Ischia, non bisogna dimenticare

Con il ritrovamento dell’ultimo corpo, ahimè, purtroppo, come in tutte le tragedie cala il sipario, ovviamente io spero di NO! Tragedia annunciata, inaspettata, improvvisa non si sa! Oggi Ischia e domani? Sappiamo solamente che Sabato 26 Novembre 2022 sull’isola d’Ischia, in seguito a piogge abbondanti, nel comune di Casamicciola Terme, dal Monte Epomeo si è staccata una frana che ha dato origine ad una colata di fango e purtroppo lungo il suo tragitto ha incontrato molti ostacoli, ovviamente ha travolto tutto: manufatti, abitazioni, alberi, strade e vite umane, insomma ha portato via con sé tutto ciò che “l’uomo
pensante” ha pensato di realizzare in zone che dovrebbero restare ambienti Naturali
e non antropizzati.

Le questioni in ballo

Dissesto idrogeologico, incuria dell’uomo, catastrofi naturali, assenza di difesa del suolo, mancanza di provvedimenti atti a ripristinare l’efficienza delle opere di sistemazione in modo da regolare il deflusso delle acque? Insomma la lista è lunga.

Prevenzione

Bisogna provvedere in modo urgente e immediato al cosiddetto restauro del territorio fragile, ferito, martoriato e in uno stato di agonia. Solo così possiamo parlare di prevenzione e attuare un percorso di trasformazione creando una cultura del “Questo luogo mi è stato affidato e lo proteggo io”.

Se la natura è capace di riprendersi ciò che l’uomo gli ha strappato, l’uomo deve saper cogliere questa sofferenza, questi cambiamenti climatici, che purtroppo stiamo vivendo, e deve ripristinare tutto quello che la sapienza antica metteva in pratica: curare il territorio, prendersi cura dell’ambiente, vuol dire prendersi cura della propria casa e di sé stessi.

Noi non siamo i padroni del pianeta Terra ma ne siamo i custodi!


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Inondazioni del torrente solofrana: richiesti interventi urgenti.

Urgente azione contro inondazioni del torrente Solofrana.


Il 4 novembre 2022, la frazione Sant’Angelo di Mercato San Severino è stata colpita da gravi inondazioni causate dal torrente Solofrana. Le immagini impressionanti di questo evento sono state documentate da Massimiliano Grimaldi e sono state pubblicate sul suo profilo Facebook.

Le immagini mostrano chiaramente come il torrente Solofrana abbia traboccato inizialmente nei terreni circostanti, poi nelle strade adiacenti al corso d’acqua e in altre proprietà private. In particolare, si può notare la formazione di una grande vasca di raccolta delle acque dovuta a un’area depressa situata sulla destra idraulica del torrente. Non è la prima volta che si verificano inondazioni in questa zona a causa dell’esondazione del torrente Solofrana.

Prima esondazione con conseguente inondazione del torrente solofrana

Inondazione delle vie adiacenti al corso d’acqua

inondazione dei campi sottoposti al corso d’acqua


Informazioni:
Il torrente Solofrana si trova nella regione Campania, in Italia. Attraversa diverse località, tra cui Mercato San Severino e Roccapiemonte, come menzionato nella pubblicazione. Questi due paesi si trovano nella provincia di Salerno, nella parte sud-occidentale della regione. Il torrente Solofrana nasce nelle montagne circostanti e scorre attraverso la valle, causando periodicamente problemi di esondazioni e inondazioni nelle aree circostanti.


È evidente che, fintanto che non si prenderanno provvedimenti per ampliare la sezione idraulica del corso d’acqua, creare nuovi canali fluviali e costruire nuove vasche di raccolta lontano dai centri abitati, eventi di questa portata saranno una costante. È necessario rallentare il flusso delle acque provenienti dai sottobacini idrografici del Calvanicese, Montorese e di Solofra.

Area delimitata oggetto dell'inondazione del solofrana. Provvedimenti immediati contro inondazioni
Area approssimata oggetto dell’esondazione e inondazione.
L’importanza di un approccio olistico per la gestione dei corsi d’acqua: creare spazi adeguati e prevenire insediamenti nelle zone a rischio di inondazione.

La soluzione non risiede necessariamente nel dragaggio dei corsi d’acqua, ma piuttosto nell’offrire loro uno spazio adeguato per scorrere liberamente. I corsi d’acqua richiedono spazi molto più ampi di quanto comunemente si pensi.

Il torrente creato artificialmente proprio in un punto dove un tempo c’erano campagne. Secondo testimonianze del passato, il torrente non scorreva in quell’area. Non si è tenuto conto dell’aumento della sezione idraulica, dei terrazzamenti fluviali e delle aree destinate alle esondazioni. Si sono costruite abitazioni e insediamenti produttivi immediatamente lungo gli argini fluviali, oltre a nuove aree residenziali.

È chiaro che è necessaria un’azione immediata per affrontare questa situazione ricorrente. Gli interventi dovrebbero includere l’ampliamento dei canali fluviali, la creazione di zone di esondazione adeguate e la pianificazione di insediamenti umani lontani dalle aree a rischio. Solo attraverso un approccio olistico e preventivo si potranno ridurre gli effetti delle inondazioni e proteggere le comunità locali da futuri disastri.

Mappa dall'alto dell'area oggetto dell'inondazione. Provvedimenti immediati contro inondazioni
L’area vista dall’alto oggetto del

Ecco alcuni possibili link in uscita correlati al testo:

  1. Per saperne di più sulle inondazioni del torrente Solofrana: Link
  2. Informazioni sul comune di Mercato San Severino: Link
  3. Approfondimenti sull’ampliamento della sezione idraulica dei corsi d’acqua: Link
  4. Scopri l’importanza della prevenzione delle inondazioni: Link



Rottura argine Solofrana a Roccapiemonte

La furia delle acque provenienti dalla parte alta del Bacino Idrografico del Fiume Sarno ha rotto i fragili argini del Torrente Solofrana a Roccapiemonte. Il punto di rottura degli argini è ubicato a questa posizione geografica https://goo.gl/maps/iQoNKgd6CZ7NWbtR6 40°45’54.4″N 14°40’55.9″E.

Da un primo sopralluogo effettuato dal personale CNSBII la rottura è avvenuta in un restringimento della sezione fluviale che ha ceduto. Sarà opportuno verificare se l’argine era in origine in Tufo o se a questo fossero stati fatti lavori di innalzamento della sezione idraulica.

Tipicamente gli argini del Torrente Solofrana sono stati costruiti in mattoni di roccia tufacea, nel corso degli anni sono stati fatti dei lavori di innalzamento della sezione idraulica che hanno comportato una defluizione delle acque a valle in modo più veloce ma restringimenti e allargamenti del corso d’acqua.

https://fb.watch/gB4ddwj6xK/ visualizza la notizia di RTA LIVE

Il “corridoio di acque”, che sembra essere sempre più piccolo visti gli abbondanti nubifragi necessita di una manutenzione e attenzione maggiore ma in particolare modo o dell’allargamento della sezione idraulica o della creazione di nuovi comparti fluviali che possano smaltire le grandi piene che provengono dalla parte alta e ambia del Bacino del Sarno.

Importante e fondamentale è la creazione o rifunzionalizzazione delle vasche pedemontane (in zona Montoro, Calvanico, Solofra) che hanno come scopo quello far defluire lentamente le acque di pioggia sui versanti montani verso valle.

Basti ricordare che le acque che sono confluite nel punto di rottura provengono da Montoro, Salofra e Calvanico. Un grande quantitativo di acque la cui densità è aumentata per via di cedimenti montani nell’area dei valloni di Calvanico.

Bacino e Sottobacini del Sarno e raccolta delle acque meteoriche su aree naturali e antropizzate

Acque dei versanti montani e di collina, Rocce, Tronchi, Detriti, Acque dei Depuratori, Acque degli scaricatori di piena fognari, tutte acque che hanno messo a dura prova la tenuta degli argini, ormai fatiscenti, degli affluenti del Fiume Sarno.

Il Solofrana confluirà più a valle con l’Alveo comune nocerino presso la “Caserma Rossa” in Nocera Inferiore da lì poi nel Fiume Sarno presso la “Ciampa di Cavallo” in San Marzano Sul Sarno al confine con Angri.

Successivamente il personale del CNSBII effettuerà un sopralluogo per verificare la nuova tenuta degli argini di emergenza e comprendere ulteriormente quali fossero le criticità prima e del dopo alluvione.

Il materiale prodotto verrà vagliato e inviato alla Magistratura.




Siano, sequestrata discarica di rifiuti.

Dal 2019 il CNSBII si è attivato con gli enti locali che operano su Siano, comune in provincia di Salerno insistente nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno, per risolvere una difficile condizione che si stava perpetrando da anni in un’area che era ormai diventata una discarica di rifiuti di varia natura.

2017 e 2021 – scorri la slide con il dito

L’ area è stata segnalata più volte agli organi di Polizia locali, nulla è stato fatto. Dagli Enti Locali sono furono state fatte promesse di ripristino dei luoghi. Nei fatti nulla di concreto. Nel mese di maggio del 2022 il CNSBII ha deciso di inoltrare al NIPAF – Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Salerno una formale denuncia di abbandono e deposito di rifiuti in una proprietà privata e in una proprietà pubblica.

Una vasta area di rifiuti di vario genere abbandonati in un vallone adiacente alla proprietà privata invasa da rifiuti.

Tre sono stati gli anni di attività portata avanti dalle Sentinelle Civiche Ambientali. Effettuata la denuncia, l’area è stata posta sotto sequestro. Per i rifiuti abbandonati nei valloni cementati creati post Alluvione di Sarno e Quindici del 1998 non si hanno notizie in merito.

I canaloni post Alluvione di Sarno e Quindici del 1998 sono in una condizione pessima, pieni di rifiuti. Non è stato individuato ad oggi un soggetto gestore delle opere di mitigazione del rischio idraulico.

E’ necessario fare chiarezza sulla gestione di queste opere idrauliche. E’ essenziale che per queste venga stabilito una programmazione della ordinaria e straordinaria gestione.

Siano vista da Satellite

Le opere sono state realizzate a Sarno e Quindici e giacciono allo stato di abbandono.

Resta alta l’attenzione del nostro ente; aumentando il controllo civico sulla pubblica amministrazione. Continueranno alacremente le attività di individuazione di ogni singolo abbandono o deposito incontrollato di rifiuti sul territorio cittadino.




Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, esposto in Procura

Il CNSBII ha depositato un esposto per i reati di Abbandono di rifiuti e combustione illecita di rifiuti nelle acque superficiali dell’Alveo Comune Nocerino in San Marzano Sul Sarno (Salerno) all’altezza di via Guglielmo Marconi presso il ponte viario che collega la città ad Angri.

L’Alveo Comune Nocerino è il corso d’acqua naturale che trasporta le acque dei Torrenti Cavaiola e Solofrana e dello stesso Alveo nel Fiume Sarno.

Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e l’appicco degli stessi nei corsi d’acqua è ormai una condizione che si replica in forma abituale nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno. La pubblica amministrazione locale, ad oggi, non è riuscita a correre ai ripari; i criminali che abitualmente abbandono e appiccano i rifiuti continuano la loro attività in modo indisturbato.

E’ stato programmato l’abbattimento del ponte viario di Via Guglielmo Marconi, l’annuncio è stato dato da diverso tempo. E’ di questi giorni la notizia che verranno installate ulteriori barriere galleggianti per intercettare i rifiuti, ma ad oggi non ci sono soluzioni concrete per limitare l’accesso dei rifiuti nelle acque superficiali. Il problema resta.

Ora la Procura della Repubblica competente sul territorio dovrà capire se quanto documentato può ritrovare dei responsabili.




Scafati. Miasmi in Via Nuova San Marzano

I Cittadini di Via Nuova San Marzano sono di nuovo sul piede di guerra. Da qualche giorno una puzza nauseabonda di Cipolla e Aglio lavorato, presumibilmente con metodi industriali, sta invadendo le abitazioni dell’area.

L’aria è letteralmente irrespirabile.

Il CNSBII da sempre vicino alla cittadinanza locale, ha effettuato un sopralluogo ed ha ispezionato dei tombini fognari che al proprio interno hanno acqua stazionante fetida e putrida. Eppure quella è acqua che non dovrebbe starci; perché in via Nuova San Marzano non ci sono fognature.

Quindi, di quali “fogne” stiamo parlando?

Sono fogne bianche che dovrebbero raccogliere solo acque di pioggia che poi vengono rilasciate nel Controfosso Destro del Fiume Sarno. Ad oggi il canale di competenza del Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno riceve acque fognarie!

Responsabile della tenuta e salubrità delle fogne bianche è la Provincia di Salerno a cui porteremo a conoscenza di tale scempio, perpetrato nel tempo.

Stiamo relazionando una comunicazione da inviare all’Autorità Giudiziaria dove chiederemo il controllo quanto prima di questi scarichi e dei miasmi con la richiesta di far annullare l’immissione dei fetidi odori che stanno tediando la cittadinanza locale.


Scafati, Reflui in strada. Via Nuova San Marzano di nuovo allagata.
Questo è quello che accade in estate quando i reflui di lavorazione industriale inondano la via Nuova San Marzano.

Siamo a poche settimane dall’inizio della campagna conserviera e se sono questi gli auspici, non c’è nulla di buono in vista.

Abbiamo messo in campo una serie di Sentinelle Civiche Ambientali che monitorano le aree interessate dagli illeciti ambientali



Bacino del Sarno: per l’estate attivate le sentinelle civiche ambientali.

Il CNSBII; organo civico indipendente a tutela degli ecosistemi e della salute, quest’anno in vista dell’avvio della campagna conserviera ha intensificato la rete delle Sentinelle Civiche Ambientali.

Diventa un Sentinella Civica Ambientale

Nella scorsa estate 2021, dove circa 40 sentinelle si trovavano a monitorare i corpi idrici superficiali nel bacino idrografico del Fiume Sarno, abbiamo denunciato, tra la provincia di Napoli, Salerno e Avellino, oltre 50 illeciti in materia ambientale ai danni dei corpi idrici superficiali; oltre 80 denunce di abbandono di rifiuti tra i corsi d’acqua e su terra.

Abbiamo creato una mappatura degli illeciti per l’anno 2020-21. Questa ci permetterà di avere una maggiore conoscenza delle criticità nuove e che già si presentano ogni anno; per poi sovrapporle a quelle che ritroveremo per tutto l’anno 2022.

Il nostro sistema di osservazione civica è totalmente indipendente. E’ basato sulla vigilanza del territorio e ad una strettissima ramificazione delle fonti umane e conoscenze territoriali. Le nostre sentinelle sono principalmente i cittadini. questo rende il CNSBII un “muro impenetrabile” da influenze esterne con alla base il concetto di cittadinanza attiva.

In vista di questa dell’avvio della Campagna Conserviera, 2022 porremo le attenzioni in modo continuo e determinato su:

  • Industrie Conserviere Agro Alimentari
  • Industrie Chimiche
  • Scarichi autorizzati
  • Scarichi abusivi
  • Apparati fognari
  • Impianti di depurazione industriali
  • Impianti di Depurazione Regionali

L’Impegno del CNSBII non inizia e non finisce con l’estate perché il nostro organismo è attivo sui Bacini Idrografici Italiani per tutto l’anno.

Diventa un Sentinella Civica Ambientale




Nuove centraline meteo a Roccapiemonte, Salerno

Il Liceo Scientifico di Roccapiemonte guidato dal Dirigente Scolastico Rossella De Luca ha installato una centralina meteo Davis Vantage Vue Wireless nel comune di Roccapiemonte a dichiararlo sono gli amministratori della pagina Facebook dell’Istituto.

Ed ecco a voi la nostra stazione meteorologica! In funzione da alcune settimane, grazie al team di lavoro della serra didattica, la nostra stazione meteorologica ha iniziato a trasmettere i dati all’autorevole community nazionale MeteoNetwork dove è possibile vedere i dati in tempo reale e gli andamenti delle ore precedenti

dalla Pagina Facebook del Liceo Scientifico – Bonaventura Rescigno

Il Liceo Scientifico visto dall’alto

Il punto di installazione

Il Liceo ha installato la centralina nella serra didattica dello Scientifico, l’ubicazione dell’apparato è al centro di Roccapiemonte nelle vicinanze del pedemontano e sarà ancor più interessante analizzare i dati meteorologici generati durante il tempo. La centralina analizzerà in tempo reale: temperatura, umidità, pressione atmosferica, pioggia, vento, i tempi di rugiada ed altri dati.

La pubblicizzazione dei dati sui Network dedicati

Visiona qui la centralina meteo

La centralina ad oggi è stata inserita Meteonetwork un sito web che raggruppa centraline meteo di tutta Italia. Sarà possibile anche fare accesso ai giorni e mesi precedenti, in questo modo sarà possibile analizzare in miglior modo gli andamenti meteorologici e nel tempo quelli climatici.


Una seconda centralina ubicata sul territorio

In collaborazione con il CNSBII a Roccapiemonte esiste anche una ulteriore centralina meteo ubicata nella frazione Casali. La centralina Bresser di proprietà di Gabriele Somma analizza già da qualche anno la meteorologia locale a ridosso del piccolo complesso montuoso che divide Roccapiemonte e Nocera Superiore; i monti sono Monte Solano e Pizzo Acuto. Accoppiando i dati delle due centraline seppur di diversi modelli e marca si potrà così comprendere in determinate condizioni meteo i livelli di piovosità, di temperatura e vento. Il CNSBII utilizza i dati della centralina per monitorare la meteorologia locale.

Monte Solano e Pizzo Acuto

Abbiamo chiesto al Sig. Somma di rilasciarci una sua dichiarazione sulla nascita di una nuova centralina meteo sul territorio di Roccapiemonte:

Adesso più che mai, è molto importante monitorare il clima e l’ambiente: per farlo è possibile adoperare alcune strumentazioni tecnologiche che ci consentono in modo semplice e immediato di conoscere i dati meteorologici della località in cui vogliamo installare lo strumento, per poi fruirne anche a grande distanza grazie all’inserimento sul web del dispositivo di trasmissione dei dati.

Da circa 3 anni condivido in rete la mia stazione meteo personale sita a Roccapiemonte provincia di Salerno mettendola a disposizione al CNSBII che dal primo momento a sostenuto la mia attività, e precisamente alla frazione Casali sui maggiori Network meteo: Campania Live Weater Cloud La mia stazione meteo è composta da una serie di sensori per la registrazione dei vari parametri; Velocità e direzione del vento; temperatura attuale; umidità dell’aria; precipitazioni (pioggia); e pressione atmosferica.

La raccolta dati è un elemento di fondamentale importanza nell’uso di una stazione meteorologica, sia per quanto riguarda il processo di realizzazione di una previsione che per controllare le condizioni atmosferiche della propria zona di interesse. Il controllo della situazione meteo è molto importante anche al fine di una previsione del tempo a breve termine della zona immediatamente circostante, predicendo anche un cambiamento repentino che magari le previsioni meteorologiche a scala sinottica fornite dai centri meteorologici non riescono a cogliere. Nella mia zona sono installate anche altre centraline meteo più o meno professionali e questo a me fa molto piacere in quanto posso confrontare i dati della mia stazione meteo con le altre centraline.


Il CNSBII accoglie con interesse e piacere l’installazione di una nuova sentinella meteorologica per il territorio. Le stazioni meteorologiche indipendenti sono di fondamentale importanza per noi e seguiremo costantemente gli andamenti attraverso i nostri operatori territoriali.

Per eventuali interviste e dichiarazioni info@cnsbii.itcnsbii@pec.cnsbii.it




Fiume Sarno, la Polizia Metropolitana sequestra burrificio a Sant’Antonio Abate che sversava reflui inquinanti. Denunciati i responsabili

Fiume Sarno: Sant’Antonio Abate

I responsabili di un burrificio operante sul territorio del comune di Sant’Antonio Abate sversavano direttamente in pubblica fognatura e senza alcun titolo autorizzativo i reflui derivanti dalla lavorazione del burro, in particolare la parte più inquinante della trasformazione del latte. Gli scarichi alteranti finivano così, senza alcuna autorizzazione, nel Canale Marna, affluente del Sarno, e di lì in mare. Sequestrato l’impianto di 2.000 metri quadri e denunciati all’Autorità Giudiziaria i vertici aziendali.

Video CNSBII
Smaltimento di acque reflue

Avrebbero dovuto provvedere a raccogliere i reflui industriali in apposite cisterne e a smaltirli con i tempi e le modalità previste dalla legge attraverso ditte autorizzate che si occupano del trasporto e del conferimento in siti appositamente attrezzati. Oppure avrebbero dovuto trattarli e depurarli in impianti di depurazione presenti in azienda e poi scaricare le acque, così depurate, nella pubblica fognatura previa specifica autorizzazione.

L’operazione

La Polizia della Città Metropolitana di Napoli – nell’ambito delle indagini sul fiume Sarno disposte dalla Procura di Torre Annunziata diretta dal Procuratore Nunzio Fragliassoha, invece, scoperto che i responsabili di un burrificio operante sul territorio del comune di Sant’Antonio Abate sversavano direttamente nella fognatura pubblica e senza alcun titolo autorizzativo, attraverso una manichetta montata ad hoc all’occorrenza, i reflui derivanti dalla lavorazione del burro, in particolare la parte più inquinante della trasformazione del latte. Gli scarichi alteranti finivano così, senza alcuna autorizzazione, nel Canale Marna, affluente del Sarno, e di lì in mare.

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Video della Polizia Metropolitana
Rapidità nell’azione di contratto agli illeciti

Gli agenti della Polizia Metropolitana, coordinati dal Comandante Lucia Rea, hanno colto in flagranza i responsabili e hanno così proceduto al sequestro dell’impianto, di circa 2.000 metri quadri, nel quale venivano effettuate attività di lavorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio ed export del latte e dei suoi derivati.

Le divise di piazza Matteotti – che nell’operazione hanno beneficiato della collaborazione dei tecnici della GORI, il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano comprensivo di 76 comuni, distribuiti tra le province di Napoli e Salerno, tra cui Sant’Antonio Abate – hanno, poi, proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria i vertici aziendali per il reato di scarico non autorizzato in pubblica fognatura, in violazione dell’art. 124 comma 1 sanzionato dall’art. 137 del D. Lgs. 152/06.

Attività del CNSBII

Il CNSBII nel corso degli anni ha effettuato una serie di attività di lungo il Marna tributario del Fiume Sarno, più volte le nostre osservazioni si sono concluse con Esposti e Segnalazioni alla Autorità Giudiziaria.




Rifiuti nel Sarno, CNSBII chiede la rimozione

Barriera galleggiante che ha come scopo il trattenere i rifiuti transitanti in acqua

Nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno e nei suoi corsi d’acqua, avviene il fenomeno dell’abbandono di rifiuti solidi urbani e di vario genere. Oltre all’abbandono voluto da parte dell’uomo vi è anche la caduta accidentale dei rifiuti in acqua.

L’area del Bacino del Sarno è fortemente urbanizzata e la produzione di rifiuti è alta ma le politiche di intercettazione di questi non danno i risultati sperati ed i Sindaci del territorio non si attivano in modo programmato e strutturale per limitare l’abbandono e la dispersione dei rifiuti.


La barriera galleggiante

Il 28 febbraio 2022 il CNSBII ha effettuato un sopralluogo sul Fiume Sarno tra Striano (NA), Poggiomarino (NA) e San Valentino Torio (SA). Il fiume è la linea di confine di questi comuni.

Nel corso d’acqua è presente una barriera galleggiante di rifiuti che ha lo scopo di intercettare i rifiuti che transitano nel Sarno. Durante questi mesi ha raggiunto il suo obiettivo, ossia di intercettare i rifiuti ma non quello di essere gestita in modo puntuale; nel frattempo l’ammasso di rifiuti nel fiume ha raggiunge importanti dimensioni. Il CNSBII continua a monitorare il corso d’acqua.

Il transito dei rifiuti verso il Ponte “Americano”

Nella notte tra il 5 e 6 aprile l’enorme “isola” di rifiuti presente in alveo, non si sa come, si è distaccata dalla barriera galleggiante e si è diretta verso San Marzano Sul Sarno e Scafati impattando presso il Ponte che collega questi comuni.

Ora i rifiuti stazionano a ridosso di questo ponte e il CNSBII ha chiesto la immediata rimozione ai fini della tutela dell’ecosistema fluviale e dell’abitato.

Ponte viario che collega San Marzano Sul Sarno a Scafati

La richiesta di rimozione dei rifiuti è stata inviata alla Regione Campania presso la Direzione Generale per l’Ambiente, la Difesa del Suolo e L’Ecosistema, Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile. Al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare presso l’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Agli Enti di Ambito dei Rifiuti di Napoli e Salerno. Al Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno.

La barriera galleggiante ubicata in alveo non ha ricevuto manutenzione per diverso tempo. Non se ne conoscono i motivi dell’incuria dell’area e di chi abbia sganciato questa barriera facendo defluire pericolosamente i rifiuti verso valle. Non è da escludere che la barriera abbia ceduto strutturalmente. Per tali ragioni abbiamo anche inviato una nota all’Autorità Giudiziaria.

I rifiuti non possono stazionare in acqua e vanno urgentemente rimossi. Abbiamo inoltre sottolineato come sia importante la creazione di un ente che si occupi in modo programmato della ordinaria e straordinaria gestione dei corsi d’acqua Naturali del Bacino del Sarno. Questo accade per i corsi d’acqua di Bonifica Integrale che sono gestiti e manutenzionati dal Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno.