggiore chiarezza su questo punto avrebbe contribuito a una migliore comprensione delle motivazioni alla base della sentenza.

Ripartizione dei costi degli interventi: Infine, la questione della ripartizione dei costi degli interventi tra la Regione Campania e il Consorzio di Bonifica Integrale è un aspetto che potrebbe generare controversie e ritardi nell’attuazione delle misure necessarie. È fondamentale garantire una chiara definizione delle responsabilità finanziarie per evitare possibili conflitti e garantire una gestione efficiente delle risorse.

In conclusione, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sull’ordinanza contingibile e urgente offre una conferma della sua legittimità e riconosce l’importanza di adottare misure immediate per preservare la sicurezza pubblica. Tuttavia, le lacune nei presupposti, la valutazione della situazione di pericolo preesistente e la questione della ripartizione dei costi sollevano considerazioni critiche che invitano a una riflessione più approfondita su questi aspetti. Un’analisi equilibrata di questa sentenza garantisce una migliore comprensione dei limiti e dei punti di forza dell’ordinamento giuridico e delle azioni delle autorità amministrative. Invitiamo tutti a considerare questi aspetti nel contesto più ampio del dibattito e a promuovere una discussione costruttiva sulla gestione delle situazioni di pericolo imminente e sulla tutela della sicurezza pubblica.




Inquinamento fiume Sarno: sanzionata un’industria conserviera

L’attività è operante a Sant’Antonio Abate. Continua la task force dei carabinieri

Continua la task force dei Carabinieri volti a controllare gli sversamenti illegali di rifiuti liquidi nel fiume Sarno e nei suoi affluenti. I militari appartenenti al NIPAAF Nucleo Investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Napoli del Gruppo Carabinieri forestale di Napoli hanno effettuato un controllo presso un’azienda conserviera operante nel comune di Sant’Antonio Abate.


I militari hanno riscontrato molteplici irregolarità

Denunciato il proprietario per smaltimento illecito di rifiuti, sequestrando un’area di stoccaggio rifiuti non autorizzata di circa 500 mq e soprattutto 5 fori posti lungo il muro perimetrale del piazzale dell’azienda che permettevano il deflusso dei rifiuti liquidi direttamente nel canale Marna di competenza del Consorzio di Bonifica del Sarno.


I fori sono stati cementati

I fori una volta individuati sono stati riempiti con cemento al fine di interrompere il deflusso dei fanghi di lavorazione. Il personale Arpac intervenuto ha proceduto ad effettuare il campionamento delle acque reflue. Il valore economico dei beni sequestrati ammonta a circa 200mila euro.




La cittadinanza attiva, l’importanza di segnalare

CNSBII ALERT – 0890977183  

Segnala lo sversamento di: rifiuti e roghi, di reflui e rifiuti nei fiumi

Il Cittadino, il più delle volte, non tiene conto che il suo ruolo di osservatore civico ricopre una fondamentale importanza per la tenuta sociale ed economica del paese. I tanti impegni giornalieri, la pigrizia, il disinteresse, ci portano a non mettere in agenda, le ore da dedicare al volontariato. Non è un obbligo essere un volontario, ma vi assicuriamo che è una sensazione da provare.

L’ osservazione attenta e volontaria dei territori potrebbe essere una soluzione utile per l’individuazione di criticità territoriali per poi tempestivamente segnalarle. Per essere cittadini attivi, non c’è bisogno di un corso o di una specializzazione, ma bisogna avere la capacità di osservare, analizzare, appuntare note, studiare l’area e le eventuali criticità, sapersi eventualmente rapportare con la cittadinanza, essere un cittadino civile e non pretestuoso, arrogante e presuntuoso, e infine, avere una buona capacità di dialogo con la cittadinanza e le Istituzioni Locali.

Ad esempio, quando un cittadino si ritrova dinnanzi a uno sversamento di rifiuti non deve porsi in modo accusatorio nei confronti di chi lo ha fatto, non serve a nulla, ma deve semplicemente documentare quanto vede, localizzare il luogo, fare un report da inviare alla Polizia Locale del comune e accertarsi che la criticità segnalata venga poi risolta. Nel caso di ritardi, passati i trenta giorni, il cittadino può richiedere informazioni e le eventuali motivazioni del ritardo.

L’importante è seguire la segnalazione effettuata, far comprendere agli uffici della Pubblica Amministrazione che ci sono dei cittadini attenti che seguono tutti gli andamenti della gestione della cosa pubblica. Cosa importante che ci teniamo a precisare è l’avere un atteggiamento sempre pacifico, molto più pratico e comunicare esclusivamente tramite mezzo raccomandata o P.E.C., con gli uffici pubblici.

Se invece ti trovi dinnanzi ad una commissione di un delitto, il cittadino può arrestare l’individuo per consegnarlo poco dopo nelle mani della pubblica sicurezza. Ma questo aspetto è un po’ complicato e magari dedicheremo un argomento a questo aspetto. Nel caso in cui invece avete notato uno o più soggetti che stanno commettendo un reato contro l’ambiente e avete timore ad agire essendo non obbligati a farlo, bisogna chiamare il 112.

La telefonata di pronto intervento 112 va limitata solo a condizioni di pericolo immediato collegandolo al fattore ambientale. Anche su questo aspetto ci sarebbe tanto da scrivere, ma per ora ci limitiamo solo ricordarvi che l’atto del segnalare è importante e decisivo e se vuoi comunicarci una criticità ambientale puoi scriverci attraverso Messenger di Facebook presente nel sito o tramite CNSBII-ALERT: segnala lo sversamento di reflui e rifiuti abbandonati




S.Giuseppe Vesuviano, Pianillo. Incendio di Rifiuti, richiesta rimozione.

Il CNSBII – Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani, il 4 giugno ha avuto notizia dell’appicco di un rogo di rifiuti in San Giuseppe Vesuviano in un’area oggetto a continuo abbandono di rifiuti. La zona è ricettacolo di discariche di rifiuti disseminate su chilometri di aree interne subisce il fenomeno dell’incendio dei rifiuti. Questo avviene a tutte le ore del giorno, coloro che compiono questi atti, lo fanno non preoccupati dal fatto che possano essere individuati dalle telecamere comunali apposte agli accessi delle vie.

Il CNSBII ha inviato una segnalazione dell’accaduto al Sindaco del Comune di San Giuseppe Vesuviano, alla Polizia Locale, alla Regione Campania gli Uffici della Difesa del Suolo e Autorizzazioni Ambientali, all’Ente d’Ambito dei Rifiuti 3 Napoli, all’ASL di Napoli 3 sud, all’Ufficio dell’Incaricato per il Contrasto dei Roghi in Campania e alla Sma Campania, al fine di far avviare l’iter di rimozione dei rifiuti dall’area.

Il territorio circostante alla Vasca Pianillo è famoso agli onor di cronaca per quanto segnalato dal CNSBII oggi. E’ una problematica che la si può classificare “antica” e che deve essere risolta in nome del rispetto per l’ambiente e delle norme e per la tutela del Suolo, del Sottosuolo e dell’Aria.

La Vasca “al Pianillo” invece è stata utilizzata per anni, come il contenitore permeabile di fogne dei comuni a monte della stessa, da qualche mese è stato realizzato un collettore fognario che prende i reflui dei comuni e li invia al depuratore di Angri in provincia di Salerno, un viaggio lungo oltre 15 km che ora, ha scongiurato in parte, l’arrivo dei reflui in vasca. I reflui ci finiranno solo in caso di occlusione del collettore o in caso in cui si attiva lo scaricatore di piena fognario nelle condizioni di surplus di acque nelle condotte.

La Vasca piena di reflui fognari

Il CNSBII allo scadere dei 30 gg dal deposito di questo atto, qualora non fosse stato avviato un iter amministrativo di gestione della criticità o rimozione dei rifiuti, effettuerà una richiesta di accesso agli atti documentale per conoscere le documentazioni prodotte nel rispetto della 152/2006.

Ecco il video pubblicato in rete da un utente del social Facebook:

https://www.facebook.com/mimmo.russo.378/posts/10219188589806270
https://www.facebook.com/mimmo.russo.378/posts/10219188607926723



Castel San Giorgio. Abbandono e incendio di Rifiuti con presenza di Amianto

Il 12 maggio 2021 il personale del CNSBII in una consueta attività di osservazione civica dei corpi idrici superficiali avvenuta nei pressi del Torrente Solofrana si ritrovava nei pressi di un abbandono di rifiuti che aveva già documentato anni addietro alle autorità locali. Il sito oggetto dell’abbandono di Rifiuti è posto in una via di campagna tra Castel San Giorgio e Mercato San Severino. Un’area isolata che durante la notte e il giorno si presta a presunte attività illecite come quella dell’abbandono e appicco dei roghi dei rifiuti.

IL MONITORAGGIO DEL SITO, OGGETTO DI ABBANDONO DEI RIFIUTI

L’11 ottobre 2018 il nostro personale ha effettuato un’attività di report fotografico al fine di cristallizzare e avere sotto controllo il sito. La preoccupazione da parte del CNSBII era che il cumulo di rifiuti venisse appiccato. Lo stesso giorno comunicavamo alla Polizia Locale del comune di Castel San Giorgio il rinvenimento del sito e comunicavamo la nostra legittima preoccupazione, sollecitando gli operatori ad avviare quanto prima l’iter di bonifica dell’area.

  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno

12 MAGGIO 2021, IL SITO E’ STATO INCENDIATO PRESENTE AMIANTO.

Il 12 maggio è stato riscontrato l’incendio di tutta l’area di rifiuti abbandonati, arrivati sul posto, quando ormai il rogo era estinto naturalmente, abbiamo constatato la presenza di materiale speciale e pericolo. Tutto il materiale presente abbandonato, ormai di difficile identificazione, in questi si notava la presenza dei Amianto, quest’ultimo incendiato.

  • 12 maggio 2021 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno

DAL 2018 AL 2021, TRE ANNI IN CUI IL SITO HA SUBITO PROBABILI NUOVI SVERSAMENTI.

Facendo una comparazione del sito all’11 ottobre del 2018 alle foto scattate al 2021, si nota una differenza sostanziale in termini di volume e diversità di materiali abbandonati. Sempre secondo una nostra normale attività di rilevamento e controllo del sito, che effettuiamo su qualsiasi tipo di sito da noi rinvenuto, possiamo dire con certezza che il sito in oggetto di questa segnalazione non è stato mai bonificato o quanto meno messo in sicurezza.

METEOROLOGIA NELLA GIORNATA DEL 12 MAGGIO 2021

Il sito, incendiato il 12 maggio ha piovuto sulla sua superficie, si presuppone quindi che le sostanze combuste al contatto con le acque mediante precipitazione si siano dilavate sul suolo sottostante e circostante. L’area adiacente è vocata alla coltivazione di frutta e verdura.

Le immagini satellitari nel tempo

Il CNSBII ha fatto richiesta di rimozione dei rifiuti con conseguente analisi del terreno ove giace l’abbandono di rifiuti ora incendiato.

Inoltre è stato richiesto a SMA Campania di inserire il sito segnalato nella piattaforma I.TER DSS importante piattaforma di raccolta dei dati su abbandono e discariche di rifiuti e roghi.




Scafati, rifiuti rimossi dal Controfosso Destro del Fiume Sarno

Le abbondanti piogge del mese di Febbraio e Marzo del 2021, classificati dalla meteorologia tra i più piovosi nell’arco di qualche decennio sul territorio del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, hanno documentato record di 180 millimetri di acqua caduta per metro quadro in particolare sui Monti Picentini in Calvanico (nell’area del Calvanicese in cui è presente il Torrente Calvagnola) nel lasso di 9 ore circa.

Invece a valle del Bacino sono stati minori i quantitativi di pioggia caduta a cui bisogna aggiungere l’acqua che proviene delle aree montuose della parte alta a valle del bacino. Anche a valle come a monte la pioggia è caduta è stata tanta ed in poco tempo generano continui nubifragi.

In azione gli operai della ditta incaricata dal comune di Scafati per il prelievo di rifiuti
In azione gli operai della ditta incaricata dal comune di Scafati per il prelievo di rifiuti

Le tante piogge hanno generato un fenomeno parallelo e che aggrava la salute di corsi d’acqua già pesantemente inquinati, ossia, l’accumularsi di rifiuti negli alvei fluviali. Un problema decennale che ad oggi non ne vede ancora una soluzione, essendo non semplice da gestire e poiché su questo fenomeno incidono diversi fattori come l’abbandono e il non controllo dei rifiuti depositati e la creazione di discariche sul territorio.

Questi fenomeni in parte illeciti, non si ripercuotono solamente sulle strade, campagne, il aree private, ma anche negli alvei fluviali delle varie categorie, partendo quindi dai corsi d’acqua naturali fino ad arrivare ai corsi d’acqua artificiali e di bonifica.

Il CNSBII, ogni qualvolta riscontra simili criticità tempestivamente segnala ai gestori degli alvei e ai comuni la problematica. In alcuni casi si riesce instaurando una sinergia comune a limitare i danni di quello che prima o poi come fenomeno dovrà essere affrontato, energicamente, sia con la sensibilizzazione e comunicazione territoriale e sia come la repressione attraverso il controllo del territorio.

I rifiuti presenti nell'alveo del Controfosso Destre del Fiume Sarno
I rifiuti presenti nell’alveo del Controfosso Destre del Fiume Sarno

Aspetto importante, da non sottovalutare, la partecipazione attiva della cittadinanza al controllo civico del territorio, attraverso la promozione della cittadinanza attiva che il CNSBII porta avanti internamente e con l’ausilio della grande “flotta civica” regionale degli Osservatori Civici, persone estremamente sensibili alla tematica della tutela dell’ambiente, che osservano il territorio alla ricerca, non solo di criticità ambientali, ma anche luoghi che potrebbero diventarlo o aree soggette a problematiche ambientali croniche. Un movimento civico responsabile che non solo segnala e controlla, ma collabora con le Istituzioni, ovviamente, laddove vi è interesse da parte della Pubblica Amministrazione di interagire con i cittadini e attivi.


Entra in azione con il CNSBII


In queste settimane si sono agglomerati e sono stati, anche, abbandonati dei rifiuti solidi urbani nell’alveo fluviale Controfosso destro del Fiume Sarno. Una caterba di rifiuti che non hanno fatto altro che alimentare, di nuovo, la delusione e la rabbia di chi vorrebbe rivedere acque e canali come un tempo, narrati da chi ha qualche anno in più sulle spalle.

Il Canale è in gestione al Consorzio di Bonifica del Comprensorio del Sarno il quale si è da subito messo in moto al fine di asportare i rifiuti dall’alveo. Ma a tutto questo c’è un precedente che viene individuato nel controllo e la sorveglianza idraulica dei corsi d’acqua sia dal personale interno all’ente consortile nella figura dei sorveglianti idraulici e da parte del CNSBII.

il CNSBII, collabora al fine di creare una “Sorveglianza Idraulica e Ambientale Civica” che ha poi permesso in tante occasioni di portare a galla problematiche con risoluzione.


Cosa è accaduto in riferimento ai rifiuti nell’alveo del Controfosso Destro del Fiume Sarno nel Comune di Scafati?

Un sopralluogo eseguito da personale tecnico del Consorzio di Bonifica del Comprensorio del Sarno con l’ausilio del CNSBII ha permesso di accertare la presenza di rifiuti solidi urbani depositati illecitamente nel letto del Controfosso Destro del Fiume Sarno, in Via Lo Porto nel Comune di Scafati. Il Consorzio comunicava al comune di intervenire tempestivamente nell’interesse della collettività onde evitare altri fenomeni di abbandono indiscriminato di rifiuti ed eventuali episodi di esondazioni che potrebbero verificarsi in caso di condizioni meteorologiche non favorevoli.

Mezzi del Consorzio di Bonifica in azione per la rimozione dei rifiuti
Mezzi del Consorzio di Bonifica in azione per la rimozione dei rifiuti

La Regione Campania con nota a firma congiunta della Direzione Generale per il Governo del Territorio, i Lavori Pubblici e la Protezione Civile con la Direzione Generale per l’Ambiente e Difesa del Suolo e l’Ecosistema con protocollo n. 103721 del 14 febbraio 2018, investe i comuni della rimozione dei rifiuti assimilabili a rifiuti solidi urbani la rimozione dai corsi d’acqua ricadenti nella Regione Campania.

Proprio per ottemperare a questo protocollo regionale il Consorzio ha provveduto ad assicurare l’impiego di mezzi e personale atti al recupero dei rifiuti che dovranno essere trasportati e smaltiti per il tramite della società comunale convenzionata per la gestione dei rifiuti sul territorio comunale.


La Giornata Mondiale dell’Acqua per il CNSBII è tutti i giorni.


Il Comune di Scafati quindi ha da subito messo in campo le proprie risorse per assicurare il corretto conferimento dei rifiuti. Sul posto gli operatori e mezzi sia del Consorzio che del Comune di Scafati hanno portato a termine la rimozione, completa, dei rifiuti e assicurati al conferimento.

Su questa area, purtroppo, dobbiamo riscontrare che non è la prima volta che accadono fenomeni simili, notiamo una recidiva azione di abbandono e, non solo, anche la ricaduta accidentale dei rifiuti non correttamente conferiti, ne tanto meno tenuti controllati. Quindi, vi è da agire con urgenza, al fine di istruire la popolazione locale a bene conferire e controllare i rifiuti, allo stesso tempo bisogna attivare azioni di osservazione ai fini della statistica, di controllo e repressione dei fenomeni.

Alveo Controfosso Destro Bonificato
Alveo Controfosso Destro Bonificato

Abbiamo intervistato il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica del Sarno dott. Avv. Mario Rosario D’Angelo al fine di avere alcune in informazioni in merito su questi fenomeni che mettono a dura prova non solo l’ambiente ma anche le casse dei contribuenti.

In un mese sono state tanti i simili episodi, come è accaduto nel Controfosso Destro del Fiume Sarno, che per via di diversi motivi derivati dall’abbandono volontario e accidentale dei rifiuti, siamo costretti a ritrovarci gli alvei fluviali invasi dai rifiuti. In questo caso la sinergia tra il Consorzio e il Comune di Scafati ha da subito funzionato, infatti il comune ha inviato l’azienda che si occupa della rimozione dei rifiuti nell’ambito comunale e con il supporto dei nostri uomini e mezzi, sinergicamente, abbiamo risolto la criticità

Il Consorzio collabora con molte associazioni sul territorio compreso il CNSBII con il quale da subito abbiamo trovato sintonia e finalità di intenti. La collaborazione della cittadinanza e dell’associazionismo è di fondamentale importanza al fine di diffondere anche le innumerevoli attività che il Consorzio giornalmente realizza attraverso il nostro personale tecnico, amministrativo e operativo che assicurano una presenza costante sul territorio.


Non poche sono difficoltà che un ente come i Consorzi riscontrano su aree, come quella del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, tra le più urbanizzate al mondo e che inevitabilmente, le aree naturali tra cui i fiumi e canali, si scontrano con problematiche come i rifiuti solidi e i reflui fognari. Quest’ultimo atavico problema lo approfondiremo in un’altra pubblicazione.




Come denunciare i rifiuti abbandonati

Indice della Pubblicazione

Definizione di Rifiuto | Le Sanzioni | In caso di rifiuti abbandonati | Segnalazione/Denuncia | Cosa deve contenere la segnalazione | In caso di Discarica Abusiva | Cosa deve contenere la segnalazione? | Come segnalare la presenza di eternit in ambiente | Download Moduli Fac-Simile | Invia un Feedback


L’obiettivo del CNSBII è quello di generare cittadinanza attiva, rendendo autonomo il cittadino dinnanzi ad illeciti ambientali. In virtù di questo abbiamo stilato una pubblicazione che vi ritornerà utile all’atto della stesura di una segnalazione. Dopo aver documentato il tutto puoi inviarci per conoscenza la segnalazione, o farti assistere dal nostro personale volontario nella redazione del documento. Nella pubblicazione troverai tutte le indicazioni.

Se in montagna, pianura, sulla fascia costiera, in città, per strada o in qualsiasi luogo capita di vedere rifiuti abbandonati, si dovrebbe avere il dovere e il diritto di denunciarli alle autorità competenti al fine di tutelare l’ambiente e la tua stessa salute. Tra l’altro l’abbandono di rifiuti comporta delle sanzioni. Se ti trovi su di un’area montuosa, sui SBII – Sentieri dei Bacini Idrografici Italiani, del CAI o di altri Enti, oltre alla denuncia alle autorità, segnala la presenza di rifiuti abbandonati o la discarica alla Sezione del CNSBII territoriale usando questo modulo (clicca qui). Se hai già segnalato dovrai consegnarci gli atti prodotti in modo da evitare sovrapposizioni. La tua privacy sarà tutelata. Inoltre ad oggi è attivo un servizio di segnalazione 24su24 del CNSBII raggiungibile su Whatsapp, a questo link in modo da suggerirti cosa fare. (Fai buon uso del servizio, eventuali atti di uso improprio verranno segnalati all’autorità giudiziaria)

Il ruolo del cittadino nella difesa dell’ambiente è assolutamente importante e non secondario. Un cittadino consapevole dei propri diritti/doveri è una fonte necessaria e primaria per la tutela del territorio.


Definizione di “rifiuto”

Per rifiuto si intende qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi [Art. 183, D.L., n.152 del 3.4.2006]; i rifiuti sono divisi in categorie a seconda della provenienza, della potenziale pericolosità nei confronti dell’ambiente e della salute e della compromissione (modificazione) del luogo in cui sono abbandonati.

In caso di discarica abusiva la situazione è un po’ diversa rispetto al “semplice” abbandono.
Formalmente ci troviamo di fronte alla stessa tipologia di reato, cioè l’abbandono di rifiuti in un luogo non predisposto a tale scopo, ma si tratta di reati generati da due comportamenti diversi.
Infatti una discarica è un luogo in cui si ha l’abbandono di rifiuti in modo continuo e stabile (questo differenzia la discarica dall’abbandono dei rifiuti, che avviene in maniera occasionale e discontinua). Anche in questo caso occorre fare una segnalazione, facendo ancora più attenzione ai dettagli ed alla relativa descrizione (in particolare dell’area in cui si trova questa discarica e delle zone che sono nelle vicinanze, per esempio canali di irrigazione o corsi d’acqua).


Le sanzioni

Le norme in materia ambientale vietano l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel sottosuolo, così come è vietata l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee [Art. 192, D.L., n.152 del 3.4.2006]. L’abbandono dei rifiuti prevede una sanzione amministrativa pecuniaria ed inoltre il “colpevole” è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi (in caso di mancato ottemperamento può scattare l’arresto fino ad un anno).


Ecco come procedere per la segnalazione-denuncia

In caso di rifiuti abbandonati

La denuncia può essere fatta indistintamente al sindaco del Comune ove sono stati rinvenuti i rifiuti abbandonati, oppure alla Polizia Locale operante nel Comune dove è avvenuto il rilevamento.

Puoi segnalarne la presenza:
a voce (con dichiarazione che sarà trascritta dal pubblico ufficiale che la raccoglie); sia la polizia che l’ufficio del sindaco rilasceranno una copia della denuncia con timbro di ricevuta
per iscritto (via P.E.C. o a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o con denuncia consegnata a mano).

E’ importante avere la conferma che la segnalazione sia andata a buon fine, soprattutto per non sentirsi dire di non aver ricevuto la segnalazione; ecco perché è consigliato utilizzare la raccomandata a/r. Nell’allegato 1 trovate un fac-simile di modulo per la segnalazione-denuncia. In caso di inerzia di questi due soggetti, e in caso di ritrovamento di rifiuti speciali o pericolosi* si può presentare la segnalazione-denuncia alla Procura della Repubblica a cui fa riferimento il Comune (*le modalità per la segnalazione dell’eternit sono riportate nell’ultima parte della pubblicazione).


La segnalazione va sempre sottoscritta. Ricordate bene che le segnalazioni e le denunce anonime spesso non vengono prese in considerazione.


Fondamentale è fornire in maniera completa i nostri dati in modo da essere facilmente raggiungibili per ulteriori chiarimenti da parte delle autorità.
Affinché la denuncia sia efficace è importante allegare foto o video dei rifiuti rinvenuti ed essere il più possibile esaustivi e precisi rispetto alla localizzazione dell’area, alla tipologia dell’area stessa, alla qualità e quantità dei rifiuti.
Conservate una copia della denuncia e delle foto/video che consegnate a supporto della
segnalazione.


Cosa deve contenere la segnalazione?

Nella segnalazione devono essere contenute in maniera sintetica ed esaustiva tutte le informazioni necessarie al ricevente per accertare in maniera rapida il fatto:
Localizzazione dell’area: si devono fornire le indicazioni precise su dove si trovi l’area; fornire l’indirizzo oppure le coordinate gps (anche tramite smartphone) è la soluzione ideale. Se siamo su un sentiero possiamo facilmente rintracciare il tratto di sentiero grazie alla cartina (es: Sentieri CAI e SBII).

Tipologia della zona: oltre ad indicare la tipologia dell’area (bosco, prato, corso d’acqua, …)
indicare se si tratta di un’area “aperta” oppure recintata o nella proprietà di qualcuno.
Quantità e qualità dei rifiuti: specificare se i rifiuti sono all’interno di contenitori, se sono chiusi o aperti, il numero di questi contenitori ed eventualmente odori particolari provenienti dai contenitori.

ATTENZIONE: evitate di fare gli eroi andando a frugare tra i contenitori senza protezioni adeguate. Lasciamo questo compito a chi sa come operare in certe situazioni!

Individuazione del momento in cui è avvenuto l’abbandono: se è noto possiamo anche
indicare il momento dell’abbandono. Es. se passo alla sera dalla strada X e ci ripasso al mattino e noto dei rifiuti abbandonati che non c’erano la sera prima è evidente che l’abbandono è avvenuto durante la notte;

Testimoni: possiamo anche inserire il nome o i nomi di altre persone che si sono accorti di quanto avvenuto.

Documentazione fotografica/video: supportare la segnalazione con del materiale fotografico o video è decisamente importante e necessario soprattutto per evidenziare e descrivere meglio la tipologia di rifiuti, la quantità e il loro stato. Non è necessario presentare tantissime fotografie, è importante che quelle consegnate siano ideali per far capire meglio la segnalazione.


In caso di discarica abusiva

La segnalazione avviene come in precedenza, ma occorre fare ancora più attenzione ai dettagli e alla relativa descrizione in particolare dell’area in cui si trova questa discarica.
La descrizione dettagliata, infatti, permette di capire subito se la discarica è autorizzata (ma, magari, non rispetta le regole) o se, addirittura, non è autorizzata (situazione ancora più grave). Nell’allegato 2 trovate un fac-simile di modulo per la segnalazione


Cosa deve contenere la segnalazione?

Localizzazione dell’area: si devono fornire le indicazioni precise su dove si trovi l’area; fornire l’indirizzo oppure le coordinate gps (anche tramite smartphone) è la soluzione ideale.

Tipologia della zona: oltre ad indicare la tipologia dell’area (bosco, prato, corso d’acqua, …)
indicare se si tratta di un’area “aperta” oppure recintata o nella proprietà di qualcuno e verificare la presenza nelle vicinanze di luoghi potenzialmente sensibili come corsi d’acqua etc.. Segnalare la eventuale presenza di strutture/edifici.
Quantità, qualità e stato di rifiuti: specificare se i rifiuti sono all’interno di contenitori, se sono chiusi o aperti, il numero di questi contenitori ed eventualmente odori particolari provenienti dai contenitori. Indicare se sono coperti o da cosa o se sono esposti alle intemperie, se sono interrati o se si trovano sotto a strutture temporanee.

ATTENZIONE: evitate di fare gli eroi andando a frugare tra i contenitori senza protezioni adeguate. Lasciamo questo compito a chi sa come operare in certe situazioni!

Testimoni: possiamo anche inserire il nome o i nomi di altre persone che si sono accorti di quanto avvenuto.
Documentazione fotografica/video: supportare la segnalazione con del materiale fotografico o video è decisamente importante e necessario soprattutto per evidenziare e descrivere meglio la tipologia di rifiuti e la quantità e il loro stato. Non è necessario presentare tantissime fotografie, è importante che quelle consegnate siano ideali per far capire meglio la segnalazione.


Come segnalare la presenza di eternit in ambiente

La presenza di materiali contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo per la salute se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso.
Diverso è il discorso se si tratta invece di materiale abbandonato nell’ambiente, spesso in cattive condizioni di conservazione.

Abbandono di Rifiuti in San Marzano del Sarno
Rifiuti contenente amianto rinvenuti a San Marzano Sul Sarno.

Le segnalazioni devono essere fatte ai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende Sanitarie Locali. Come per le segnalazioni precedenti occorre fornire delle indicazioni precise sulla localizzazione, allegando la documentazione fotografica.
Anche in questo caso al segnalazione va sottoscritta.
Consigliamo l’invio della segnalazione tramite mail, con richiesta della notifica di lettura come ad esempio la P.E.C. posta elettronica certificata.


Effettua il Download dei Fac-Simile per effettuare le segnalazioni


Nel caso in cui ci sia prova del fatto che la Pubblica Amministrazione crei inerzia nella rimozione dei rifiuti o che non ricevete alcuna risposta dagli enti Pubblici è necessario effettuare un Accesso Civico Generalizzato per conoscere tutte le informazioni ambientali, amministrative, lo stato della procedura di ripristino dei luoghi, il o i responsabili del procedimento e tutti gli atti prodotti.

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