I Cittadini di Via Nuova San Marzano sono di nuovo sul piede di guerra. Da qualche giorno una puzza nauseabonda di Cipolla e Aglio lavorato, presumibilmente con metodi industriali, sta invadendo le abitazioni dell’area.
L’aria è letteralmente irrespirabile.
Il CNSBII da sempre vicino alla cittadinanza locale, ha effettuato un sopralluogo ed ha ispezionato dei tombini fognari che al proprio interno hanno acqua stazionante fetida e putrida. Eppure quella è acqua che non dovrebbe starci; perché in via Nuova San Marzano non ci sono fognature.
Quindi, di quali “fogne” stiamo parlando?
Sono fogne bianche che dovrebbero raccogliere solo acque di pioggia che poi vengono rilasciate nel Controfosso Destro del Fiume Sarno. Ad oggi il canale di competenza del Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno riceve acque fognarie!
Responsabile della tenuta e salubrità delle fogne bianche è la Provincia di Salerno a cui porteremo a conoscenza di tale scempio, perpetrato nel tempo.
Stiamo relazionando una comunicazione da inviare all’Autorità Giudiziaria dove chiederemo il controllo quanto prima di questi scarichi e dei miasmi con la richiesta di far annullare l’immissione dei fetidi odori che stanno tediando la cittadinanza locale.
I responsabili di un burrificio operante sul territorio del comune di Sant’Antonio Abatesversavano direttamente in pubblica fognatura e senza alcun titolo autorizzativo i reflui derivanti dalla lavorazione del burro, in particolare la parte più inquinante della trasformazione del latte. Gli scarichi alteranti finivano così, senza alcuna autorizzazione, nel Canale Marna, affluente del Sarno, e di lì in mare. Sequestrato l’impianto di 2.000 metri quadri e denunciati all’Autorità Giudiziaria i vertici aziendali.
Smaltimento di acque reflue
Avrebbero dovuto provvedere a raccogliere i reflui industriali in apposite cisterne e a smaltirli con i tempi e le modalità previste dalla legge attraverso ditte autorizzate che si occupano del trasporto e del conferimento in siti appositamente attrezzati. Oppure avrebbero dovuto trattarli e depurarli in impianti di depurazione presenti in azienda e poi scaricare le acque, così depurate, nella pubblica fognatura previa specifica autorizzazione.
L’operazione
La Polizia della Città Metropolitana di Napoli – nell’ambito delle indagini sul fiume Sarno disposte dalla Procura di Torre Annunziata diretta dal Procuratore Nunzio Fragliasso – ha, invece, scoperto che i responsabili di un burrificio operante sul territorio del comune di Sant’Antonio Abate sversavano direttamente nella fognatura pubblica e senza alcun titolo autorizzativo, attraverso una manichetta montata ad hoc all’occorrenza, i reflui derivanti dalla lavorazione del burro, in particolare la parte più inquinante della trasformazione del latte. Gli scarichi alteranti finivano così, senza alcuna autorizzazione, nel Canale Marna, affluente del Sarno, e di lì in mare.
Rapidità nell’azione di contratto agli illeciti
Gli agenti della Polizia Metropolitana, coordinati dal Comandante Lucia Rea, hanno colto in flagranza i responsabili e hanno così proceduto al sequestro dell’impianto, di circa 2.000 metri quadri, nel quale venivano effettuate attività di lavorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio ed export del latte e dei suoi derivati.
Le divise di piazza Matteotti – che nell’operazione hanno beneficiato della collaborazione dei tecnici della GORI, il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano comprensivo di 76 comuni, distribuiti tra le province di Napoli e Salerno, tra cui Sant’Antonio Abate – hanno, poi, proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria i vertici aziendali per il reato di scarico non autorizzato in pubblica fognatura, in violazione dell’art. 124 comma 1 sanzionato dall’art. 137 del D. Lgs. 152/06.
Attività del CNSBII
Il CNSBII nel corso degli anni ha effettuato una serie di attività di lungo il Marna tributario del Fiume Sarno, più volte le nostre osservazioni si sono concluse con Esposti e Segnalazioni alla Autorità Giudiziaria.
Rifiuti nel Sarno, CNSBII chiede la rimozione
Nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno e nei suoi corsi d’acqua, avviene il fenomeno dell’abbandono di rifiuti solidi urbani e di vario genere. Oltre all’abbandono voluto da parte dell’uomo vi è anche la caduta accidentale dei rifiuti in acqua.
L’area del Bacino del Sarno è fortemente urbanizzata e la produzione di rifiuti è alta ma le politiche di intercettazione di questi non danno i risultati sperati ed i Sindaci del territorio non si attivano in modo programmato e strutturale per limitare l’abbandono e la dispersione dei rifiuti.
La barriera galleggiante
Il 28 febbraio 2022 il CNSBII ha effettuato un sopralluogo sul Fiume Sarno tra Striano (NA), Poggiomarino (NA) e San Valentino Torio (SA). Il fiume è la linea di confine di questi comuni.
Nel corso d’acqua è presente una barriera galleggiante di rifiuti che ha lo scopo di intercettare i rifiuti che transitano nel Sarno. Durante questi mesi ha raggiunto il suo obiettivo, ossia di intercettare i rifiuti ma non quello di essere gestita in modo puntuale; nel frattempo l’ammasso di rifiuti nel fiume ha raggiunge importanti dimensioni. Il CNSBII continua a monitorare il corso d’acqua.
Il transito dei rifiuti verso il Ponte “Americano”
Nella notte tra il 5 e 6 aprile l’enorme “isola” di rifiuti presente in alveo, non si sa come, si è distaccata dalla barriera galleggiante e si è diretta verso San Marzano Sul Sarno e Scafati impattando presso il Ponte che collega questi comuni.
La richiesta di rimozione dei rifiuti è stata inviata alla Regione Campania presso la Direzione Generale per l’Ambiente, la Difesa del Suolo e L’Ecosistema,Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile. Al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare presso l’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Agli Enti di Ambito dei Rifiuti di Napoli e Salerno. Al Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno.
La barriera galleggiante ubicata in alveo non ha ricevuto manutenzione per diverso tempo. Non se ne conoscono i motivi dell’incuria dell’area e di chi abbia sganciato questa barriera facendo defluire pericolosamente i rifiuti verso valle. Non è da escludere che la barriera abbia ceduto strutturalmente. Per tali ragioni abbiamo anche inviato una nota all’Autorità Giudiziaria.
I rifiuti non possono stazionare in acqua e vanno urgentemente rimossi. Abbiamo inoltre sottolineato come sia importante la creazione di un ente che si occupi in modo programmato della ordinaria e straordinaria gestione dei corsi d’acqua Naturali del Bacino del Sarno. Questo accade per i corsi d’acqua di Bonifica Integrale che sono gestiti e manutenzionati dal Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno.
CNSBII e Viviamo il Marna siglano un Protocollo d’Intesa
Gli obiettivo di questo protocollo di cooperazione sono la tutela e salvaguardia comune del principale corso d’acqua presente in Sant’Antonio Abate, denominato Canale Marna, che nasce proprio nella campagne Marnesi. Il “Marna” Nasce a Sant’Antonio Abate e transita per i Comuni di Scafati, Santa Maria la Carità e Pompei immettendosi nel Fiume Sarno nei pressi di Via di Bonifica proprio in Pompei.
Altri obiettivi sono la tutela dei versanti montani dei “Monti Lattari” per la prevenzione degli incendi e dal dissesto idrogeologico
Le immissioni che mettono a rischio l’ecosistema fluviale e acquatico
Il Canale Marna riceve anche le immissioni di un ulteriore Canale denominato “San Tommaso o Canale Angri” che trasporta acque sia risorgive delle tante Polle d’acqua e pozzi artesiani presenti, ma anche delle fogne di diversi comuni, come Angri e Scafati. Attualmente sono in opera lavori di collettamento dei reflui verso il Depuratore comprensoriale tra Scafati e Sant’Antonio Abate.
La perdita della funzionalità ecosistemica e idraulica
Sono presenti anche altre piccoli canali come il Canale del Mulino che nel tempo stanno perdendo la loro funzionalità di trasporto di acque naturali, infatti queste canalizzazioni il più delle volte restano in secca o trasportano le acque degli scaricatori di piena fognari.
Le principali fonti di inquinamento
Il Canale Marna da diverso tempo subisce fonti di inquinamento derivanti dalla eccessiva antropizzazione dell’area attigua al corso d’acqua. Al suo interno sono presenti immissioni abusive e non conformi che mettono a serio rischio e pericolo la biodiversità locale.
Sulla tutela dell’Ecosistema Fluviale che la cooperazione civica e indipendente tra CNSBII e l’Organizzazione “Viviamo il Marna” punta a ristabilire “il silenzio” naturale dell’area con l’obiettivo di ri-garantire alla biodiversità presente il rispetto del proprio ecosistema fluviale e acquatico a cui è connesso l’ecosistema terra.
L’Impianto di Depurazione Regionale
Nei pressi del Canale marna è presente anche un impianto di Depurazione Regionale che depura le acque civili e delle tante industrie agro alimentari presenti nell’area. Sono state riscontrante diverse criticità nello stesso impianto di depurazione che ha il suo sbocco proprio nel Canale Marna per il tramite di una canalizzazione accessoria al corso d’acqua.
L’ antropizzazione massiva dell’area
Attorno al Marna sono presenti innumerevoli insediamenti abitati, commerciali e industriali. Purtroppo è inevitabile la constatazione di diverse fonti di inquinamento. Allo stesso tempo i campi coltivati attigui al corso d’acqua al Marna, i contadini nei decenni, hanno sfruttato il terreno utilizzando composti chimici del passato che ad oggi sono banditi. Inoltre continua una intensiva coltivazione dei campi. La coltivazione non biologica non arreca beneficio ai terreni, mettendo a serio rischio anche la qualità delle acque delle falda freatica e falda artesiana, famose e importanti per l’ecosistema fluviale locale.
L’associazionismo ambientalista, la vera svolta territoriale!
Nelle tante difficoltà presenti su questa Canalizzazione nasce l’Organizzazione di Volontariato “Vivi…amo il marna” che con i suoi associati vigila il territorio come sentinella ambientale.Alcuni componenti dell’Associazione sono Sentinelle del CNSBII e vengono periodicamente formate sulle tematiche e norme ambientali.
Il CNSBII darà supporto all’associazione, qualora se ne riterrà necessario, anche nelle attività di formazione sul Servizio Idrico Integrato composto dai seguenti settori: Acquedotti, Fognatura e Depurazione. Importante sarà la formazione sui Corsi d’Acqua Naturali e di Bonifica.
Il CNSBII si occupa di vigilare la tutela degli ambienti montani, fluviali e costieri, quindi le osservazioni civiche saranno continue e le eventuali presunte o concrete violazioni del codice ambientale verranno prontamente segnalate.
Un accordo di collaborazione civica sarà utile a fare gruppo con il fine di osservare anche il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione che verrà sollecitata ogni qualvolta si riscontreranno inerzie sulla tutela degli ambienti naturali.
Il CNSBII nelle settimane trascorse ha inviato una comunicazione agli organi tecnici di vigilanza per i corpi idrici superficiali in merito ad uno scarico di reflui di acque calde in un Vallone, tributario del Torrente Cavaiola.
Lo scarico fuoriesce da una fogna e ricade nel corso d’acqua che è di competenza del Consorzio di Bonifica del Comprensorio del Sarno. Al momento del sopralluogo, non è stato possibile, vederne l’origine dello sversamento. Vista la difficoltà di individuazione dell’origine dello sversamento abbiamo richiesto al personale tecnico e di controllo di analizzare e individuare l’avvio della fonte inquinante.
L’inquinamento Termico è una delle principali fonti di inquinamento dei corpi idrici superficiali, sotterranei e della Biodiversità Fluviale e Marina.
Seguiranno aggiornamenti. Vi invitiamo a ritornare su questa pubblicazione tra qualche giorno.
Lista degli interventi fognario-depurativo del bacino idrografico del fiume Sarno
Previsione per l’anno 2021, cosa è stato fatto?
Relativamente al completamento e adeguamento del sistema fognario/depurativo del bacino idrografico del fiume Sarno, in data 5 agosto 2020, è stato sottoscritto il “Protocollo d’Intesa per il completamento degli interventi fognario-depurativo del bacino idrografico del fiume Sarno nell’ambito distrettuale Sarnese Vesuviano di cui alla L.R. n. 15/2015”, tra Regione Campania, Ente Idrico Campano e GORI.
Gli interventi indicati nel predetto protocollo sono di seguito descritti:
Opere di completamento della rete fognaria del comune di San Valentino Toriocomprensivo del completamento € 4.600.000. Il progetto, in corso di redazione, prevede alcuni interventi a completamento delle opere realizzate nel progetto commissariale consentendo l’incremento della copertura fognaria e depurativa
Opere di completamento della rete fognaria del comune di Gragnano, comprensivo del completamento € 9.100.000. Il progetto, che ad oggi è ad un livello di Progetto di fattibilità tecnico economica, definisce le opere di completamento della rete fognaria al servizio del comune di Gragnano, riprendendo la configurazione prevista e già parzialmente realizzata nel precedente progetto commissariale, finalizzata alla realizzazione di una rete di drenaggio urbana efficiente e che garantisca il superamento delle problematiche igienico sanitarie che si riscontrano attualmente nel comune di Gragnano, consentendo l’incremento della copertura fognaria e depurativa
Opere di completamento della rete fognaria del comune di Poggiomarino € 12.000.000. Il progetto, che ad oggi è ad un livello di Progetto di fattibilità tecnico economica, definisce gli interventi previsti nel progetto di completamento finalizzato a rendere funzionale il sistema ed estendere il servizio fognario riguardano principalmente le fognature nelle seguenti strade, consentendo l’incremento della copertura fognaria e depurativa
Opere di completamento della rete fognaria del comune di Angri € 6.500.000. Il progetto prevede l’estensione del servizio di fognatura, realizzazione delle caditoie e delle connessioni idrauliche tra la rete esistente e la nuova rete fognaria, consentendo l’incremento della copertura fognaria e depurativa
Opere di completamento della rete fognaria del comune di Ottaviano € 5.200.000. Il progetto prevede la realizzazione dei collegamenti tra le reti e completamento degli allacci alle utenze, consentendo l’incremento della copertura fognaria e depurativa
Collettori comprensoriali Medio Sarno SUB 2, Completamento collettori € 4.200.000. Il progetto, che ad oggi è allo stato di progetto definito, prevede gli interventi necessari all’adeguamento finalizzato alla messa in esercizio di alcuni tratti dei collettori comprensoriali esistenti denominato sub 2, al fine di consentire l’allacciamento delle reti fognarie comunali ed il collettamento al depuratore comprensoriale di Angri
Impianto di depurazione Foce Sarno, Progetto di adeguamento € 5.557.150. Il progetto prevede interventi di adeguamento dell’impianto di depurazione finalizzati all’efficientamento del processo depurativo
Collettori comprensoriali Medio Sarno SUB 3, Completamento collettori € 2.000.000. Il progetto, in corso di redazione, prevede gli interventi necessari all’adeguamento finalizzato alla messa in esercizio di alcuni tratti dei collettori comprensoriali esistenti denominato sub 3, al fine di consentire l’allacciamento delle reti fognarie comunali ed il collettamento al depuratore comprensoriale di Angri
Rete interna Torre Annunziata, Progetto di completamento € 7.800.000. Il progetto prevede il completamento della rete fognaria e raggiungimento della copertura fognaria e depurativa previsto dalla Direttiva 91/271/CEE
Rete interna Pagani. Progetto di completamento rete, aggiornamento dati e normalizzazione utenze € 2.000.000. Si tratta di un intervento di verifica e normalizzazione allacciamenti di utenze alla rete fognaria ed aggiornamento dati a sistema ed estendimento della rete fognaria, consentendo un incremento del servizio di depurazione
Opere di completamento della rete fognaria interna del comune di Sarno € 5.200.000. L’intervento prevede l’estendimento del servizio di fognatura e completamento del sistema fognario
Opere di completamento della rete fognaria interna del comune di Striano € 3.500.000. L’intervento prevede l’estendimento del servizio di fognatura e completamento del sistema fognario.
Collettori comprensoriali Foce Sarno. Collettore litoraneo, progetto di allontanamento acque meteoriche € 650.000. Il progetto, in corso di redazione, prevede il prolungamento delle condotte di scarico a servizio dell’impianto di sollevamento fognario centrale 4 per l’allontanamento delle acque eccedenti la portata media nera diluita
Comuni di Boscotrecase, Casola, Lettere, Pimonte, S. Maria la Carità, Trecase, Corbara, Pompei, S. Marzano sul Sarno, Sant’Egidio Monte Albino, Castel San Giorgio. Progetto di aggiornamento dati e normalizzazione utenze € 2.340.000 – si tratta di un intervento di verifica e normalizzazione allacciamenti di utenze alla rete fognaria ed aggiornamento dati a sistema ed estendimento della rete fognaria, consentendo una maggiore copertura del servizio di depurazione
Impianto di depurazione Scafati. Progetto di adeguamento € 400.000 – il progetto prevede interventi di adeguamento dell’impianto di depurazione finalizzati all’efficientamento del processo depurativo
Impianto di depurazione Angri. Progetto di adeguamento € 5.000.000 – il progetto prevede interventi di adeguamento dell’impianto di depurazione finalizzati all’efficientamento del processo depurativo
Rete interna di Terzigno. Progetto di completamento rete secondaria € 700.000 – si tratta di un intervento realizzazione predisposizioni di allacciamenti di utenze alla rete fognaria ed aggiornamento dati a sistema ed estendimento della rete fognaria, consentendo una maggiore copertura del servizio di depurazione
Impianto di depurazione Nocera Superiore. Progetto di adeguamento € 3.000.000 – il progetto prevede interventi di adeguamento dell’impianto di depurazione finalizzati all’efficientamento del processo depurativo.
La depurazione dei reflui nel Bacino del Sarno è ferma al Palo.
di Michele Buscè GiornalistaInvestigativo sui Crimini Ambientali – Coordinatore CNSBII
Passata la stagione estiva, il Bacino del Sarno, ora, si ritrova a fronteggiare il periodo delle piogge e del dissesto idrogeologico. Quest’ultimo argomento che riguarda la meteorologia e la idro-geologia per il momento lo mettiamo da parte seppur sia un’argomento importante ma da approfondire con articoli dedicati. Il CNSBII continua a monitorare, per quanto gli è possibile, gli impianti depurativi Regionali sul territorio. Ad oggi non sono state prese decisioni utili ad evitare il continuo K.O. del sistema di depurazione delle acque fronteggiando il problema dei miasmi che molto probabilmente neanche le coperture della vasche auspicate per Mercato San Severino e Solofra, risolveranno qualcosa, se non coprire alcune gravi inefficienze che provengono da molto lontano e che anche di recente, tutti gli attori responsabili, non riescono a risolvere definitivamente.
Nessuna attività di messa a norma
Sono solo marginali le attività di ammodernamento dell’impiantistica depurativa Regionale e tante ancora le inefficienze che porteranno ad un nuovo Black-Out Depurativo come accaduto questa estate se non si inizierà già da oggi a lavorare all’ottimizzazione del Servizio Idrico Integrato nel Bacino del Sarno.
A dire il vero, i Black-Out avvengono anche durante il periodo diversamente da quello estivo, in particolare modo durante le piogge autunnali e invernali o per ingressi anomali di acque nell’impianto depurativo. Il K.O. depurativo lo si può accertare in Mercato San Severino quando piove o quando dal Depuratore di Solofra arrivano le famose “ondate nere” o anche presso l’impianto di Solofra quando piove. Infatti il Depuratore di Solofra vive una problematica conosciuta a pochi, si allaga quando piove e quando accade questo per Mercato San Severino sono “Reflui Neri”, per non dire “Cavoli Amari”.
Depuratore Scafati-Sant’Antonio Abate
Intanto molti fanghi giacciono ancora nelle vasche degli impianti di depurazione, in particolare nelle vasche di ossidazione del Depuratore di Scafati. Infatti l’impianto questa estate ha operato in gravi condizioni non solo per l’arrivo di reflui non depurati dagli impianti di depurazione delle industrie conserviere ma anche per la presenza di fanghi di vecchia data stoccati in alcune delle quattro vasche e che ne diminuiscono la capacità depurativa.
Allagamenti via Nuova San Marzano. La cittadinanza protesta.
Una problematica seria quella di Via Nuova San Marzano a Scafati in provincia di Salerno. Un’area oggetto di allagamenti che confina con la provincia di Napoli. Altri comuni incidono sui ripetuti allagamenti viari per l’esattezza i comuni di Striano, Poggiomarino, Terzigno e San Giuseppe Vesuviano.
L’ arteria, in parte, di competenza della Provincia di Salerno
L’ arteria stradale che collega la provincia di Salerno a quella di Napoli è una strada provinciale, la SP5 che appartiene alla provincia salernitana, una terra di confine che solo nell’ultima parte subisce e riceve le acque di chilometri quadrati di aree napoletane.
Molteplici i motivi che generano gli allagamenti
Tanti sono i fattori che incidono sugli allagamenti e che si possono suddividere in problemi di tipo fognario, dove vi è l’assenza dei sottoservizi e le acque del Somma Vesuvio che non hanno adeguate canalizzazioni per il recepimento delle acque.
Collettamento fognario dei reflui urbani, rifunzionalizzazione idraulica delle Vasche pedemontane e del Canale Conte di Sarno.
Il Canale Conte di Sarno potrebbe essere una soluzione per raccogliere le acque meteoriche che provengono dal monte e vulcano. Una vera e propria grondaia che tarda ad essere rifunzionalizzata. Inoltre ad aggravare la condizione già pessima sono le immissioni presumibilmente abusive di industrie che fanno defluire i propri reflui nelle canalizzazioni di acque bianche a bordo strada di Via Nuova San Marzano.
La popolazione locale è stremata, a loro abbiamo chiesto di rilasciare delle dichiarazioni:
Abito in Via Nuova San Marzano da 27 anni. Ogni volta che piove questa strada diventa un fiume in piena. Acqua nera di fogna che puzza talmente tanto che non si riesce a respirare. Con il passaggio degli autocarri si allagano tutte le abitazioni. In tutti questi anni le Istituzioni non si sono mai viste.
Luigia Faiella
Luigia ricorda del tempo passato nel corso degli anni dove non si è riuscito a risolvere le problematiche idrauliche e fognarie.
Via Nuova San Marzano è un teatro di degrado ambientale da ormai 30 anni. Lavori, lavoretti, condizioni peggiorate, quattro gocce di pioggia e la strada è un fiume in piena che trasporta di tutto e che poi inevitabilmente finisce nel Sarno. Acqua di fogna infetta e aria malsana che siamo costretti a respirare. Non si esce, non si rincasa, si ferma tutto, diventa pericoloso anche affacciarsi sull’uscio. Le condizioni sono peggiorate dopo gli ultimi interventi; sempre peggio! Le abitazioni lungo la strada cominciano a scricchiolare con il passaggio dei mezzi pesanti. Quanti anni ancora dobbiamo aspettare? Siamo allo stremo.
Rosa Oliva
Rosa fa riferimento ad una condizione di peggioramento che sembra aumentare di anno in anno. La continua urbanizzazione a monte degli abitati di via Nuova San Marzano, incide pesantemente sulla vivibilità e alla tutela dell’ambiente dell’area.
Abito in via Nuova San Marzano, anche noi abbiamo sempre problemi con questi allagamenti, ho sempre casa allagata e non si può nemmeno uscire di casa; io abito porta a porta con mia mamma Rosa e mia sorella Mariarosaria entrambe malate oncologiche. Non ne possiamo più di questa situazione! Ogni volta che piove dobbiamo avere sempre la casa allagata e respirare la puzza. Dobbiamo pulire le schifezze di queste acque. Se stiamo male non può venire nessuno ad aiutarci perché i mezzi di soccorso hanno difficoltà ad attraversare la via. Abbiamo bisogno che si risolva il problema al più presto!
Elisabetta Oliva
Alla luce degli allagamenti che, nei giorni scorsi, hanno interessato gran parte del territorio cittadino a seguito delle abbondanti piogge, provocando danni e disagi, il Sindaco Cristoforo Salvati ha convocato una conferenza di servizi che si terrà lunedì 13 settembre, alle ore 10.30, a Palazzo Meyer.
Sono stati invitati a partecipare: il Presidente della Giunta regionale, on. Vincenzo De Luca, il Direttore generale per l’Ambiente, la Difesa del suolo e l’Ecosistema – Regione Campania, dott. Mchele Palmieri, il Direttore generale per i Lavori pubblici e la Protezione civile – Regione Campania, dott. Italo Giulivo, il Presidente di Ente Idrico campano, prof. Luca Mascolo, l’Amministratore delegato di Gori S.p.A., ing. Vittorio Cuciniello e il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale – Comprensorio Sarno, avv. Mario Rosario D’Angelo e il CNSBII con il Coordinatore Nazionale Michele Buscè.
Il CNSBII, partecipa alla conferenza di servizi e porta sul tavolo le istanze dei cittadini di Via Nuova San Marzano
Il CNSBII ha chiesto al Sindaco di Scafati di partecipare alla conferenza di servizi per portare le istanze dei cittadini delle aree periferiche della città oggetto di allagamenti. Anche altre sono le aree della città di Scafati che subiscono allagamenti, basti pensare il centro città che riceve le acque da diverse direzioni, dal settore vesuviano e dai sottobacini idrografici a monte, come il Solofrana, Calvagnola, Rio Secco, Cavaiola e Lavinaio.
La proposta del CNSBII
Il CNSBII non è nuovo a proposte operative e nella giornata dell’11 settembre il coordinamento nazionale ha inviato ai nuclei di protezione civile del territorio confinante con Via Nuova San Marzano la richiesta dell’istituzione di una Cabina di Regina di analisi, studio e intervento sulla questione allagamenti nell’area al confine con San Marzano Sul Sarno. Serve un’attività di studio degli eventi meteorici e della quantità e qualità delle acque che arrivano da monte, bisogna comprendere se i prossimi lavori di collettamento dei reflui possono risultare inefficaci alla raccolta delle acque meteoriche e fognarie.
Inoltre nella proposta si parla di istituire un gruppo di tecnici volontari e osservatori per valutare se la portata idraulica dei corsi d’acqua possa ad oggi essere sufficiente a recepire tutte le acque che cadono in un’area vasta che sta diventando sempre più urbanizzata, dove non si parla di opere di trattenimento delle acque meteoriche a monte.
Partita la gara per l’efficientamento del Depuratore di Mercato San Severino
E’ stato pubblicato il bando di gara per l’efficientamento del Depuratore di Costa per il potenziamento del Ciclo Depurativo con l’obiettivo di dare uno stop ai miasmi
Arrivano notizie positive nell’ambito della Depurazione delle acque e per lo stop ai miasmi derivati dal processo di depurazione. È stato pubblicato, infatti, il bando di gara per i lavori di adeguamento del depuratore situato nella frazione di Costa, recentemente trasferito in gestione a Gori dalla Regione Campania, che ha finanziato gli interventi.
Importo complessivo di 4.829.081,15 euro.
Le opere, di cui Gori è soggetto attuatore, attraverso la sostituzione di alcune apparecchiature oramai obsolete, consentiranno di potenziare il ciclo depurativo, riducendo anche le emissioni in atmosfera, con particolare riferimento ai cattivi odori provenienti dall’impianto, e i rumori molesti legati ad alcune fasi della depurazione.
Dall’ufficio stampa di Gori SpA arrivano le affermazioni dell’amministratore Delegato Gori:
“Il nostro obiettivo è quello di potenziare e migliorare sempre più il servizio attraverso l’efficientamento degli impianti, alcuni dei quali di recente acquisizione, tra cui l’impianto di Mercato San Severino. Le numerose azioni che stiamo portando avanti sul territorio, dando massima rilevanza alle esigenze della comunità e interloquendo costantemente con i cittadini e con le amministrazioni comunali, hanno come obiettivo prioritario la salvaguardia dell’ambiente e il benessere dei cittadini”
Vittorio Cuciniello
L’ obiettivo per Gori e della Regione Campania è il superamento dell’emergenza ambientale che interessa il fiume Sarno e i suoi affluenti, scandito dalle numerose opere alla rete fognaria che sono in corso nell’agro nocerino-sarnese, e da una proficua sinergia con tutti gli attori sociali coinvolti, portata avanti anche attraverso le azioni di sostenibilità ambientale messe in campo.
Il Sindaco di Mercato San Severino apprende la notizia della pubblicazione della gara e afferma:
“Apprendiamo con favore che finalmente è stata pubblicata la gara per i lavori di ammodernamento del depuratore di Costa. Gori, in quanto nuovo soggetto attuatore dal mese di gennaio, ha svolto attività di miglioramento e mitigazione che tuttavia non hanno risolto definitivamente le criticità a cui sono ancora soggetti i residenti nelle aree prossime al depuratore. Questi interventi, insieme ad una maggiore attività di controllo soprattutto rispetto agli sversamenti illeciti, contribuiranno a migliorare la qualità di vita della nostra comunità”
Antonio Somma
Il Ruolo del CNSBII
Il ruolo del CNSBII in questa importante opera di ammodernamento dell’impianto di Mercato San Severino continua e continueremo ad osservare l’impianto data il dialogo tra il nostro organismo e Gori che tende a tenere massima l’attenzione sulla corretta depurazione delle acque. Del resto il CNSBII si può dire che nasce proprio dai territori del Solofrana estendendosi poi in tutta Italia in particolare modo nel Sud del Paese.
Rimane l’incognita a monte dell’impianto di Costa
L’avvio dei lavori all’impianto di Depurazione di Mercato San Severino per noi deve essere il punto di inizio di una messa definitiva a norma dell’intera struttura che necessita ancora di ulteriori accorgimenti. Il lavoro più grosso va fatto a monte dell’impianto perché abbiamo ancora l’incognita Solofra, l’area industriale di Fisciano, la cartiera di Montoro che a breve partirà che impatteranno gravemente sull’impianto di Mercato San Severino e ci porteranno continuamente a fare esposti e denunce nei confronti di ignoti che la faranno ancora una volta franca. Ecco le dichiarazioni del Coordinatore del CNSBII:
La proposta dell’istituzione di una Task-Force
Ora che l’impianto avrà una messa a norma, bisognerà agire sui criminali che sversano in fogna reflui non depurati. Inoltre la mia preoccupazione è che la copertura possa ulteriormente coprire condizioni di aumento dei miasmi ed essere una sorta di filtro a maggiori immissioni anomale fino a che che neanche la copertura potrà fermare i fetidi odori generati dalla grande mole di reflui non trattati che arrivano in depurazione e che sostanzialmente mettono in crisi l’impianto. Ecco perché parallelamente a questi lavori bisogna agire con quello che ho proposto qualche settimana fa, l’istituzione di una task-force che attui una repressione multidisciplinare nei confronti delle piccole, medie e grandi aziende che commettono illeciti ambientali. D’altra parte è d’obbligo da parte della Regione Campania finanziare al più presto anche un ammodernamento dell’impianto fognario e mettere in campo la tanta auspicata dualizzazione delle fogne.
Michele Busce’
Castel San Giorgio. Sito di Abbandono di rifiuti segnalato, posto sotto sequestro giudiziario.
Il CNSBII nell’attività di individuazione dei siti di abbandono di rifiuti nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno, ha posto in essere un’attività di localizzazione di un punto sospetto ove con una ricognizione dall’alto constatavamo la presenza di un quantitativo considerevole di rifiuti di vario genere.
Il luogo è adiacente alla via ferroviaria che collega Mercato San Severino e Codola.
Il 15 marzo, effettuiamo una denuncia formale agli organi di Polizia Territoriale. Chiediamo quindi che si attivino per gli accertamenti del caso.
Il Sito oggetto di Abbandono di rifiuti a marzo 2021
Nel 2017 l’area è stata oggetto di scavi, il CNSBII ha appuntato tale notizia e mediante le attività di ricognizione dei siti inseriti nella lista dei luoghi da attenzionare abbiamo deciso di seguire per qualche mese l’area con continui sopralluoghi.
A marzo la decisione di segnalare il luogo. Il CNSBII si avvale delle immagini satellitari e di droni per l’individuazione di aree oggetto di criticità ambientali.
Area posta sotto sequestro giudiziario agosto 2021
Ora il CNSBII seguirà l’iter giudiziario al fine di sollecitare chi di dovere nella bonifica dell’area. Il sito è stato segnalato alla Piattoforma ITER DSS.