L’inquinamento delle acque del fiume Sarno: una sfida ambientale

Introduzione:
Il fiume Sarno, situato nella regione Campania, Italia, è da lungo tempo oggetto di preoccupazione a causa del suo grave inquinamento. Nonostante sia stato un’importante risorsa idrica per le comunità locali, il fiume Sarno ha subito una drastica degradazione a causa delle attività industriali e dello scarico di rifiuti non trattati. Questo articolo esplorerà l’inquinamento delle acque del fiume Sarno, le sue cause, gli impatti sulla salute e gli sforzi per affrontare questa sfida ambientale.


Alveo Comune Nocerino in San Marzano sul Sarno al confine con Angri.

Cause dell’inquinamento del fiume Sarno:
Le principali cause dell’inquinamento del fiume Sarno sono legate all’attività industriale e all’uso improprio delle risorse idriche. Nella zona circostante, sono presenti numerose aziende industriali che scaricano rifiuti chimici e tossici direttamente nel fiume o nei suoi affluenti senza una corretta depurazione. Questo contribuisce all’accumulo di sostanze inquinanti e alla contaminazione delle acque.

Un altro fattore significativo è lo scarico non controllato delle acque reflue domestiche e urbane. Il sistema di trattamento delle acque reflue non è adeguatamente sviluppato nella regione, il che porta a una quantità significativa di scarichi non trattati nel fiume Sarno. Questo include anche il lancio illegale di rifiuti solidi, che contribuiscono alla formazione di discariche abusive lungo le sue rive.

Rifiuti abbandonati nel controfosso destro del Fiume Sarno in Scafati

Impatti sulla salute e sull’ambiente:
L’inquinamento delle acque del fiume Sarno ha gravi conseguenze sulla salute delle persone e sull’ecosistema circostante. Le sostanze chimiche e tossiche presenti nelle acque possono contaminare le falde acquifere sotterranee e, di conseguenza, compromettere l’approvvigionamento idrico potabile per le comunità locali. L’uso di queste acque in agricoltura può anche contaminare i prodotti alimentari, mettendo a rischio la salute umana.

Inoltre, l’inquinamento delle acque influisce negativamente sulla biodiversità del fiume. La presenza di sostanze inquinanti dannose può causare la morte di pesci e altre specie acquatiche, alterare gli equilibri ecologici e ridurre la qualità dell’habitat naturale.

Gli sforzi per affrontare l’inquinamento del fiume Sarno:
Negli ultimi anni, sono stati fatti sforzi per affrontare l’inquinamento del fiume Sarno e ripristinare la sua qualità delle acque. Le autorità locali, insieme ad agenzie ambientali e organizzazioni non governative, hanno adottato misure per migliorare il trattamento delle acque reflue e contrastare lo scarico illegale di rifiuti.

Sono state implementate campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione locale sull’importanza della gestione corretta dei rifiuti e sull’uso responsabile delle risorse idriche. Allo stesso tempo, si è lavorato per promuovere la responsabilità delle industrie nell’adozione di pratiche sostenibili e nella riduzione delle emissioni inquinanti.

Tuttavia, affrontare completamente l’inquinamento del fiume Sarno richiederà un impegno continuo e un coordinamento tra le parti interessate. Saranno necessari ulteriori investimenti nella modernizzazione delle infrastrutture idriche e nel potenziamento dei sistemi di depurazione delle acque reflue.

Conclusioni:
L’inquinamento delle acque del fiume Sarno è un problema ambientale critico che richiede l’attenzione di tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso una cooperazione efficace tra le istituzioni, le imprese e la comunità locale sarà possibile affrontare questa sfida e ripristinare la salute del fiume. La salvaguardia delle risorse idriche è essenziale per la tutela dell’ambiente e il benessere delle future generazioni.




Scafati. Reflui Industriali in strada, rischio e pericolo per l’ambiente, pedoni e automobilisti. Famiglie costrette a non uscire di casa.

Il periodo estivo diventa per molte realtà produttive il momento unico dell’anno di produrre e vendere. Ogni attività produttiva in ambito agricolo, conserviero e di altra tipologia aziendale/industriale, ha principalmente un “problema” che da sempre mette a dura prova la tenuta aziendale: lo smaltimento dei reflui e sedimi prodotti. Molti eludendo le leggi riversano tale e quale i lavori nelle fognature intasando gli impianti di depurazione comprensoriali, inviando i reflui direttamente nei fiumi o occupando abusivamente degli apparati fognari destinati a raccogliere solo acque piovane.

l’Alveo Strada su Via Nuova San Marzano a Scafati

La quantità di acqua emunta dal sottosuolo così come viene prelevata ed utilizzata, per norma poi deve essere depurata e inviata o ad un depuratore comprensoriale o in un corpo idrico superficiale se l’azienda è autorizzata a farlo, sempre però dopo aver depurato i reflui.

Capita però che se l’impianto fognario è piccolo o se la quantità di acqua emunta e lavorata è superiore alla norma, non si sa più come gestire questa mole di acqua ed si generano problematiche di portata idraulica e di qualità delle acque.

Capita a Scafati che talmente è l’acqua inviata in una fognatura che finisce per strada e questa diventa un “alveo-strada” che “confluisce” nel controfosso destro del Fiume Sarno.

L’area interessata da questo fenomeno è la periferia di Scafati al confine con San Marzano Sul Sarno e Poggiomarino, la via in questione è Via Nuova San Marzano. A scatenare l’ira di alcuni cittadini è stato un episodio alquanto inquietante: due ragazzi facevano jogging sulla via quanto ad un certo punto un Tir contenente pomodori passa sul tratto “alveo-strada” e alza dall’asfalto una quantità di reflui considerevole, tanto da investire i due giovani di reflui. Uno di questi però ha subito una grave allergia alla pelle che lo ha portato a “correre” di nuovo a casa e a fare ricorso a dei medicinali a base di cortisone.

Lo stesso utente contatta il CNSBII tramite il “cnsbiiAlert” e ci chiede di andare sul posto per constatare quanto visto e accaduto. Arrivati sul posto la situazione è sembrata davvero complicata. Sull’ “Alveo-Strada” che trasportava le acque reflue, ai margini della via, sono presenti due fognature per le acque meteoriche sembrerebbero non adibite al trasporto dei reflui. Su questo abbiamo dei dubbi semplicemente perché nel bacino del Sarno quello che può sembrare ovvio rischia di diventare l’opposto.

Abbiamo constatato però che il quel momento, all’interno di questo “apparato fognario” transitavano acque fognarie calde, che assumevano una colorazione tendente al marrone e fetide. Una quantità di acque davvero considerevole, tanto che tracimavano sulla via e confluivano poi, più a valle nel corso d’acqua Controfosso Destro del Fiume Sarno, sia per il tramite della condotta fognaria “bianca” che per mezzo della Via Nuova San Marzano.

Immediatamente abbiamo interloquito con Gori S.p.A la quale non risulta avere in gestione la fognatura. Al centro della via è presente però una fognatura per reflui misti che ad oggi risulta essere interrata e sarà poi quella che incanalerà, in futuro le acque reflue presso il Depuratore di Angri sempre se le industrie preferiranno allacciarsi alla fognatura.

Quanto è accaduto in questi giorni su questa via ha qualcosa di rischioso e pericoloso sia per i passanti, per gli automobilisti e per l’ambiente.

Altra grave condizione che si sta generando è il blocco di alcune persone nelle proprie abitazioni, alcune di queste soffrono di gravi patologie che necessitano di un continuo uscire di casa per acquisto di medicinali e supporto medico, i quali si vedono impossibilitati dall’uscire di casa.

La strada diventa un fiume.

Vedi rifiuti abbandonati? Sei dinnanzi ad uno Sversamento di Reflui? Scatta una foto registra un video e inviali tramite Whatsapp al numero CNSBII-ALERT: 0890977183

  1. Invia un messaggio a CNSBII-ALERT con Whatsapp specificando la località esatta
  2. Il numero di CNSBII-ALERT è destinato alla ricezione di foto e video
  3. leggi attentamente le istruzioni in basso a questo articolo e invia la segnalazione.
  4. Leggi le linee guida in PDF

Abbiamo chiesto quindi alle autorità di polizia locale di attivarsi urgentemente per mettere fine a quanto documentato e di chiedere uno scrupoloso approfondimento sulla qualità e quantità delle acque che transitano nella fognatura di acque bianche della provinciale SP5 denominata Via Nuova San Marzano approfondendo minuziosamente sullo stato e presenza di autorizzazioni.

Inoltre abbiamo inviato la comunicazione, al Gruppo Provinciale della Forestale di Salerno, al Sindaco di Scafati e al SUAP comunale. La missiva per competenza chiederà ad ogni ente di attivarsi per la soluzione delle diverse problematiche ambientali, risolvere le insidie stradali che si stanno ponendo in essere. Allertata anche la Polizia Provinciale Salernitana essendo che la via è un’arteria provinciale. Infine è stata inviata una comunicazione anche al Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno che dovrà constatare se esistono nulla osta che autorizzano lo sversamento di acque reflue, constatandone la qualità di quest’ultime e l’aggiornamento delle autorizzazione a riversarle nel Controfosso destro del Fiume Sarno.

Già in precedenza il CNSBII, ha effettuato una denuncia al Corpo Forestale dello Stato territoriale per l’anomala fuoriuscita di reflui all’interno del Controfosso Destro del Fiume Sarno e chiesto al Consorzio di Bonifica di valutare la revoca dei nulla osta ad immettere reflui “depurati” nel proprio corso d’acqua.