In fase di rimozione i rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino a San Marzano Sul Sarno


Il 3 agosto è avviata la fase di rimozione dei rifiuti dall’Alveo Comune Nocerino, tributario del Fiume Sarno ricadente nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno

COORDINATE GPS: 40.770862416058904, 14.565196635789574


Aggiornamento: 5 agosto, le azioni di rimozione sono state sospese.

Il CNSBII, nel corso di diversi anni ha attivato un’attenta attività di monitoraggio del corso d’acqua Alveo Comune Nocerino. Questo canale collega le acque dei Torrenti Solofrana e Cavaiola al Fiume Sarno.

Nel 2020 abbiamo intensificato le attività di monitoraggio attivando una interlocuzione continua con gli organi Regionali della Campania che ha generato una quantità di materiale, di diverse centinaia di megabyte, che ne comprovava lo stato di rischio, di pericolosità e di abbandono del luogo, delle aree ripariali e della scadente qualità delle acque. Punto di approfondimento da parte del CNSBII è la presenza di RSU – Rifiuti Solidi Urbani nei corsi d’acqua.

A tal proposito abbiamo inviato una comunicazione all’EDA – Ente D’Ambito dei Rifiuti nella Provincia di Salerno ove chiedavamo cosa comportava questo fermo della gestione della rimozione dei rifiuti. Ci veniva comunicato che era in fase di redazione un regolamento che ripartiva i costi di smaltimento dei rifiuti a tutti comuni del Bacino a seconda di laddove i rifiuti venivano intercettati.

A questi link è possibile visionare qualche precedente attività da noi svolta Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII chiede la rimozione, San Marzano Sul Sarno. Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII sollecita gli Enti.

L’alveo presente in San Marzano Sul Sarno ha un ponte viario ubicato su Via Guglielmo Marconi che dovrebbe essere abbattuto. Questo permetterebbe la migliore defluizione delle acque nel Fiume Sarno ma allo stesso tempo anche i rifiuti che vi transitano. Per tale motivo, la Regione Campania ha pensato di installare dei sistemi galleggianti di trattenimento dei rifiuti che limiterebbero così l’avvio a mare di rifiuti plastici e delle famose canne di Arundo Donax.

Dal 2 agosto 2021 la Regione Campania, sta effettuando il prelievo dei rifiuti in alveo in attesa di avere le autorizzazione per il conferimento in discarica.

LA CRONISTORIA DEGLI ATTI

Il CNSBII a prodotto tre atti di sollecito della rimozione dei rifiuti redatti ed inviati il:


27 marzo 2021

Richiesta di rimozione dei Rifiuti dal Corpo Idrico Superficiale “Alveo Comune Nocerino”, Bacino idrografico del Fiume Sarno.


14 maggio 2021

Segnalazione di incendio di rifiuti su segnalazione di abbandono rifiuti nel corpo idrico superficiale Alveo Comune Necerino coordinate. 40°46’15.2″N 14°33’54.8″E – https://goo.gl/maps/etWeLs1w3Ev1X5qZ7


23 LUGLIO 2021

Sollecito di rimozione di rifiuti dal Corpo Idrico Superficiale “Alveo Comune Nocerino” in San Marzano Sul Sarno – INVIATO A:

PEC Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia
PEC Capitaneria di Porto di Torre Annunziata
PEC Carabinieri Forestale Sarno
PEC Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – Ambito Territoriale Ottimale “Salerno”
PEC Parco Regionale del Fiume Sarno
PEC Arpac

PEC Comune di San Marzano Sul Sarno
PEC Polizia Locale di San Marzano Sul Sarno
PEC Alla UOD 50 18 05 Genio Civile di Salerno, Protezione Civile
PEC Alla UOD 50 17 09 Autorizzazioni Ambientali e rifiuti Salerno
PEC Alla Provincia di Salerno Servizio di Rifiuti e Bonifiche
PEC Al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno
PEC All’attenzione dell’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifuti nella regione Campania
PEC Sma Campania

Il CNSBII, comunica che seguirà da vicino tutte le fasi di rimozione fino allo smaltimento dei rifiuti e da subito invierà una richiesta di chiarimenti in merito a cosa si porrà in essere non appena verrà a crearsi una successiva occlusione fluviale lungo il corso d’acqua.

Inoltre informeremo la Procura e la Prefettura territoriale per aggiornarli di quanto sta accadendo che seppur potrà sembrare una sorta di punto di arrivo, se non non accostata, all’attività di rimozione anche le soluzione per evitare una nuova occlusione si rischia così di applicare un costo non da poco alle casse comuni e dei cittadini.




Rifiuti nel Fiume Sarno, serve un tavolo tecnico Regionale

Il Cnsbii da anni si impegna civicamente per comprendere i motivi della stasi amministrativa che si genera di tanto in tanto dinnanzi ad un procedimento di rimozione dei rifiuti dai corpi idrici superficiali del Bacino Idrografico del Fiume Sarno in quanto organismo di tutela dei corpi idrici superficiali formato da cittadini.


Il nostro organismo non dedica le proprie risorse di tempo ed umane solo per la atavica problematica dei reflui che vengono immessi nei canali, torrenti e fiumi ma ha ulteriormente approfondito i propri studi e osservazioni sull’abbandono e caduta accidentale dei rifiuti nei corsi d’acqua.


Nell’ambito della vigilanza civica territoriale abbiamo quindi constatato che oltre all’inquinamento derivato da un mancato funzionamento e la assenza delle infrastrutture fognarie e depurative, ora bisogna mettere in conto anche la presenza dei rifiuti solidi urbani sia a bordo degli argini che all’interno dei fiumi. I rifiuti stazionano per anni nel letto dei corsi d’acqua e buona parte finisce in mare.

“Da nostri studi e ricerche ammontano a 30 i quintali di rifiuti che giornalmente possono finire in mare”.



In questi anni diversi sono stati i nostri interventi di segnalazione delle criticità legate ai rifiuti solidi urbani abbandonati nei fiumi, come ad esempio Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII chiede la rimozione. Notiamo che nonostante le segnalazioni inviate agli organi competenti l’inerzia della pubblica amministrazione continua ad esserci e questo non può accadere poiché in ballo c’è la tutela dei corsi d’acqua.

Abbiamo quindi chiesto all’Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ambito Territoriale Ottimale “Salerno” la possibilità di darci un chiarimento ad una nostra richiesta ufficiale inviata proprio in riferimento a questa pubblicazione Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII chiede la rimozione.

L’EDA ci risponde e riteniamo rendere pubbliche alcune dichiarazioni del documento in nostro possesso perché possono essere utili per conoscere le normative e cosa ne può rallentare o annullare la continuità amministrativa di rimozione dei Rifiuti dai Corsi d’Acqua.


In riscontro alla Vs. nota del 14.05.2021 di pari oggetto, acquisita al prot. EDA n. 1640/2021 del 14.05.2021, preliminarmente è opportuno ricordare che, ai sensi dell’art. 192 del D.Lgs. n. 152/2006,

Quadro normativo

“Fatta salva l’applicazione delle sanzioni di cui agli articoli 255 e 256, chiunque viola i divieti di cui ai commi 1 e 2 è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo. Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate.”

Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ambito Territoriale Ottimale “Salerno”

Nel caso di specie, appare dapprima necessario individuare il limite tra la proprietà privata e l’alveo di un corso d’acqua pubblico appartenente, ai sensi dell’articolo 822 del Codice Civile, al Pubblico Demanio dello Stato; il Comune, poi, dovrà provvedere ad emettere l’ordinanza di cui al richiamato art. 192, per la rimozione dei rifiuti abbandonati. Destinatario del provvedimento sarà o il proprietario dell’area o il gestore dell’alveo del fiume, a seconda dell’ubicazione dei rifiuti abbandonati.

La Legge Regionale

Per quanto concerne le competenze in capo allo scrivente Ente, è opportuno richiamare la Legge Regione Campania n. 14/2016 che, all’art. 35, prevede che

“I costi della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti che dai corpi idrici superficiali incidono sui territori dei Comuni a valle idrografica ricadono sui Comuni appartenenti al bacino idrografico del corso d’acqua con regolamento definito dagli EdA, anche utile all’identificazione delle migliori misure di prevenzione e vigilanza. La Regione destina risorse per l’attivazione, d’intesa con gli EdA ed i Comuni territorialmente competenti, di misure di prevenzione e vigilanza, per il contrasto al fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti sul demanio regionale e nei siti già utilizzati per lo stoccaggio di rifiuti, anche avvalendosi del personale di cui all’articolo 49”.

Appare evidente, dunque, che il Regolamento in parola non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli Enti preposti e dei differenti Enti d’Ambito in cui ricadono i Comuni del bacino idrografico del corso d’acqua (uffici regionali interessati, uffici del Genio Civile, ARPAC Autorità di Bacino, Consorzi di Bonifica…), anche con riferimento all’identificazione delle migliori misure di prevenzione e vigilanza che possono essere indicate nello stesso Regolamento.

A tal proposito, lo scrivente Ente ha già richiesto alla Regione Campania di istituire un apposito Tavolo tecnico- istituzionale, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, per la redazione del citato Regolamento.

Cosa si può fare e cosa è stato fatto

Ad oggi la Regione Campania non ha ancora provveduto ad istituire il predetto Tavolo tecnico-istituzionale.

Il progetto futuro

Al contempo, nell’ambito della programmazione delle attività previste dalla richiamata L.R. 14/2016 [art. 45 comma 1 lett. e)], la Regione ha elaborato il progetto

Interventi di vigilanza ai fini della riqualificazione ambientale del bacino idrografico del Fiume Sarno sul Territorio del Consorzio di Bonifica integrale del Sarno”, con il quale si prevede di attivare un’azione di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti presso le sponde dei corpi idrici ricadenti nei Comuni appartenenti al Consorzio di Bonifica Sarno, dove il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti lungo le sponde è purtroppo alquanto esteso e crea seri problemi di natura ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, contribuendo notevolmente al degrado complessivo del territorio.


Le nostre considerazioni

Questa è la risposta dell’Ente D’Ambito dei Rifiuti che in virtù della trasparenza amministrativa e piena disponibilità, cosa ad oggi non facile da riscontrare in molti degli enti pubblici amministrativi, ci chiarisce che è possibile arrivare ad una soluzione tecnica e poi economica per la rimozione dei rifiuti e ancor più per la creazione di un gruppo di vigilanza ecologica che andrebbe a diminuire le probabilità di sversamento da parte di criminali.

Ad oggi, come specificato dall’EDA questo tavolo tecnico da loro proposto non è stato ancora organizzato.

Sarà quindi motivo per il CNSBII di inviare alla Regione Campania e ai soggetti portatori di interesse di istituire quanto prima un tavolo organizzativo che dia modo il prima possibile di regolamentare il prelievo e conferimento ma anche una maggiore attenzione e vigilanza dei corpi idrici superficiali difendendoli dall’ abbandono di rifiuti. L’ente alla fine del comunicato ci fa sapere che ci terrà informati su ulteriori sviluppi che si porranno in essere.

Il rischio è che oltre a vedere fiumi di reflui a breve vedremo anche fiumi di rifiuti.




Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII chiede la rimozione

Il Cnsbii, Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani ha protocollato presso il Comune di San Marzano Sul Sarno in Provincia di Salerno, la richiesta di rimozione dei rifiuti dall’Alveo Comune Nocerino i quali giacciono da diverso tempo nel corso d’acqua. Una condizione che si presenta periodicamente all’altezza del “Ponte Marconi” della Via Guglielmo Marconi che collega, San Marzano Sul Sarno ad Angri.

Rifiuti accumulati presso il “Ponte Marconi” in Via G.Marconi in San Marzano Sul Sarno

Gli enti che hanno ricevuto l’istanza da parte del CNSBII ove si richiede la rimozione dei rifiuti sono: Il Sindaco di San Marzano Sul Sarno e la Polizia Locale, UOD 50 18 05 Genio Civile di Salerno, Protezione Civile, UOD 50 17 09 Autorizzazioni Ambientali e rifiuti Salerno, Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – Ambito Territoriale Ottimale “Salerno”, Provincia di Salerno Servizio di Rifiuti e Bonifiche, per conoscenza al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, all’Ente Parco del Fiume Sarno, UOD 50 17 09 Autorizzazioni Ambientali e rifiuti Salerno, l’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania e Sma Campania.

A dura prova l’ecosistema fluviale

Ad oggi questa condizione di abbandono e stazionamento di rifiuti mette a dura prova la biodiversità locale già in condizioni critiche per la qualità delle acque che defluiscono nell’alveo e per le problematiche idrauliche che creano di volta in volta danni alle aree adiacenti al corso d’acqua.

Tipologie di Rifiuti presenti in alveo

L’alveo comune nocerino è vittima di sversamento di reflui fognari, abusi edilizi e da parte di alcuni contadini e civili nella mancanza del rispetto delle fasce ripariali a cui si dovrà prima o poi, in modo deciso, mettere un chiaro inizio di ripristino delle aree.

Abusi dimenticati

Le attività serricole nel corso degli anni hanno preso lo spazio delle aree ripariali.

Sembrerebbero essere molte le istanze depositate da parte dei vari organi di Polizia tra questi anche la Polizia Idraulica consortile che documentano e sanzionano abusi i quali giacciono nei vari uffici di molti comuni geograficamente e amministrativamente attigui ai corsi d’acqua del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e che sono in attesa di “proseguo amministrativo” che ristabilisca gli spazi “naturali” o artificiali a tutela dei corsi d’acqua. Anche su questi atti, il CNSBII, sta cercando di averne notizia in modo da poter richiedere un accesso agli atti. La domanda che ci si pone, è perchè questi abusi non vengono eliminati?

L’Obiettivo

Ora il CNSBII, si concentra sull’obiettivo di far rimuovere i rifiuti presenti in alveo, nella speranza che chi ha competenza nella gestione riesca poi a trovare soluzioni territoriali al contrasto dell’abbandono dei rifiuti identificati in Rifiuti Solidi Urbani e la migliore gestione della flora ripariale come ad esempio le Canne d’acqua dolce “Arundo Donax”. Queste ultime non creano alcun danno, sia chiaro, ma se vengono gestite nel modo scorretto e falciate in modo inadeguato impattano sui ponti posti a pelo d’acqua lungo la valle del Bacino del Sarno.


Dragaggio obbligato su di un corso d’acqua senza aree cuscinetto adeguate, ma non l’unica soluzione!

Perché si riscontrano le occlusioni di rifiuti RSU all’altezza dei ponti? Per diversi motivi, come scritto poc’anzi la vegetazione mal gestita o naturalmente decadente defluisce sul pelo dell’acqua, l’assenza del dragaggio dei fondali fluviali per lo più artificiali, innalza il livello idrometrico delle acque e che sfiorano letteralmente i ponti presenti trasversalmente ai corsi d’acqua. Quindi impattando in primis le Canne di Arundo Donax creano delle occlusioni a cui si accompagnano i rifiuti galleggianti e l’abbandono diretto di questi da parte di criminali. Il dragaggio abbasserebbe il livello idrometrico fluviale ma permetterebbe di far defluire più rifiuti verso il fiume e nel mare.

Fondale dell’Alveo Comune Nocerino

Da oggi avvieremo il nostro conto alla rovescia ai trenta giorni e in allegato a questa comunicazione scriveremo i protocolli di deposito dell’istanza in modo che i cittadini possano anche autonomamente effettuare una richiesta di accesso agli atti o quanto meno informarsi nei confronti della Pubblica Amministrazione.


  • 27 aprile 2021 deposito atto ai seguenti enti: Sindaco di San Marzano Sul Sarno e la Polizia Locale, UOD 50 18 05 Genio Civile di Salerno, Protezione Civile, UOD 50 17 09 Autorizzazioni Ambientali e rifiuti Salerno, Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – Ambito Territoriale Ottimale “Salerno”, Provincia di Salerno Servizio di Rifiuti e Bonifiche, per conoscenza al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, all’Ente Parco del Fiume Sarno, UOD 50 17 09 Autorizzazioni Ambientali e rifiuti Salerno, l’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania e Sma Campania

  • 27 aprile 2021 numeri protocolli enti:

    1. Comune di San Marzano Sul Sarno n. prot. 5505 del 27-04-2021
    2. Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – Ambito Territoriale Ottimale “Salerno” n.prot 1377
  • 27 aprile 2021 il Sindaco di San Marzano Sul Sarno deposito un atto con n. prot. 5541 indirizzato

    Al Presidente della Giunta Regionale Campania
    dott. Vincenzo De Luca
    seg.presidente@regione.campania.it,
    capo.gab@pec.regione.campania.it,

    staff.segreteria.giunta@pec.regione.campania.it

    Regione Campania
    Dirigente della Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile dott. Italo Giulivo
    dg.501800@pec.regione.campania.it

    Regione Campania
    Dirigente Protezione Civile Emergenza e post-ernergenza
    Dott.ssa Campobasso Claudia
    soru@pec.regione.campania.it

    Regione Campania. Dirigente della Direzione Generale per la Difesa del Suolo e l’Ecosistema dott. Michele Palmieri dg.500600@pec.regione.campania.it

    Dirigente responsabile
    UOD Genio Civile di Salemo • Presidio Protezione Civile uod.501807@pec.regione.carnpania.it

    Ente Parco Regionale Del Bacino Idrografico Del Fiume Sarno
    Via Lanzara 27 – 84087 Sarno (SA) amministrazione.parcosarno@asmepec.it

    Commissario Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno
    Via Atzori Nocera Inferiore
    prolocollo@pec.bonificasarno.it
    e per conoscenza a

    Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno
    Dott. Francesco Russo
    protocollo@pec.bonificasarno.it

    CNSBII • Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle Dei Bacini Idrografici Italiani • sezione Fiume Sarno


2021-05-28T08:00:00

  giorni

  ore  minuti  secondi

fino a

Scadenza 30 giorni dal deposito atti

I Testi e le Immagini sono soggetti al Diritto d’Autore vigente in Italia.




Rifiuti nei Fiumi? Scopriamo il perché e cosa si può fare.

La pubblicazione è formata da più pagine

ATTENZIONE: Le immagini in questo articolo sono di proprietà del CNSBII, ne è vietata la riproduzione e lo scaricamento, gli unici autorizzati allo scaricamento e riproduzione sono gli uffici della Pubblica Amministrazione che hanno competenza nelle aree con rischio illustrate nella pubblicazione. Per ricevere le immagini ad alta risoluzione, per interessi giornalistici e per ulteriori informazioni Contattaci

Abbandono Discarica di rifiuti nel Controfosso Destro - Piccolo Sarno del Fiume Sarno in Scafati (Salerno)

In questi anni, innumerevoli volte il CNSBII ha documentato il rinvenimento di rifiuti di varia categoria abbandonati nei corsi d’acqua. In particolare nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno. Quest’ultimo comprende un’area vasta e urbanizzata di oltre 700 km2, con la presenza di nuclei abitativi, aziendali-industriali. Questo territorio è vissuto da oltre 1,5 milioni di abitanti a cui bisogna aggiungerne un milione circa di persone che sono presenti sul territorio per lavoro, di passaggio o svago.

L’area urbanizzata dell’ Alto, Medio e Basso Sarno ha avuto la fortuna o sfortuna della creazione di una infinità di servizi rivolti al cittadino proprio per rendere agevole e più veloce le richieste o domande della popolazione locale e di transito. Tra queste domande, vi è una tra le più importanti, di non restare letteralmente sommersi dai propri rifiuti.



Rifiuti Solidi Urbani, inviati all’incenerimento.

I rifiuti, un tempo, e fino agli anni settanta, venivano sostanzialmente interrati in delle discariche comunali che tutt’oggi sono presenti nelle nostre città e che aspettano di essere bonificate. Successivamente si era compreso che dai rifiuti si poteva trarre vantaggio economico, finanziario, sanitario e di benessere sociale e si è pensato di inserirli in un sistema circolare: Il Ciclo dei Rifiuti.

Produciamo rifiuti che possano essere riutilizzati più o meno all’infinito. Ad oggi però, constatiamo che non vengono effettuate rigorose politiche di riduzione della produzione dei rifiuti, quindi si punta sempre più a riciclare che a diminuire la produzione di rifiuti. Inoltre da quando si è scoperto che bruciando i rifiuti si poteva avere energia, sono nati gli inceneritori che ora hanno bisogno sempre più di rifiuti per non arrestare la propria produzione, ammortizzare i costi di creazione dell’impianto e guadagnarci, fare business. Avere alte performance di riciclo non vuol dire a tutti i costi che stiamo andando verso la direzione giusta, stiamo solo intercettando più rifiuti da differenziare. Se poi andiamo nel merito ci rendiamo conto che la popolazione locale, in alcuni luoghi, è vero che conferisce differenziando il rifiuto, ma non lo conferisce di qualità e quindi quando i comuni vanno a trasportare i rifiuti nei centri appositi aumenta lo scarto e diminuiscono le percentuali di differenziato e lievitano i costi.




Discarica Comunale in San Marzano Sul Sarno (Sa) a ridosso del Fiume Sarno e del Canale Fosso Imperatore


La vera azione da fare è ridurre la produzione di rifiuti.

Per arrivare agli obiettivi di ridurre i rifiuti bisogna generare delle azioni comuni a livello globale. Restando con i piedi per terra, proseguiamo su quanto oggi riusciamo a fare anche se “zoppicando”, cercando di investire sul futuro e non perdendo tempo utile al fine di sviluppare in modo eco sostenibile la società a favore dell’ambiente.

Ritornando al perché di questo articolo, entriamo nel merito della questione e comprendiamo il motivo del ritrovamento dei rifiuti nei corpi idrici superficiali.

I motivi sono principalmente due e generati dalla cittadinanza:

  1. Abbandono diretto
  2. Caduta accidentale

Nel primo punto, l’abbandono diretto, vi è la volontà del cittadino di buttare via i rifiuti nei luoghi non autorizzati. Il Cittadino oltre a rappresentare se stesso, potrebbe rappresentare anche il capo d’azienda, un operaio, un politico ecc…, questo vuol dire che non è solo “il cittadino” ad inquinare ma anche il ruolo che ricopre nella società.

Nel secondo punto si parla di caduta accidentale del rifiuto che nel nostro caso finisce nei corsi d’acqua a sua volta per svariati motivi: tra questi, principalmente l’abbandono voluto e l’accidentalità.



Da quando è stato attivato il “Porta a Porta” nei nostri comuni, i rifiuti vengono conferiti dinnanzi al civico dell’abitazione; in una alluvione avvenuta a Castel San Giorgio in provincia di Salerno abbiamo constatato che in un quartiere, i cittadini la sera, avevano conferito la plastica e l’alluminio fuori dalla propria abitazione. Questa zona si trova proprio a ridosso di un’area montuosa, i nubifragi che si abbatterono sui versanti in quei giorni fecero dilavare i rifiuti posti alla porta dei cittadini a valle, i quali oltre a riversarsi in strada finirono in un canale del Consorzio di Bonifica del Sarno collegato al Torrente Solofrana, quest’ultimo, il tributario maggiore dell’Alveo Comune Nocerino e poi Fiume Sarno.

Una parte di questi rifiuti restarono incastrati nel canale di Bonifica e una buona parte andarono persi in Torrente e da lì poi in mare. In quell’anno, il CNSBII invio una comunicazione a tutti i Sindaci del Bacino Idrografico suggerendo di emettere delle ordinanze di divieto di conferimento dei rifiuti nelle allerte idrologiche, idrogeologiche e di forte vento. Questi fenomeni atmosferici secondo i nostri dati, contribuiscono fortemente al rilascio di rifiuti nei corpi idrici superficiali.



Quante volte ci è capitato di vedere rifiuti galleggiare o depositati in acqua a bordo strada o nei canali?

Nelle immagini una discarica di rifiuti rinvenuta dal CNSBII in un vallone cementato nel comune di Siano (Sa), ricadente nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno. Il Vallone creato artificialmente post eventi franosi su Sarno, ha uno sbocco finale in una vasca di assorbimento denominata San Vito di Siano.

Oltre ad averceli depositati qualcuno, sono anche il frutto della cattiva gestione del conferimento del rifiuto. Se tutti, compresi cittadini e istituzioni, riuscissero a gestire il controllo dei rifiuti in modo ottimale, il rischio di contaminazione dei corpi idrici superficiali si abbatterebbe di molto.

Come sappiamo, i rifiuti sui territori fortemente antropizzati, sono abbandonati un pò ovunque in particolare nei posti più dimenticati. Intercettarli e conferirli deve essere l’obiettivo da raggiungere.

L’immagine in testa alla pubblicazione, che richiama l’abbandono o la caduta accidentale dei rifiuti nel corso d’acqua Controfosso Destro, chiamato dalla popolazione circostante all’area, Piccolo Sarno, non è altro che il risultato di quanto abbiamo già scritto in questo articolo. In questo caso ha contribuito un aspetto molto importante, le alluvioni. Infatti quest’area nel mese di marzo, ha subito delle inondazioni e allagandosi strade e campi, tutti i rifiuti presenti in questi sono stati trascinati dalla corrente nei corsi d’acqua. Non è stato solo questo aspetto a generare il deposito di rifiuti nel controfosso, ma anche l’inciviltà di qualche cittadino che ha ritenuto opportuno violare le norme ambientali riversando i propri rifiuti o in qualche punto del canale o nel punto in foto.



Il Cnsbii, proporrà ai Sindaci del Bacino del Sarno, di nuovo, di rivalutare il conferimento dei rifiuti nelle vicinanze dei corsi d’acqua essendo un dato di fatto quanto accade, ma che parallelamente deve essere portato avanti da azioni deterrenti nei confronti dei criminali che riversano quintali di rifiuti ogni giorni nei Bacini Idrografici in particolare in quello del Fiume Sarno.

Come avrete potuto comprendere in questo caso, non sono solo i reflui urbani e industriali ad inquinare i corsi d’acqua, ma anche i rifiuti solidi urbani che secondo dei nostri studi, ammontano addirittura a circa 30 quintali al giorno che transitano nei corpi idrici superficiali del Bacino del Sarno.