1

Rottura argine Solofrana a Roccapiemonte

La furia delle acque provenienti dalla parte alta del Bacino Idrografico del Fiume Sarno ha rotto i fragili argini del Torrente Solofrana a Roccapiemonte. Il punto di rottura degli argini è ubicato a questa posizione geografica https://goo.gl/maps/iQoNKgd6CZ7NWbtR6 40°45’54.4″N 14°40’55.9″E.

Da un primo sopralluogo effettuato dal personale CNSBII la rottura è avvenuta in un restringimento della sezione fluviale che ha ceduto. Sarà opportuno verificare se l’argine era in origine in Tufo o se a questo fossero stati fatti lavori di innalzamento della sezione idraulica.

Tipicamente gli argini del Torrente Solofrana sono stati costruiti in mattoni di roccia tufacea, nel corso degli anni sono stati fatti dei lavori di innalzamento della sezione idraulica che hanno comportato una defluizione delle acque a valle in modo più veloce ma restringimenti e allargamenti del corso d’acqua.

https://fb.watch/gB4ddwj6xK/ visualizza la notizia di RTA LIVE

Il “corridoio di acque”, che sembra essere sempre più piccolo visti gli abbondanti nubifragi necessita di una manutenzione e attenzione maggiore ma in particolare modo o dell’allargamento della sezione idraulica o della creazione di nuovi comparti fluviali che possano smaltire le grandi piene che provengono dalla parte alta e ambia del Bacino del Sarno.

Importante e fondamentale è la creazione o rifunzionalizzazione delle vasche pedemontane (in zona Montoro, Calvanico, Solofra) che hanno come scopo quello far defluire lentamente le acque di pioggia sui versanti montani verso valle.

Basti ricordare che le acque che sono confluite nel punto di rottura provengono da Montoro, Salofra e Calvanico. Un grande quantitativo di acque la cui densità è aumentata per via di cedimenti montani nell’area dei valloni di Calvanico.

Bacino e Sottobacini del Sarno e raccolta delle acque meteoriche su aree naturali e antropizzate

Acque dei versanti montani e di collina, Rocce, Tronchi, Detriti, Acque dei Depuratori, Acque degli scaricatori di piena fognari, tutte acque che hanno messo a dura prova la tenuta degli argini, ormai fatiscenti, degli affluenti del Fiume Sarno.

Il Solofrana confluirà più a valle con l’Alveo comune nocerino presso la “Caserma Rossa” in Nocera Inferiore da lì poi nel Fiume Sarno presso la “Ciampa di Cavallo” in San Marzano Sul Sarno al confine con Angri.

Successivamente il personale del CNSBII effettuerà un sopralluogo per verificare la nuova tenuta degli argini di emergenza e comprendere ulteriormente quali fossero le criticità prima e del dopo alluvione.

Il materiale prodotto verrà vagliato e inviato alla Magistratura.




Castel San Giorgio. Sito di Abbandono di rifiuti segnalato, posto sotto sequestro giudiziario.

Il CNSBII nell’attività di individuazione dei siti di abbandono di rifiuti nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno, ha posto in essere un’attività di localizzazione di un punto sospetto ove con una ricognizione dall’alto constatavamo la presenza di un quantitativo considerevole di rifiuti di vario genere.

Il luogo è adiacente alla via ferroviaria che collega Mercato San Severino e Codola.

Il 15 marzo, effettuiamo una denuncia formale agli organi di Polizia Territoriale. Chiediamo quindi che si attivino per gli accertamenti del caso.

Il Sito oggetto di Abbandono di rifiuti a marzo 2021

Nel 2017 l’area è stata oggetto di scavi, il CNSBII ha appuntato tale notizia e mediante le attività di ricognizione dei siti inseriti nella lista dei luoghi da attenzionare abbiamo deciso di seguire per qualche mese l’area con continui sopralluoghi.

A marzo la decisione di segnalare il luogo. Il CNSBII si avvale delle immagini satellitari e di droni per l’individuazione di aree oggetto di criticità ambientali.

Area posta sotto sequestro giudiziario agosto 2021

Ora il CNSBII seguirà l’iter giudiziario al fine di sollecitare chi di dovere nella bonifica dell’area. Il sito è stato segnalato alla Piattoforma ITER DSS.




Incendio di campi a Castel San Giorgio (Sa), salvato un Riccio dalla morte

Quest’oggi siamo stati impegnati su più fronti, in particolare a Castel San Giorgio dove sono stati dati alle fiamme due terreni agricoli. Uno di questi in via Rizzi e uno via Paterno.

Presenti sul posto il 115 della Stazione di Mercato San Severino e il distaccamento di SMA CAMPANIA di Roccapiemonte con cui il CNSBII ha in attivo una proficua collaborazione.

In via Rizzi il nostro personale ha messo in salvo un Riccio che era intrappolato dalle fiamme presenti nel terreno. Accertati che l’animale stesse bene è stato rilasciato nel terreno adiacente in totale sicurezza.

In via Paterno l’incendio del terreno ha sprigionato una nube nera e quindi con la sicura presenza di Rifiuti presenti nel campo; è seguita quindi una nota alla Polizia Locale del comune di Castel San Giorgio per avviare opportune indagini al fine di verificare quanto segnalato.

Rimane alta l’attenzione da parte del CNSBII che rimane attento alla fase di avvistamento di incendi.




Castel San Giorgio. Abbandono e incendio di Rifiuti con presenza di Amianto

Il 12 maggio 2021 il personale del CNSBII in una consueta attività di osservazione civica dei corpi idrici superficiali avvenuta nei pressi del Torrente Solofrana si ritrovava nei pressi di un abbandono di rifiuti che aveva già documentato anni addietro alle autorità locali. Il sito oggetto dell’abbandono di Rifiuti è posto in una via di campagna tra Castel San Giorgio e Mercato San Severino. Un’area isolata che durante la notte e il giorno si presta a presunte attività illecite come quella dell’abbandono e appicco dei roghi dei rifiuti.

IL MONITORAGGIO DEL SITO, OGGETTO DI ABBANDONO DEI RIFIUTI

L’11 ottobre 2018 il nostro personale ha effettuato un’attività di report fotografico al fine di cristallizzare e avere sotto controllo il sito. La preoccupazione da parte del CNSBII era che il cumulo di rifiuti venisse appiccato. Lo stesso giorno comunicavamo alla Polizia Locale del comune di Castel San Giorgio il rinvenimento del sito e comunicavamo la nostra legittima preoccupazione, sollecitando gli operatori ad avviare quanto prima l’iter di bonifica dell’area.

  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno
  • 11 ottobre 2018 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno

12 MAGGIO 2021, IL SITO E’ STATO INCENDIATO PRESENTE AMIANTO.

Il 12 maggio è stato riscontrato l’incendio di tutta l’area di rifiuti abbandonati, arrivati sul posto, quando ormai il rogo era estinto naturalmente, abbiamo constatato la presenza di materiale speciale e pericolo. Tutto il materiale presente abbandonato, ormai di difficile identificazione, in questi si notava la presenza dei Amianto, quest’ultimo incendiato.

  • 12 maggio 2021 abbandono di rifiuti e rogo di rifiuti in Castel San Giorgio Salerno

DAL 2018 AL 2021, TRE ANNI IN CUI IL SITO HA SUBITO PROBABILI NUOVI SVERSAMENTI.

Facendo una comparazione del sito all’11 ottobre del 2018 alle foto scattate al 2021, si nota una differenza sostanziale in termini di volume e diversità di materiali abbandonati. Sempre secondo una nostra normale attività di rilevamento e controllo del sito, che effettuiamo su qualsiasi tipo di sito da noi rinvenuto, possiamo dire con certezza che il sito in oggetto di questa segnalazione non è stato mai bonificato o quanto meno messo in sicurezza.

METEOROLOGIA NELLA GIORNATA DEL 12 MAGGIO 2021

Il sito, incendiato il 12 maggio ha piovuto sulla sua superficie, si presuppone quindi che le sostanze combuste al contatto con le acque mediante precipitazione si siano dilavate sul suolo sottostante e circostante. L’area adiacente è vocata alla coltivazione di frutta e verdura.

Le immagini satellitari nel tempo

Il CNSBII ha fatto richiesta di rimozione dei rifiuti con conseguente analisi del terreno ove giace l’abbandono di rifiuti ora incendiato.

Inoltre è stato richiesto a SMA Campania di inserire il sito segnalato nella piattaforma I.TER DSS importante piattaforma di raccolta dei dati su abbandono e discariche di rifiuti e roghi.




Castel San Giorgio, discariche di rifiuti in Via Salvatore di Giacomo

Il 15 marzo del 2021, il CNSBII ha effettuato un sopralluogo su di un’arteria interna di collegamento tra Castel San Giorgio e Roccapiemonte entrambe i comuni presenti nella provincia di Salerno. L’area oggetto del nostro intervento è spesso soggetta ad abbandono di rifiuti. Abbiamo già sollecitato negli anni addietro l’amministrazione locale affinché si dotasse di deterrenti atti al contrasto dei fenomeni di abbandono come ad esempio telecamere o quant’altro utile alla eventuale individuazione di soggetti dediti all’abbandono di rifiuti.

ATTENZIONE: Le immagini in questo articolo sono di proprietà del CNSBII, ne è vietata la riproduzione e lo scaricamento, gli unici autorizzati allo scaricamento e riproduzione sono gli uffici della Pubblica Amministrazione che hanno competenza nelle aree con rischio illustrate nella pubblicazione. Per ricevere le immagini ad alta risoluzione, per interessi giornalistici e per ulteriori informazioni Contattaci

I luoghi interessati dall’abbandono sono due sempre sulla stessa via ma distanti l’uno dall’altro di circa 50 metri. Uno dei due siti di abbandono e discarica è corrispondente presumibilmente ad una proprietà privata. Le posizioni indicate come anticipato sono due e ubicate al seguente punto localizzato: A e B.

La via dove insistono i punti è: Via Salvatore di Giacomo – Castel San Giorgio (SA)

I punti di discarica sono stati identificati dai nostri volontari dotati di Applicazione su Smartphone collegata alla piattaforma della SMA CAMPANIA, che recepisce le segnalazioni effettuate inserendole in un database delle discariche poste sul territorio. Consulta la pagina dedicata all’Applicazione cliccando qui.

Nel frattempo la seguente relazione di intervento verrà inviata al Sindaco del comune, alla Polizia Locale e alla Locale Stazione dei Carabinieri.


Ecco il conto alla rovescia nella ricezione di una risposta dalla Pubblica Amministrazione locale dopo l’invio della nostra segnalazione, la data verrà aggiornata in caso di novità. Il termine entro quale la P.A. è tenuta a rispondere corrisponde a 30 giorni dal deposito in protocollo.

2021-04-15T18:25:00

  giorni

  ore  minuti  secondi

fino a

Scadenza 30 giorni dall’invio segnalazione