Rifiuti Abusivi nelle Opere Idrauliche: Il CNSBII Segnala i Rischi di Inquinamento e Alluvioni

Discariche Abusive nelle Opere Idrauliche Post-Frana: Un Rischio per l’Ambiente e la Sicurezza Pubblica

Durante un’ispezione condotta dagli Osservatori Civici Campania, in collaborazione con il CNSBII (Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani), sono stati individuati numerosi siti di abbandono di rifiuti nelle opere idrauliche realizzate dopo la frana del 1998 a Sarno. La situazione rilevata è preoccupante: oltre 50 metri cubi di rifiuti sono stati scoperti lungo i canali di drenaggio, rappresentando una grave minaccia per la sicurezza idrogeologica e la salute pubblica.

Un Degrado Preoccupante: i Dati dell’Ispezione

L’area ispezionata include opere di fondamentale importanza per la difesa idraulica, oggi soffocate da un cumulo di rifiuti che comprende plastica, vetro, elettrodomestici dismessi, e materiali tossici. Questi rifiuti, oltre a deturpare il paesaggio, bloccano il corretto deflusso dell’acqua, aumentando il rischio di inondazioni durante le piogge.

Gli effetti sull’ambiente sono devastanti: la decomposizione dei rifiuti tossici inizia un lento processo di contaminazione del suolo e delle falde acquifere, esponendo la popolazione a rischi di salute, tra cui malattie respiratorie e altre patologie legate all’inquinamento.

Le Testimonianze e il Ruolo degli Osservatori Civici

Michele Buscè, coordinatore del CNSBII, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“È inaccettabile che opere fondamentali per la sicurezza idraulica siano trasformate in discariche abusive. Le autorità locali e nazionali devono intervenire immediatamente per bonificare queste aree e prevenire ulteriori danni ambientali. I nostri volontari hanno segnalato la situazione tramite l’app SMA Campania, evidenziando la gravità del problema.”

Questa iniziativa rientra nell’attività di monitoraggio degli Osservatori Civici Campania, che lavorano in sinergia con la Prefettura di Napoli, guidata dal Viceprefetto Ciro Silvestro, responsabile del contrasto ai roghi di rifiuti. Grazie al rinnovo del Protocollo di Collaborazione con la Prefettura, il CNSBII e gli Osservatori Civici hanno intensificato le segnalazioni e le attività di monitoraggio dei siti inquinati.

Le Conseguenze per la Salute Pubblica e l’Ambiente

Oltre ai pericoli immediati di alluvioni, l’abbandono indiscriminato dei rifiuti crea un ambiente favorevole alla diffusione di malattie. La presenza di materiali tossici come plastica e metalli pesanti può comportare conseguenze a lungo termine per l’ambiente e per la salute delle comunità locali.

I rifiuti abbandonati in aree strategiche per la sicurezza idraulica devono essere rimossi con urgenza, al fine di ripristinare il corretto funzionamento delle opere e prevenire ulteriori rischi.

Chiamata all’Azione: La Partecipazione dei Cittadini

I cittadini possono fare la differenza! Vi invitiamo a segnalare prontamente qualsiasi caso di discariche abusive attraverso l’app SMA Campania o contattando direttamente gli Osservatori Civici Campania. Insieme possiamo fermare questo degrado e proteggere il nostro territorio dalle catastrofi ambientali e dai rischi per la salute pubblica.




Dragaggio dei Fiumi: una soluzione controversa per le alluvioni



“Sfida e bilancio. esaminando gli effetti del dragaggio fluviale come strategia anti-alluvione”.


Introduzione.

Dragaggio dei Fiumi. Dopo ogni evento alluvionale, è inevitabile che sorgano polemiche riguardo alla pulizia dei corsi d’acqua. Molti ritengono che “dragare” i fiumi possa aumentare la sezione di deflusso e migliorare l’efficienza idraulica. Tuttavia, è importante considerare gli effetti a lungo termine di queste pratiche. Gli argomenti a favore dell’asportazione dei sedimenti sostengono che possa ridurre il rischio di alluvioni e migliorare la gestione idraulica. Tuttavia, gli studi scientifici dimostrano che queste azioni possono alterare l’equilibrio naturale dei corsi d’acqua e avere conseguenze negative sull’ambiente circostante.

Effetti dell’asportazione dei sedimenti.

Gli studi scientifici condotti da geomorfologi fluviali, ingegneri idraulici e civili hanno dimostrato che l’asportazione dei sedimenti ha effetti significativi sull’equilibrio dei corsi d’acqua. Inizialmente, può sembrare che l’asportazione dei sedimenti aumenti la capacità di deflusso dei fiumi, ma nel corso di alcuni anni, il corso d’acqua tenderà a definire un nuovo profilo di equilibrio. Questo nuovo profilo comporterà un’azione erosiva più intensa sulle sponde, con il rischio di scomparsa del materasso alluvionale presente e il conseguente restringimento dell’alveo stesso. Ciò significa che l’asportazione dei sedimenti può aumentare il rischio di alluvioni a valle, accelerando e concentrando i flussi d’acqua.

Instabilità geomorfologica e rischi associati.

L’asportazione dei sedimenti rende instabile l’equilibrio geomorfologico dei corsi d’acqua, causando un effetto domino su diverse opere di contenimento e mitigazione dell’erosione. Le opere di protezione realizzate lungo le sponde, come scogliere, gabbionate e argini, possono perdere la propria funzionalità a causa delle modifiche indotte dall’asportazione dei sedimenti. Inoltre, l’escavazione del fondo alveo può provocare un aumento locale di pendenza che tende a migrare verso monte, generando erosione regressiva. Questa instabilità può mettere a rischio la stabilità delle opere longitudinali sulle sponde e dei ponti che attraversano i corsi d’acqua.

Implicazioni idrogeologiche e ambientali.

L’abbassamento dell’alveo dovuto all’asportazione dei sedimenti può influenzare l’equilibrio tra acque superficiali e acque sotterranee. Ciò comporta la diminuzione del livello della falda freatica e la captazione ridotta delle acque nei pozzi. Inoltre, l’asportazione dei sedimenti ha effetti sulle aree costiere marine, creando un deficit di trasporto solido che altera l’equilibrio tra l’ingresso delle acque marine e il ripascimento naturale delle spiagge. Di conseguenza, molte aree costiere marine sono soggette a erosione e arretramento.

La necessità di una gestione integrata delle alluvioni.

Per affrontare in modo efficace il problema delle alluvioni, è importante adottare una gestione integrata dei corsi d’acqua. Aumentare la velocità del deflusso o costruire argini in cemento non è sufficiente per mitigare i rischi. È necessario dissipare l’energia delle piene attraverso soluzioni di laminazione, rimuovere piante morte e grandi alberi dagli alvei che potrebbero ostacolare il flusso delle acque. Inoltre, è essenziale adottare misure di conservazione del suolo e delle acque, promuovere la rigenerazione dei sedimenti naturali e ridurre l’impatto delle attività umane sui corsi d’acqua.

Conclusioni.

L’asportazione dei sedimenti dai corsi d’acqua, sebbene possa sembrare una soluzione immediata per migliorare l’efficienza idraulica e ridurre i rischi di alluvione, comporta importanti conseguenze negative. Alterando l’equilibrio geomorfologico e favorendo l’erosione delle sponde, l’asportazione dei sedimenti mette a rischio la stabilità delle opere di contenimento e dei ponti. Inoltre, influisce sull’equilibrio idrogeologico e sull’ambiente costiero marino. Affrontare in modo efficace le alluvioni richiede una gestione integrata e sostenibile dei corsi d’acqua, che tenga conto dell’equilibrio naturale e promuova misure di conservazione e rigenerazione degli ambienti fluviali.

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