La depurazione dei reflui nel Bacino del Sarno è ferma al Palo.
di Michele Buscè GiornalistaInvestigativo sui Crimini Ambientali – Coordinatore CNSBII
Passata la stagione estiva, il Bacino del Sarno, ora, si ritrova a fronteggiare il periodo delle piogge e del dissesto idrogeologico. Quest’ultimo argomento che riguarda la meteorologia e la idro-geologia per il momento lo mettiamo da parte seppur sia un’argomento importante ma da approfondire con articoli dedicati. Il CNSBII continua a monitorare, per quanto gli è possibile, gli impianti depurativi Regionali sul territorio. Ad oggi non sono state prese decisioni utili ad evitare il continuo K.O. del sistema di depurazione delle acque fronteggiando il problema dei miasmi che molto probabilmente neanche le coperture della vasche auspicate per Mercato San Severino e Solofra, risolveranno qualcosa, se non coprire alcune gravi inefficienze che provengono da molto lontano e che anche di recente, tutti gli attori responsabili, non riescono a risolvere definitivamente.
Nessuna attività di messa a norma
Sono solo marginali le attività di ammodernamento dell’impiantistica depurativa Regionale e tante ancora le inefficienze che porteranno ad un nuovo Black-Out Depurativo come accaduto questa estate se non si inizierà già da oggi a lavorare all’ottimizzazione del Servizio Idrico Integrato nel Bacino del Sarno.
A dire il vero, i Black-Out avvengono anche durante il periodo diversamente da quello estivo, in particolare modo durante le piogge autunnali e invernali o per ingressi anomali di acque nell’impianto depurativo. Il K.O. depurativo lo si può accertare in Mercato San Severino quando piove o quando dal Depuratore di Solofra arrivano le famose “ondate nere” o anche presso l’impianto di Solofra quando piove. Infatti il Depuratore di Solofra vive una problematica conosciuta a pochi, si allaga quando piove e quando accade questo per Mercato San Severino sono “Reflui Neri”, per non dire “Cavoli Amari”.
Depuratore Scafati-Sant’Antonio Abate
Intanto molti fanghi giacciono ancora nelle vasche degli impianti di depurazione, in particolare nelle vasche di ossidazione del Depuratore di Scafati. Infatti l’impianto questa estate ha operato in gravi condizioni non solo per l’arrivo di reflui non depurati dagli impianti di depurazione delle industrie conserviere ma anche per la presenza di fanghi di vecchia data stoccati in alcune delle quattro vasche e che ne diminuiscono la capacità depurativa.
Inquinamento fiume Sarno: sanzionata un’industria conserviera
L’attività è operante a Sant’Antonio Abate. Continua la task force dei carabinieri
I militari hanno riscontrato molteplici irregolarità
Denunciato il proprietario per smaltimento illecito di rifiuti, sequestrando un’area di stoccaggio rifiuti non autorizzata di circa 500 mq e soprattutto 5 fori posti lungo il muro perimetrale del piazzale dell’azienda che permettevano il deflusso dei rifiuti liquidi direttamente nel canale Marna di competenza del Consorzio di Bonifica del Sarno.
I fori sono stati cementati
I fori una volta individuati sono stati riempiti con cemento al fine di interrompere il deflusso dei fanghi di lavorazione. Il personale Arpac intervenuto ha proceduto ad effettuare il campionamento delle acque reflue. Il valore economico dei beni sequestrati ammonta a circa 200mila euro.
Allagamenti via Nuova San Marzano. La cittadinanza protesta.
Una problematica seria quella di Via Nuova San Marzano a Scafati in provincia di Salerno. Un’area oggetto di allagamenti che confina con la provincia di Napoli. Altri comuni incidono sui ripetuti allagamenti viari per l’esattezza i comuni di Striano, Poggiomarino, Terzigno e San Giuseppe Vesuviano.
L’ arteria, in parte, di competenza della Provincia di Salerno
L’ arteria stradale che collega la provincia di Salerno a quella di Napoli è una strada provinciale, la SP5 che appartiene alla provincia salernitana, una terra di confine che solo nell’ultima parte subisce e riceve le acque di chilometri quadrati di aree napoletane.
Molteplici i motivi che generano gli allagamenti
Tanti sono i fattori che incidono sugli allagamenti e che si possono suddividere in problemi di tipo fognario, dove vi è l’assenza dei sottoservizi e le acque del Somma Vesuvio che non hanno adeguate canalizzazioni per il recepimento delle acque.
Collettamento fognario dei reflui urbani, rifunzionalizzazione idraulica delle Vasche pedemontane e del Canale Conte di Sarno.
Il Canale Conte di Sarno potrebbe essere una soluzione per raccogliere le acque meteoriche che provengono dal monte e vulcano. Una vera e propria grondaia che tarda ad essere rifunzionalizzata. Inoltre ad aggravare la condizione già pessima sono le immissioni presumibilmente abusive di industrie che fanno defluire i propri reflui nelle canalizzazioni di acque bianche a bordo strada di Via Nuova San Marzano.
La popolazione locale è stremata, a loro abbiamo chiesto di rilasciare delle dichiarazioni:
Abito in Via Nuova San Marzano da 27 anni. Ogni volta che piove questa strada diventa un fiume in piena. Acqua nera di fogna che puzza talmente tanto che non si riesce a respirare. Con il passaggio degli autocarri si allagano tutte le abitazioni. In tutti questi anni le Istituzioni non si sono mai viste.
Luigia Faiella
Luigia ricorda del tempo passato nel corso degli anni dove non si è riuscito a risolvere le problematiche idrauliche e fognarie.
Via Nuova San Marzano è un teatro di degrado ambientale da ormai 30 anni. Lavori, lavoretti, condizioni peggiorate, quattro gocce di pioggia e la strada è un fiume in piena che trasporta di tutto e che poi inevitabilmente finisce nel Sarno. Acqua di fogna infetta e aria malsana che siamo costretti a respirare. Non si esce, non si rincasa, si ferma tutto, diventa pericoloso anche affacciarsi sull’uscio. Le condizioni sono peggiorate dopo gli ultimi interventi; sempre peggio! Le abitazioni lungo la strada cominciano a scricchiolare con il passaggio dei mezzi pesanti. Quanti anni ancora dobbiamo aspettare? Siamo allo stremo.
Rosa Oliva
Rosa fa riferimento ad una condizione di peggioramento che sembra aumentare di anno in anno. La continua urbanizzazione a monte degli abitati di via Nuova San Marzano, incide pesantemente sulla vivibilità e alla tutela dell’ambiente dell’area.
Abito in via Nuova San Marzano, anche noi abbiamo sempre problemi con questi allagamenti, ho sempre casa allagata e non si può nemmeno uscire di casa; io abito porta a porta con mia mamma Rosa e mia sorella Mariarosaria entrambe malate oncologiche. Non ne possiamo più di questa situazione! Ogni volta che piove dobbiamo avere sempre la casa allagata e respirare la puzza. Dobbiamo pulire le schifezze di queste acque. Se stiamo male non può venire nessuno ad aiutarci perché i mezzi di soccorso hanno difficoltà ad attraversare la via. Abbiamo bisogno che si risolva il problema al più presto!
Elisabetta Oliva
Alla luce degli allagamenti che, nei giorni scorsi, hanno interessato gran parte del territorio cittadino a seguito delle abbondanti piogge, provocando danni e disagi, il Sindaco Cristoforo Salvati ha convocato una conferenza di servizi che si terrà lunedì 13 settembre, alle ore 10.30, a Palazzo Meyer.
Sono stati invitati a partecipare: il Presidente della Giunta regionale, on. Vincenzo De Luca, il Direttore generale per l’Ambiente, la Difesa del suolo e l’Ecosistema – Regione Campania, dott. Mchele Palmieri, il Direttore generale per i Lavori pubblici e la Protezione civile – Regione Campania, dott. Italo Giulivo, il Presidente di Ente Idrico campano, prof. Luca Mascolo, l’Amministratore delegato di Gori S.p.A., ing. Vittorio Cuciniello e il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale – Comprensorio Sarno, avv. Mario Rosario D’Angelo e il CNSBII con il Coordinatore Nazionale Michele Buscè.
Il CNSBII, partecipa alla conferenza di servizi e porta sul tavolo le istanze dei cittadini di Via Nuova San Marzano
Il CNSBII ha chiesto al Sindaco di Scafati di partecipare alla conferenza di servizi per portare le istanze dei cittadini delle aree periferiche della città oggetto di allagamenti. Anche altre sono le aree della città di Scafati che subiscono allagamenti, basti pensare il centro città che riceve le acque da diverse direzioni, dal settore vesuviano e dai sottobacini idrografici a monte, come il Solofrana, Calvagnola, Rio Secco, Cavaiola e Lavinaio.
La proposta del CNSBII
Il CNSBII non è nuovo a proposte operative e nella giornata dell’11 settembre il coordinamento nazionale ha inviato ai nuclei di protezione civile del territorio confinante con Via Nuova San Marzano la richiesta dell’istituzione di una Cabina di Regina di analisi, studio e intervento sulla questione allagamenti nell’area al confine con San Marzano Sul Sarno. Serve un’attività di studio degli eventi meteorici e della quantità e qualità delle acque che arrivano da monte, bisogna comprendere se i prossimi lavori di collettamento dei reflui possono risultare inefficaci alla raccolta delle acque meteoriche e fognarie.
Inoltre nella proposta si parla di istituire un gruppo di tecnici volontari e osservatori per valutare se la portata idraulica dei corsi d’acqua possa ad oggi essere sufficiente a recepire tutte le acque che cadono in un’area vasta che sta diventando sempre più urbanizzata, dove non si parla di opere di trattenimento delle acque meteoriche a monte.
Partita la gara per l’efficientamento del Depuratore di Mercato San Severino
E’ stato pubblicato il bando di gara per l’efficientamento del Depuratore di Costa per il potenziamento del Ciclo Depurativo con l’obiettivo di dare uno stop ai miasmi
Arrivano notizie positive nell’ambito della Depurazione delle acque e per lo stop ai miasmi derivati dal processo di depurazione. È stato pubblicato, infatti, il bando di gara per i lavori di adeguamento del depuratore situato nella frazione di Costa, recentemente trasferito in gestione a Gori dalla Regione Campania, che ha finanziato gli interventi.
Importo complessivo di 4.829.081,15 euro.
Le opere, di cui Gori è soggetto attuatore, attraverso la sostituzione di alcune apparecchiature oramai obsolete, consentiranno di potenziare il ciclo depurativo, riducendo anche le emissioni in atmosfera, con particolare riferimento ai cattivi odori provenienti dall’impianto, e i rumori molesti legati ad alcune fasi della depurazione.
Dall’ufficio stampa di Gori SpA arrivano le affermazioni dell’amministratore Delegato Gori:
“Il nostro obiettivo è quello di potenziare e migliorare sempre più il servizio attraverso l’efficientamento degli impianti, alcuni dei quali di recente acquisizione, tra cui l’impianto di Mercato San Severino. Le numerose azioni che stiamo portando avanti sul territorio, dando massima rilevanza alle esigenze della comunità e interloquendo costantemente con i cittadini e con le amministrazioni comunali, hanno come obiettivo prioritario la salvaguardia dell’ambiente e il benessere dei cittadini”
Vittorio Cuciniello
L’ obiettivo per Gori e della Regione Campania è il superamento dell’emergenza ambientale che interessa il fiume Sarno e i suoi affluenti, scandito dalle numerose opere alla rete fognaria che sono in corso nell’agro nocerino-sarnese, e da una proficua sinergia con tutti gli attori sociali coinvolti, portata avanti anche attraverso le azioni di sostenibilità ambientale messe in campo.
Il Sindaco di Mercato San Severino apprende la notizia della pubblicazione della gara e afferma:
“Apprendiamo con favore che finalmente è stata pubblicata la gara per i lavori di ammodernamento del depuratore di Costa. Gori, in quanto nuovo soggetto attuatore dal mese di gennaio, ha svolto attività di miglioramento e mitigazione che tuttavia non hanno risolto definitivamente le criticità a cui sono ancora soggetti i residenti nelle aree prossime al depuratore. Questi interventi, insieme ad una maggiore attività di controllo soprattutto rispetto agli sversamenti illeciti, contribuiranno a migliorare la qualità di vita della nostra comunità”
Antonio Somma
Il Ruolo del CNSBII
Il ruolo del CNSBII in questa importante opera di ammodernamento dell’impianto di Mercato San Severino continua e continueremo ad osservare l’impianto data il dialogo tra il nostro organismo e Gori che tende a tenere massima l’attenzione sulla corretta depurazione delle acque. Del resto il CNSBII si può dire che nasce proprio dai territori del Solofrana estendendosi poi in tutta Italia in particolare modo nel Sud del Paese.
Rimane l’incognita a monte dell’impianto di Costa
L’avvio dei lavori all’impianto di Depurazione di Mercato San Severino per noi deve essere il punto di inizio di una messa definitiva a norma dell’intera struttura che necessita ancora di ulteriori accorgimenti. Il lavoro più grosso va fatto a monte dell’impianto perché abbiamo ancora l’incognita Solofra, l’area industriale di Fisciano, la cartiera di Montoro che a breve partirà che impatteranno gravemente sull’impianto di Mercato San Severino e ci porteranno continuamente a fare esposti e denunce nei confronti di ignoti che la faranno ancora una volta franca. Ecco le dichiarazioni del Coordinatore del CNSBII:
La proposta dell’istituzione di una Task-Force
Ora che l’impianto avrà una messa a norma, bisognerà agire sui criminali che sversano in fogna reflui non depurati. Inoltre la mia preoccupazione è che la copertura possa ulteriormente coprire condizioni di aumento dei miasmi ed essere una sorta di filtro a maggiori immissioni anomale fino a che che neanche la copertura potrà fermare i fetidi odori generati dalla grande mole di reflui non trattati che arrivano in depurazione e che sostanzialmente mettono in crisi l’impianto. Ecco perché parallelamente a questi lavori bisogna agire con quello che ho proposto qualche settimana fa, l’istituzione di una task-force che attui una repressione multidisciplinare nei confronti delle piccole, medie e grandi aziende che commettono illeciti ambientali. D’altra parte è d’obbligo da parte della Regione Campania finanziare al più presto anche un ammodernamento dell’impianto fognario e mettere in campo la tanta auspicata dualizzazione delle fogne.
Michele Busce’
Il CNSBII richiede i verbali di riunione dell’incontro in Regione su problema Depurazione
Il 31 agosto 2021 presso gli uffici pubblici della Vice Presidenza della Regione Campania alle 15.30 è avvenuto un incontro alla presenza di altri pubblici rappresentanti che ha trattato le gravi problematiche depurative che stanno creando notevoli danni ambientali al reticolo idrografico del Bacino Idrografico del Fiume Sarno. Le criticità che vengono lamentate dagli abitanti residenti nelle immediate vicinanze degli impianti di depurazione sono la forte presenza di miasmi, acque sporche che fuoriescono da alcuni impianti di depurazione, l’inquinamento delle acque superficiali e il rischio di inquinamento delle acque sotterranee.
L’incontro chi lo ha richiesto
L’incontro presso la Vice Presidenza della Regione Campania è stato voluto e sollecitato dai Sindaci dei Comuni di Scafati e Sant’Antonio Abate. Precedentemente, il 24 agosto è stata realizzata una riunione organizzata dal Sindaco di Scafati presso la sede Municipale. Invitati a quell’incontro i Sindaci dei paesi confinanti all’impianto di depurazione di Scafati e quindi presenti i Sindaci di Santa Maria la Carità e Sant’Antonio Abate. Presente all’incontro l’ARPAC e Gori Spa. Invitati ma non presenti la Regione Campania e NOE.
Il CNSBII saputo dell’incontro in Scafati del 24 agosto 2021, essendo un Ente del Terzo Settore che opera sul territorio proprio in riferimento a problematiche ambientali, essendo che l’oggetto della riunione richiamava una della nostre attività civiche di osservazione e individuazione delle fonti di inquinamento, abbiamo chiesto di presenziare nella seduta.
Il Sindaco ha accettato la nostra richiesta e abbiamo preso, formalmente parte all’incontro.
La proposta da parte del CNSBII
In quella seduta il CNSBII ha formulato una proposta, gradita da tutti i presenti, di incaricare le Prefetture territoriali presenti nel Bacino Idrografico nel Sarno per valutare l’Istituzione di una Cabina di Regia con la stipula di un patto tra cittadinanza, Istituzioni Pubbliche e forze di Polizia che vada a contrastare gli illeciti ambientali ricalcando il metodo già attivo nella “Terra dei Fuochi”. Una proposta che avrebbe dovuto avere un migliore approfondimento per constatarne l’effettiva fattibilità sulla tematica degli sversamenti di Reflui e i vari ambiti laddove gli sversamenti avvengono.Trattandosi quindi di attività produttive che metterebbero in affanno gli impianti di depurazione sicuramente l’azione di controllo, coordinata e multidisciplinare avrebbe portato migliori e maggiori risultati al contrasto del fenomeno inquinante.
La richiesta ufficiale di partecipazione all’incontro in Regione Campania
Il CNSBII, sapendo dell’incontro del 31 agosto che si sarebbe tenuto negli Uffici Pubblici della Vice Presidenza della Regione Campania e sapendo che a questa riunione avrebbero partecipato altri organismi sociali come ANICAV, abbiamo ritenuto di richiedere la partecipazione all’incontro essendo il CNSBII soggetto portatore di interesse e Ente del Terzo Settore. Quindi non solo partecipanti i Sindaci, ma anche realtà Sociali come Associazioni. Ricordiamo che è stata lecita la richiesta di partecipazione trattandosi di argomenti ambientali di grande interesse pubblico perché toccano sia il tema dell’inquinamento ambientale che di ipotetici danni alla salute umana.
Il 27 agosto abbiamo depositato presso l’email dell’Assessore all’Ambiente nonché Vice Presidente della Regione Campania la richiesta di voler partecipare all’incontro. Questo perché abbiamo notato che nessuno dei partecipanti alla passata riunione in Scafati hanno richiesto alla Vice Presidenza Regionale di accreditare tra gli inviati il CNSBII. Essendo che la riunione organizzata presso il “Palazzo Santa Lucia” ha una valenza importante di interesse pubblico perché tratta di tematiche ambientali e queste ultime dovrebbero essere sempre accessibili a tutti, il CNSBII, avendo avuto notizia dalla Bacheca del profilo Facebook del Sindaco di Sant’Antonio Abate, leggendo la lista degli inviati e notando l’assenza del nostro Ente e di importanti uffici che richiamano la tutela delle acque e dell’intero reticolo idrografico ha inviato per conoscenza la notizia di questo incontro in modo che gli interessati potessero accreditarsi per tempo e partecipare qualora gli venisse permesso. Abbiamo quindi inviato una comunicazione dell’evento all’Autorità Distrettuale di Bacino dell’Appennino Meridionale, il Consorzio di Bonifica Integrale del Comprensorio Sarno, l’Ente Idrico Campano, al Comune di San Marzano Sul Sarno e Sma Campania.
Nella comunicazione di richiesta di accreditamento abbiamo anche inserito la nostra proposta accennata alla riunione dei Scafati del 24 agosto e che avremmo poi portato con estremo dettaglio all’incontro in Vice Presidenza.
Il rifiuto all’accesso in riunione
Il giorno della riunione il nostro Coordinatore non avendo ricevuto alcuna riposta dalla Vice Presidenza si è recato presso via Santa Lucia chiedendo di poter accedere. Il CNSBII è stato respinto e non gli è stato permesso di partecipare alla pubblica riunione per mancato accreditamento.
La richiesta del verbale della Riunione
Per tale ragione il CNSBII ha chiesto agli uffici della Vice Presidenza della Regione Campania, promotori dell’incontro del 31 agosto 2021, tra Sindaci e Associazioni, di indicarci dove è possibile visionare il verbale di riunione o di inviarci una nota di verbale del pubblico incontro in modo da sapere quali sono stati gli argomenti trattati e le decisioni ed eventuali appuntamenti futuri presi.
Castel San Giorgio. Sito di Abbandono di rifiuti segnalato, posto sotto sequestro giudiziario.
Il CNSBII nell’attività di individuazione dei siti di abbandono di rifiuti nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno, ha posto in essere un’attività di localizzazione di un punto sospetto ove con una ricognizione dall’alto constatavamo la presenza di un quantitativo considerevole di rifiuti di vario genere.
Il luogo è adiacente alla via ferroviaria che collega Mercato San Severino e Codola.
Il 15 marzo, effettuiamo una denuncia formale agli organi di Polizia Territoriale. Chiediamo quindi che si attivino per gli accertamenti del caso.
Il Sito oggetto di Abbandono di rifiuti a marzo 2021
Nel 2017 l’area è stata oggetto di scavi, il CNSBII ha appuntato tale notizia e mediante le attività di ricognizione dei siti inseriti nella lista dei luoghi da attenzionare abbiamo deciso di seguire per qualche mese l’area con continui sopralluoghi.
A marzo la decisione di segnalare il luogo. Il CNSBII si avvale delle immagini satellitari e di droni per l’individuazione di aree oggetto di criticità ambientali.
Area posta sotto sequestro giudiziario agosto 2021
Ora il CNSBII seguirà l’iter giudiziario al fine di sollecitare chi di dovere nella bonifica dell’area. Il sito è stato segnalato alla Piattoforma ITER DSS.
Scafati, Reflui in strada. Via Nuova San Marzano di nuovo allagata.
Il 25 agosto il CNSBII comunica al comune di Scafati, alla Provincia di Salerno e altri enti avente interesse, la difficile problematica su via Nuova San Marzano che si ripresenta ad ogni periodo estivo.
Oggi 30 agosto 2021 la condizione di ripresenta e con ancora più imponenza, infatti i reflui sembrerebbero arrivare fino all’incrocio della via con il Bar Bellini.
Questa volta abbiamo interessato diversi enti tra cui, l’ASL di Salerno, il Sindaco di Scafati, la Polizia Locale, il Suap del comune di Scafati, la stazione dei Carabinieri locale, il Consorzio di Bonifica Sarno, il Corpo Forestale delle Stato, l’ufficio del Risanamento ambientale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e l’Ente Idrico Campano.
Portata a conoscenza della grave problematica anche la Prefettura di Salerno.
Questione Depurazione, il CNSBII chiede di partecipare agli incontri in Regione. Amplia la platea dei potenziali partecipanti.
Il 24 agosto 2021 è stato creato un incontro promosso dal Sindaco di Scafati al palazzo comunale di città per affrontare la problematica depurativa del medio sarno che ha interessato in questi giorni il Depuratore comprensoriale di Scafati.
E’ notizia del 26 agosto 2021 che il Sindaco di Sant’Antonio Abate ha sollecitato la Vice Presidenza della Regione Campania a rendersi promotore del secondo incontro negli uffici del Palazzo Regionale.
La Vice Presidenza ha accettato la richiesta e ha convocato per il 31 agosto i partecipanti alla riunione del 24 agosto. Gli inviti sono stati inviati al Sindaco di Sant’Antonio Abate, di Angri, Scafati, Santa Maria la Carità, al Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e per la transizione ecologica, Anicav – Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, la Direzione Generale ARPAC, Gori Spa.
Il CNSBII, nella figura del nostro coordinatore dott. Giornalista Michele Buscè era anch’egli presente all’incontro del 24 agosto e ha messo sul tavolo della discussione una proposta:
“l’istituzione di un “Patto tra cittadinanza e enti pubblici” come in Terra dei Fuochi e di una Cabina di Regia coordinata da una delle Prefetture Territoriali del Bacino Idrografico del Fiume Sarno le quali comunicando tra loro coadiuveranno la creazione di una Inteforze fatta di forze di Polizia, Esercito, ispettorati ed altri enti, allo scopo di operare al contrasto del fenomeno inquinante degli sversamenti di reflui nei corpi idrici superficiali”
Coordinatore cnsbii, Michele busce’
Lo scopo è la tutela delle acque e applicare lo stesso modello “Terra dei Fuochi” nel Bacino del Sarno ed estenderlo su tutta la regione sulla questione sversamenti di reflui.
Il Cnsbii chiede di partecipare
Per la riunione in Regione il CNSBII non ha ricevuto una convocazione formale, ma nonostante ciò ha deciso di inviare una richiesta di partecipazione all’incontro all’attenzione della Vice Presidenza Regionale della Campania. Il CNSBII Ente del Terzo Settore è portatore di interesse sulla vicenda e riteniamo giusto essere presenti all’incontro.
Non solo, il nostro coordinatore nella comunicazione di incontro redatta dalla Vice Presidenza Regionale nel leggere dell’invito a partecipare degli enti dell’incontro del 24 agosto, nel richiedere la sua presenza in rappresentanza del CNSBII, ha ritenuto di portare a conoscenza anche ad altri enti dell’incontro del 31 agosto a Napoli.
La richiesta elaborata dal CNSBII di partecipazione all’incontro ha allegato anche la Proposta annunciata in Scafati il 24 agosto 2021. Infatti, nella comunicazione avvisiamo i partecipanti del deposito dell’atto in sede di riunione che si spera venga verbalizzato.
Abbiamo ritenuto opportuno portare a conoscenza ad ulteriori enti dell’incontro del 31 agosto perché riteniamo che ci siano ulteriori organismi portatori di interessi nella risoluzione de l’annosa problematica degli impianti di depurazione e sversamenti di reflui in ambiente e in fognatura.
Infatti, l’Ente Idrico Campano composto dal Comitato Esecutivo e dai componenti dei vari distretti tra cui il Sarnese Vesuviano e Alto Calore Irpino sono insieme l’Organo di Governo del Servizio Idrico Integrato e il Soggetto Gestore Gori, già invitato dalla Vice Presidenza Regionale, è l’ente che si occupa di gestire il Servizio Idrico Integrato. Il Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno è il gestore del Reticolo idrografico di Bonifica (destinato all’irrigazione e rete scolante) che spesso è vittima degli sversamenti di reflui, l’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale che nel Piano di Gestione delle Acque, redatto ciclicamente, ha un capitolo dedicato alla Tutela delle Acque e valuta gli aspetti quali-quantitativi, il Sindaco di Mercato San Severino invece è una delle Autorità che rappresenta un territorio che vive simile problematiche all’impianto di Depurazione di Scafati. Infatti Mercato San Severino nel proprio comune ha un Depuratore comprensoriale di proprietà Regionale gestito ad oggi da Gori, collegato a quello di Solofragestito da Co.ge.i, e proprio sulla questione depurazione di Solofra che abbiamo deciso di inviare la nostra comunicazione all’Alto Calore Irpino essendo che il Depuratore di Solofra fa parte di un altro Distretto Amministrativo ma questo impatta sull’ambito del Distretto Sarnese Vesuvianomettendo spesso in crisi il Depuratore di Mercato San Severino, condizione nota a molti.
Attivazione di uno scolmatore di piena fognario in un canale del Consorzio di Bonifica tra Scafati e Sant’Antonio Abate
Nella nostra comunicazione inviata alla Vice Presidenza della Campania approfondiamo con novizia di particolari la nostra proposta e trattiamo l’argomento dei Dati e della Statistica, essenziale per comprendere cosa accade sui nostri territori in tema di illeciti ambientali. In questo caso Sma Campaniaentra con “l’intelligenza informatica” inHouse dove grazie alla creazione della Piattaforma I.Ter Dss(Trattasi di piattaforma tipo web gis) sarebbe possibile inserire qualsivoglia criticità ambientale. Nel caso specifico verrebbero inseriti i punti di sversamenti di reflui e implementata dei dati forniti dai comuni sul catasto degli scarichi e del catasto dei siti di abbandono di rifiuti. Queste informazioni sono di libero accesso agli autorizzati, tra cui le Prefetture, la Magistratura, le Forze di polizia ed Esercito in modo da tenere sotto controllo l’evolversi dei fenomeni inquinanti e degli illeciti e attivarsi in quelle che noi proponiamo azioni di primo, secondo e terzo livello, proprio come accade su terra dei fuochi.
A “riempire di informazioni” questa piattorma sarebbero anche i cittadini che subentrano come “conditio sine qua non” nella istituzione di un patto, questi, formati e con strumentazione informatiche, tramite un app già funzionante denominata Sma Campaniasegnalerebbero gli illeciti. Gli operatori specializzati di Sma Campania dovranno solo archiviare i dati e farne il miglior uso di statistica. Inoltre altro tassello fondamentale è il pattugliamento delle aree segnalate a Sma Campania che accerterebbero la segnalazione ricevuta e cosa importante aggiornerebbero lo stato di attività del sito e verificherebbero se lo sversamento è ancora attivo o no, in che modalità si attiva ecc.., tutte queste informazioni ricordiamo che restano di libero accesso alle Forze dell’ordine, Prefetture e Magistratura.
Quindi con un dispendio di minori risorse, con l’avanzamento informatico, si avrebbe un quadro completo dei potenziali illeciti e una capacità di agire molto più rapida e ricca di notizie da parte degli organi di polizia e dalla magistratura. Questo darebbe anche una maggiore azione di pubblica sicurezza alle Prefetture Territoriali. Sicuramente le Prefetture, diverse da quelle di Napoli, non hanno particolare esperienza in tal senso essendo che nel palazzo della Prefettura Napoletana è ospitata la figura extra ordinaria Vice Prefetto Filippo Romano incaricato dal Governo al contrasto dei Roghi in Campania.
Abbiamo pensato anche a questo, ed il CNSBII, propone che sia la Prefettura di Napoli che ha esperienza nell’ambito della “Terra dei Fuochi” a coordinare questo “Patto” e alla creazione dell’interforze.
Chiaramente la nostra è una proposta che attende i pareri del Ministero degli Interni e delle Prefetture territoriali. Questa Paradossalmente potrebbe anche risultare inapplicabile e chiederemo di sapere dagli enti interrogati il perché di una eventuale negazione.
Ci sono a disposizione dati di fonti di inquinamento che fanno comprendere che solo con una unione territoriale di più parti sarà possibile contrastare i fenomeni di inquinamento sui territori contrastando le attività produttive che illecitamente danneggiano l’ambiente, arrecano danno alla salute dei cittadini con connessione di altre attività illecite create dall’indotto dell’operare nei regimi dell’illegalità.
Mugnano del Cardinale (Av), individuata area di abbandono rifiuti
In una delle aree più belle della Campania, immerse nel Parco Regionale del Partenio, qualcuno ha pensato di abbandonare, una quantità considerevole, di rifiuti in una zona montana.
Alcuni nostri Osservatori Civici dell’area ci hanno relazionato di questa criticità così da rapportarla agli organi locali.
Quando si tratta di abbandoni consistenti di rifiuti, come quelli documentati in questa nostra pubblicazione, evitiamo di dare troppi dettagli dei luoghi, al fine di evitare che criminali vadano il loco ad incendiare i rifiuiti.
Questi sono stato abbandonati in una zona boschiva. Si presuppone che l’abbandono sia avvenuto in più momenti, difatti prove documentali attestano la crescita del cumulo a distanza di tempo.
Al fine di avviare l’immediata rimozione dei rifiuti abbiamo chiesto agli organi amministrativi locali di procedere quanto prima allo smaltimento.
Abbiamo inoltrato a Sma Campania di inserire il sito oggetto di abbandono di rifiuti nella Piattaforma “sistema informativo I.TER DSS”
Restiamo vigili sul territorio e interrogheremo le varie amministrazioni riceventi della nostra segnalazione su cosa hanno posto in essere a conoscenza di questo illecito ambientale.
Terzigno, Vesuvio. Carcassa di auto abbandonata. Il CNSBII la segnala alla Polizia Locale.
Le attività del CNSBII si servono della collaborazione di cittadini, osservatori civici, escursionisti esperti e altre figure civiche al fine di avere sotto osservazione continua il territorio.
Questa volta è toccato il versante montuoso del Somma Vesuvio in Terzigno al confine con San Giuseppe Vesuviano dove un nostro operatore in un’attività escursiva ha individuato una carcassa di auto abbandonata.
Erano giornate di caldo afoso quando il nostro escursionista Laura, decise di segnalare tale criticità localizzando correttamente il punto ed effettuando i rilievi del caso.
Poco dopo la segreteria del CNSBII ha inviato alla Locale stazione di Polizia Locale il report del ritrovamento. Ci preme ricordare di quanto sia importante che la localizzazione delle criticità debba essere quanto più accurata possibile. In particolare modo in ambito montano è facile che i sistemi di GPS diano coordinate sbagliate e si rischia di effettuare ore e ore di cammino a vuoto.
In questo caso la formazione specifica dei nostri operatori ha individuato correttamente il luogo.
Poco dopo in sinergia con gli uomini del comando locale in una attività congiunta sono stati guidati dal nostro personale esperto in ambito montano sul punto del ritrovamento.
E’ stato avviato in questo modo la procedura di rimozione della carcassa, quest’ultima ubicata in un’area impervia e difficilmente raggiungibile. Come sia arrivata in quel punto ce lo domandiamo anche noi?
Possiamo rispondere che, “la mente umana ha tante capacità nella commissione di illeciti e se sfruttasse questa dote per la salvaguardia dell’ambiente, vivremmo senza alcun dubbio in un paradiso terrestre”.
Come è prassi qualora il CNSBII non venisse informato sullo sviluppo della soluzione della criticità si metterà in contatto mezzo PEC con il comando locale al fine di conoscere lo stato di avanzamento della rimozione della carcassa.