Inquinamento Termico in Cava De’ Tirreni

Il CNSBII nelle settimane trascorse ha inviato una comunicazione agli organi tecnici di vigilanza per i corpi idrici superficiali in merito ad uno scarico di reflui di acque calde in un Vallone, tributario del Torrente Cavaiola.

Lo scarico fuoriesce da una fogna e ricade nel corso d’acqua che è di competenza del Consorzio di Bonifica del Comprensorio del Sarno. Al momento del sopralluogo, non è stato possibile, vederne l’origine dello sversamento. Vista la difficoltà di individuazione dell’origine dello sversamento abbiamo richiesto al personale tecnico e di controllo di analizzare e individuare l’avvio della fonte inquinante.

L’inquinamento Termico è una delle principali fonti di inquinamento dei corpi idrici superficiali, sotterranei e della Biodiversità Fluviale e Marina.

Seguiranno aggiornamenti. Vi invitiamo a ritornare su questa pubblicazione tra qualche giorno.




Bacino del Sarno. Monte Citola in fiamme.

Monte Citola è nuovamente in fiamme. Il 28 luglio il nostro nucleo delle vedette anticendio boschivo hanno segnalato al SOPI territoriale due punti di incendio in quota. Monte Citola, un monte di 494 metri s.l.m., presenta una morfologia che vede nel versante verso Nocera Inferiore una parete molto pendente ma boscata, mentre la parte che va verso Cava De’ Tirreni non ha una grande superficie con alberature.

Sommità – Cima del Monte Citola – Novembre 2020

Senza alcun dubbio gli incendi sono stati comandati, presumibilmente, da due soggetti diversi ove questi, pensiamo, abbiano inserito vari inneschi sul versante Nocerino che con il graduale bruciamento della parete montana, questi si attivavano. Infatti nella giornata del 28 luglio, prima giornata di incendio, c’è stato un intervento di spegnimento che però a distanza di quasi 24 ore ha ripreso vigore. Ed ha ripreso vigore allo stesso modo di quando è stato avvistato il primo incendio, in due distinte parti.

L’incendio ha devastato l’intero versante Nocerino del Monte Citola e l’area essendo ad alto valore per la biodiversità temiamo il peggio per gli animali e uccelli in fase di nidificazione.

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO POST INCENDIO

Vista di Monte Poggio del Tesoro da Monte Citola – Novembre 2020

Nel novembre del 2020 il CNSBII ha effettuato un sopralluogo su Monte Citola per vedere dal vivo lo stato dei luoghi dell’incendio dell’estate del 2020 sul versante di Monte Poggio del Tesoro che ha devastato la biodiversità montana e aumentato il rischio idrogeologico dell’area che ha poi causato colate di fango e detriti a valle in zona Cupa Belvedere di Nocera Superiore. In quelle giornate di intensa attività di rilevamento abbiamo constatato che una superficie di oltre 8 ettari risulta essere instabile e pronta a dilavare verso valle in caso di condizioni meteorologiche avverse. Ora bisognerà aggiungere a questa allerta anche il versante incendiato di Monte Citola del 2021. In totale sono oltre 20 ettari di area instabile.

Abbiamo raccolto una serie di immagini, che grazie alle nostre vedette verranno poi utilizzato come materiale che consegneremo alla magistratura che si spera attivi delle indagini mirate in tal senso.

LE IMMAGINI E VIDEO SONO DI PROPRIETA’ DEL CNSBII, NON E’ AUTORIZZATO SCARICAMENTO SE NON CON AUTORIZZAZIONE.

Incendio Monte Citola del 28 luglio 2021