In fase di rimozione i rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino a San Marzano Sul Sarno


Il 3 agosto è avviata la fase di rimozione dei rifiuti dall’Alveo Comune Nocerino, tributario del Fiume Sarno ricadente nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno

COORDINATE GPS: 40.770862416058904, 14.565196635789574


Aggiornamento: 5 agosto, le azioni di rimozione sono state sospese.

Il CNSBII, nel corso di diversi anni ha attivato un’attenta attività di monitoraggio del corso d’acqua Alveo Comune Nocerino. Questo canale collega le acque dei Torrenti Solofrana e Cavaiola al Fiume Sarno.

Nel 2020 abbiamo intensificato le attività di monitoraggio attivando una interlocuzione continua con gli organi Regionali della Campania che ha generato una quantità di materiale, di diverse centinaia di megabyte, che ne comprovava lo stato di rischio, di pericolosità e di abbandono del luogo, delle aree ripariali e della scadente qualità delle acque. Punto di approfondimento da parte del CNSBII è la presenza di RSU – Rifiuti Solidi Urbani nei corsi d’acqua.

A tal proposito abbiamo inviato una comunicazione all’EDA – Ente D’Ambito dei Rifiuti nella Provincia di Salerno ove chiedavamo cosa comportava questo fermo della gestione della rimozione dei rifiuti. Ci veniva comunicato che era in fase di redazione un regolamento che ripartiva i costi di smaltimento dei rifiuti a tutti comuni del Bacino a seconda di laddove i rifiuti venivano intercettati.

A questi link è possibile visionare qualche precedente attività da noi svolta Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII chiede la rimozione, San Marzano Sul Sarno. Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII sollecita gli Enti.

L’alveo presente in San Marzano Sul Sarno ha un ponte viario ubicato su Via Guglielmo Marconi che dovrebbe essere abbattuto. Questo permetterebbe la migliore defluizione delle acque nel Fiume Sarno ma allo stesso tempo anche i rifiuti che vi transitano. Per tale motivo, la Regione Campania ha pensato di installare dei sistemi galleggianti di trattenimento dei rifiuti che limiterebbero così l’avvio a mare di rifiuti plastici e delle famose canne di Arundo Donax.

Dal 2 agosto 2021 la Regione Campania, sta effettuando il prelievo dei rifiuti in alveo in attesa di avere le autorizzazione per il conferimento in discarica.

LA CRONISTORIA DEGLI ATTI

Il CNSBII a prodotto tre atti di sollecito della rimozione dei rifiuti redatti ed inviati il:


27 marzo 2021

Richiesta di rimozione dei Rifiuti dal Corpo Idrico Superficiale “Alveo Comune Nocerino”, Bacino idrografico del Fiume Sarno.


14 maggio 2021

Segnalazione di incendio di rifiuti su segnalazione di abbandono rifiuti nel corpo idrico superficiale Alveo Comune Necerino coordinate. 40°46’15.2″N 14°33’54.8″E – https://goo.gl/maps/etWeLs1w3Ev1X5qZ7


23 LUGLIO 2021

Sollecito di rimozione di rifiuti dal Corpo Idrico Superficiale “Alveo Comune Nocerino” in San Marzano Sul Sarno – INVIATO A:

PEC Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia
PEC Capitaneria di Porto di Torre Annunziata
PEC Carabinieri Forestale Sarno
PEC Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – Ambito Territoriale Ottimale “Salerno”
PEC Parco Regionale del Fiume Sarno
PEC Arpac

PEC Comune di San Marzano Sul Sarno
PEC Polizia Locale di San Marzano Sul Sarno
PEC Alla UOD 50 18 05 Genio Civile di Salerno, Protezione Civile
PEC Alla UOD 50 17 09 Autorizzazioni Ambientali e rifiuti Salerno
PEC Alla Provincia di Salerno Servizio di Rifiuti e Bonifiche
PEC Al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno
PEC All’attenzione dell’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifuti nella regione Campania
PEC Sma Campania

Il CNSBII, comunica che seguirà da vicino tutte le fasi di rimozione fino allo smaltimento dei rifiuti e da subito invierà una richiesta di chiarimenti in merito a cosa si porrà in essere non appena verrà a crearsi una successiva occlusione fluviale lungo il corso d’acqua.

Inoltre informeremo la Procura e la Prefettura territoriale per aggiornarli di quanto sta accadendo che seppur potrà sembrare una sorta di punto di arrivo, se non non accostata, all’attività di rimozione anche le soluzione per evitare una nuova occlusione si rischia così di applicare un costo non da poco alle casse comuni e dei cittadini.




Canale Marna, il CNSBII invia informativa alla Procura

Il CNSBII, ha raccolto una serie di informazioni utili nell’arco di qualche mese ad individuare alcune fonti di inquinamento nel Canale Marna. Corso d’acqua del Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno.

Il Marna, ubicato tra i comuni di Sant’Antonio Abate (NA), Scafati (SA), Santa Maria la Carità (NA) e Pompei (NA) presenta alcune immissioni provenienti da scarichi industriali, scaricatori di piena fognari e dell’impianto di depurazione Regionale che potenzialmente potrebbero arrecare un danno ambientale al canale nel caso di imprevisti o di immissioni abusive.

Per tale ragione, i nostri operatori hanno effettuato dei sopralluoghi al canale. L’obiettivo è documentare le criticità ed inviarle con una informativa alla Procura territoriale. Ricordiamo che il controllo della qualità degli scarichi spetta ai Sindaci del territorio.

Inoltre il CNSBII ha inviato per conoscenza al Consorzio di Bonifica Sarno quanto rilevato.




Bacino del Sarno. Monte Citola in fiamme.

Monte Citola è nuovamente in fiamme. Il 28 luglio il nostro nucleo delle vedette anticendio boschivo hanno segnalato al SOPI territoriale due punti di incendio in quota. Monte Citola, un monte di 494 metri s.l.m., presenta una morfologia che vede nel versante verso Nocera Inferiore una parete molto pendente ma boscata, mentre la parte che va verso Cava De’ Tirreni non ha una grande superficie con alberature.

Sommità – Cima del Monte Citola – Novembre 2020

Senza alcun dubbio gli incendi sono stati comandati, presumibilmente, da due soggetti diversi ove questi, pensiamo, abbiano inserito vari inneschi sul versante Nocerino che con il graduale bruciamento della parete montana, questi si attivavano. Infatti nella giornata del 28 luglio, prima giornata di incendio, c’è stato un intervento di spegnimento che però a distanza di quasi 24 ore ha ripreso vigore. Ed ha ripreso vigore allo stesso modo di quando è stato avvistato il primo incendio, in due distinte parti.

L’incendio ha devastato l’intero versante Nocerino del Monte Citola e l’area essendo ad alto valore per la biodiversità temiamo il peggio per gli animali e uccelli in fase di nidificazione.

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO POST INCENDIO

Vista di Monte Poggio del Tesoro da Monte Citola – Novembre 2020

Nel novembre del 2020 il CNSBII ha effettuato un sopralluogo su Monte Citola per vedere dal vivo lo stato dei luoghi dell’incendio dell’estate del 2020 sul versante di Monte Poggio del Tesoro che ha devastato la biodiversità montana e aumentato il rischio idrogeologico dell’area che ha poi causato colate di fango e detriti a valle in zona Cupa Belvedere di Nocera Superiore. In quelle giornate di intensa attività di rilevamento abbiamo constatato che una superficie di oltre 8 ettari risulta essere instabile e pronta a dilavare verso valle in caso di condizioni meteorologiche avverse. Ora bisognerà aggiungere a questa allerta anche il versante incendiato di Monte Citola del 2021. In totale sono oltre 20 ettari di area instabile.

Abbiamo raccolto una serie di immagini, che grazie alle nostre vedette verranno poi utilizzato come materiale che consegneremo alla magistratura che si spera attivi delle indagini mirate in tal senso.

LE IMMAGINI E VIDEO SONO DI PROPRIETA’ DEL CNSBII, NON E’ AUTORIZZATO SCARICAMENTO SE NON CON AUTORIZZAZIONE.

Incendio Monte Citola del 28 luglio 2021



Scatta la denuncia per lo sversamento di reflui industriali in un canale del Bacino del Sarno


Segnala una criticità ambientale


Il CNSBII, come annunciato in precedenza, ha messo in campo oltre venti risorse umane sul territorio della valle del sarno nel periodo dell’avvio della campagna conserviera. La decisione è stata maturata per il perdurare degli sversamenti nei corpi idrici superficiali del territorio.

In un’attività di osservazione da diversi giorni, il CNSBII, ha raccolto immagini e informazioni che attesterebbero lo scaricamento di reflui illecito all’interno di una cunetta stradale nelle vicinanze di un corso d’acqua adiacente al Fiume Sarno.

La scoperta avvenuta una settimana fa dove le acque del canale oggetto dello sversamento assumevano odori e colori diversi dalla limpidezza in cui in precedenza di presentavano le acque del fiumiciattolo.

Sono bastati 4 giorni di osservazioni per raccogliere il materiale utile e consegnarlo nelle mani delle forze dell’ordine che vaglieranno il materiale da noi prodotto per poi procedere a controlli mirati.

Foto a confronto tra il 3 luglio e il 25 luglio

Senza subbio i reflui che finiscono nel corso d’acqua sono di origine industriale. Per ovvie ragioni non riveliamo la posizione dello sversamento riservandoci della massima discrezione. Il CNSBII, è attivo e vigile in modo silenzioso sul territorio a tutela del comparto fluviale e della biodiversità locale.




San Marzano Sul Sarno. Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII sollecita gli Enti.

SEGNALA UNA CRITICITA’ AMBIENTALE CLICCA QUI

Il CNSBII, il 23 luglio 2021 ha effettuato un sopralluogo sull’Alveo Comune Nocerino nel comune di San Marzano Sul Sarno. Il corpo idrico superficiale Alveo Comune Nocerino che collega i tributari maggiori del Fiume Sarno versa in condizioni preoccupanti sia per la qualità delle acque che in questo periodo, date le attività industriali conserviere, peggiora e sia per la presenza di rifiuti solidi urbani al proprio interno.

Il primo sopralluogo risale a marzo del 2021, seppur la problematica in quel punto sia orami diventata cronica, il CNSBII ha deciso di interloquire con gli enti, presumibilmente preposti, alla soluzione della gravissima problematica.

Le comunicazioni sono state avviate il 27 marzo ove il nostro organismo segnalava la presenza di rifiuti in alveo.

Foto del 31 marzo 2021

Dopo la nostra comunicazione il Sindaco di San Marzano Sul Sarno il 27 marzo 2021 genera una nota rivolta agli organismi avente competenza e richiede un provvedimento di urgenza per il ripristino dello stato ottimale dei luoghi.

Successivamente in un secondo sopralluogo avvenuto il 14 maggio 2021, il CNSBII attesta che i rifiuti presente in alveo sono stati incendiati, stesso in giornata viene inviata una comunicazione che ne descrive lo stato dei luoghi.

Rifiuti incendiati nell’alveo comune nocerino in San Marzano Sul Sarno

Si avvia di nuovo l’iter di segnalazione a vari enti regionali e locali, tra questi il Comune di San Marzano Sul Sarno. Nel frattempo passano altri mesi fino all’arrivo di Luglio, ove decidiamo di effettuare un nuovo sopralluogo al fine di verificare se le segnalazioni da noi effettuate, compresi i solleciti con urgenza del Sindaco del comune di San Marzano Sul Sarno fossero stati presi in considerazione.

Constatiamo quindi, il 23 luglio 2021, che la condizione di salute del corso d’acqua sono pesantemente peggiorate.

Seguiranno aggiornamenti nel caso in cui gli enti preposti si attiveranno per la rimozione e per adottare soluzioni compatibili al corso d’acqua per il trattenimento dei rifiuti e per una rapida rimozione. Intanto questo ci fa comprendete quanti siano i rifiuti che gravitano nelle acque del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e che inevitabilmente oltre a stazionare nei fiumi finiscono in mare.

Abbiamo chiesto formalmente all’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania di far rientrare la Provincia di Salerno nel perimetro dei comuni di competenza per i fenomeni di abbandono e appicco roghi di rifiuti. Come è possibile notare, nella valle del Sarno si sviluppa il fenomeno dell’incendio dei rifiuti nei corpi idrici superficiali.

Abbiamo anche inviato la nota alle Capitanerie di Porto di Torre Annunzia e Castellammare di Stabia essendo che i rifiuti presenti in alveo se non controllati possono defluire verso il mare.




CNSBII-ALERT: segnala lo sversamento di reflui e rifiuti abbandonati

CNSBII

Si ricorda che il Sistema “cnsbiiAlert” è progettato per gestire solo le segnalazioni che riguardano l’abbandono di rifiuti, a partire dalle quali si allertano i Comuni territorialmente competenti, cui è demandato di attivare l’intervento dei gestori dei servizi ambientali. 
Regioni Servite dal Servzio: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Molise


Vedi rifiuti abbandonati? Scatta una foto e registra un video e inviali tramite Whatsapp al numero CNSBII-ALERT: 3890279010

  1. Invia un messaggio a CNSBII-ALERT con Whatsapp specificando la località esatta
  2. Il numero di CNSBII-ALERT è destinato alla ricezione di foto e video
  3. leggi attentamente le istruzioni in basso a questo articolo e invia la segnalazione.

Il sistema CNSBII-ALERT è progettato per gestire solo le segnalazioni di: Abbandono di Rifiuti, Segnalazione di Rifiuti già Combusti, Inquinamento dei Corpi Idrici Superficiali da Rifiuti e Reflui. Le segnalazioni ricevuta da CNSBII-ALERT vengono successivamente inviate dall’ente agli organi competenti del territorio, cui è demandato di attivare l’intervento dei gestori dei servizi ambientali o i soggetti privati dei terreni ove insiste il sito inquinato.

COME FARE?


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QUALE TIPOLOGIE DI CRITICITA’ PUOI SEGNALARE?





Vuoi esercitare la tua mente e il tuo corpo? Fai escursionismo.

Prima del COVID-19 , la popolarità dell’escursionismo era in declino sia negli adulti che nei bambini . Ma la sua popolarità è aumentata durante la pandemia , vedendo molte più persone scendere sui sentieri del solito.

L’escursionismo non è solo un ottimo modo per uscire nella natura, ma offre anche molti benefici per la salute fisica e mentale di coloro che vi partecipano.

L’escursionismo differisce in molti modi dal fare una normale passeggiata nel tuo quartiere. Non solo il terreno su molti percorsi escursionistici è irregolare o roccioso, ma in genere c’è anche qualche cambiamento di elevazione, come salire o scendere dalle colline.

Le persone tendono anche a indossare calzature diverse, come le scarpe da trekking, che possono essere più pesanti di quelle a cui sono abituate.

Queste differenze di terreno e calzature significano che l’escursionismo ha un dispendio energetico maggiore (più calorie bruciate) rispetto al camminare su un terreno pianeggiante. Ciò è dovuto al fatto che abbiamo bisogno di usare più muscoli per stabilizzarci quando camminiamo su terreni irregolari.

Mentre camminare a passo svelto a una velocità di circa 5 km/h (3.11 mi/h)  consuma fino a quattro volte più energia di sedersi e riposare, le escursioni attraverso campi e colline ne consumano più di cinque volte .

Ciò significa che puoi raggiungere i 150 minuti raccomandati di attività fisica da moderata a vigorosa senza nemmeno dover andare a correre o andare in palestra.

I vantaggi di fare abbastanza esercizio sono chiari. Non solo migliorerà la tua salute fisica, il sonno e la gestione dello stress, ma l’esercizio ridurrà anche le tue possibilità di sviluppare alcune malattie croniche, come la demenza , il diabete di tipo 2 , le malattie cardiovascolari , la depressione e alcuni tipi di cancro.

Negli anziani, alcune ricerche suggeriscono che l’escursionismo potrebbe essere in grado di migliorare l’ipertensione .

L’escursionismo è anche vantaggioso anche per chi ha condizioni di salute preesistenti. La ricerca mostra che l’escursionismo porta alla perdita di peso e migliora la salute cardiovascolare negli adulti pre-diabetici , riducendo probabilmente il rischio di contrarre il diabete di tipo 2.

È stato anche dimostrato che migliora altri aspetti della salute , tra cui la forza muscolare, l’equilibrio e la flessibilità negli anziani con obesità. Anche coloro che soffrono di problemi di equilibrio o problemi articolari possono fare escursioni, poiché i bastoncini da trekking possono essere in grado di ridurre il carico sulle gambe .

La popolare forma di escursionismo chiamata nordic walking, in cui i partecipanti utilizzano i bastoncini da trekking per aiutarli, ha anche dimostrato di impegnare la parte superiore del corpo e aumentare l’intensità della camminata.

La ricerca mostra che questa forma di escursionismo aumenta la salute cardiovascolare, la perdita di peso e la forza muscolare nelle persone senza condizioni di salute preesistenti, così come in quelle con condizioni croniche, come il morbo di Parkinson.

Un ulteriore beneficio per la salute dell’escursionismo è che è classificato come “esercizio verde”. Questo si riferisce al beneficio aggiunto per la salute che fare attività fisica in natura ha su di noi.

La ricerca mostra che non solo l’esercizio verde può ridurre la pressione sanguigna , ma favorisce anche il benessere mentale migliorando l’umore e riducendo la depressione in misura maggiore rispetto all’esercizio indoor .

Questo è il motivo per cui alcune ricerche suggeriscono che gli operatori sanitari dovrebbero raccomandare le escursioni ai pazienti come un modo a basso costo per migliorare la salute ove possibile.

In Inghilterra, c’è persino un’iniziativa pilotata dal Servizio sanitario nazionale per valutare l’impatto sulla salute della prescrizione verde – in cui ai pazienti vengono prescritte attività all’aperto – come l’escursionismo o il giardinaggio – per migliorare la loro salute mentale e fisica.

Uscire all’aperto

Anche se non hai mai camminato prima, è facile iniziare. Ci sono molte app che puoi scaricare sul tuo telefono per aiutarti a navigare e trovare percorsi. Questi di solito funzionano con il tuo GPS e sono anche facili da seguire per coloro che hanno uno scarso senso dell’orientamento.

Puoi anche provare la sfida di 1.000 miglia se vuoi iniziare a fare escursioni. Questo incoraggia le persone a percorrere 1.000 miglia in un anno. Questo ha aiutato molte persone, compresi i miei genitori, a essere più attive, specialmente durante il COVID-19.

Lindsay Bottoms , Lettrice in Fisiologia dell’esercizio e della salute, Università dell’Hertfordshire

Questo articolo è stato ripubblicato da The Conversation con una licenza Creative Commons. Leggi l’ articolo originale .




S.Giuseppe Vesuviano, Pianillo. Incendio di Rifiuti, richiesta rimozione.

Il CNSBII – Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani, il 4 giugno ha avuto notizia dell’appicco di un rogo di rifiuti in San Giuseppe Vesuviano in un’area oggetto a continuo abbandono di rifiuti. La zona è ricettacolo di discariche di rifiuti disseminate su chilometri di aree interne subisce il fenomeno dell’incendio dei rifiuti. Questo avviene a tutte le ore del giorno, coloro che compiono questi atti, lo fanno non preoccupati dal fatto che possano essere individuati dalle telecamere comunali apposte agli accessi delle vie.

Il CNSBII ha inviato una segnalazione dell’accaduto al Sindaco del Comune di San Giuseppe Vesuviano, alla Polizia Locale, alla Regione Campania gli Uffici della Difesa del Suolo e Autorizzazioni Ambientali, all’Ente d’Ambito dei Rifiuti 3 Napoli, all’ASL di Napoli 3 sud, all’Ufficio dell’Incaricato per il Contrasto dei Roghi in Campania e alla Sma Campania, al fine di far avviare l’iter di rimozione dei rifiuti dall’area.

Il territorio circostante alla Vasca Pianillo è famoso agli onor di cronaca per quanto segnalato dal CNSBII oggi. E’ una problematica che la si può classificare “antica” e che deve essere risolta in nome del rispetto per l’ambiente e delle norme e per la tutela del Suolo, del Sottosuolo e dell’Aria.

La Vasca “al Pianillo” invece è stata utilizzata per anni, come il contenitore permeabile di fogne dei comuni a monte della stessa, da qualche mese è stato realizzato un collettore fognario che prende i reflui dei comuni e li invia al depuratore di Angri in provincia di Salerno, un viaggio lungo oltre 15 km che ora, ha scongiurato in parte, l’arrivo dei reflui in vasca. I reflui ci finiranno solo in caso di occlusione del collettore o in caso in cui si attiva lo scaricatore di piena fognario nelle condizioni di surplus di acque nelle condotte.

La Vasca piena di reflui fognari

Il CNSBII allo scadere dei 30 gg dal deposito di questo atto, qualora non fosse stato avviato un iter amministrativo di gestione della criticità o rimozione dei rifiuti, effettuerà una richiesta di accesso agli atti documentale per conoscere le documentazioni prodotte nel rispetto della 152/2006.

Ecco il video pubblicato in rete da un utente del social Facebook:

https://www.facebook.com/mimmo.russo.378/posts/10219188589806270
https://www.facebook.com/mimmo.russo.378/posts/10219188607926723



Operazione “secondo quadrimestre” 2021, risultati del mese di maggio

Il mese di maggio appena trascorso ha confermato la tendenza alla diminuzione del numero di eventi incendiari, che sono del 24% inferiori a quelli dello stesso mese del 2020 (un totale di 116 di questo maggio contro i 152 del maggio ’20), nonostante una buona parte di quel mese dello scorso anno sia stata caratterizzata da lockdown rigido e conseguente riduzione al minimo delle attività produttive e sociali.

Ulteriormente diminuiti anche i roghi di rifiuti presso i campi Rom, la cui percentuale sul totale degli eventi incendiari è scesa al 3% del totale; va pur sempre ricordato, tuttavia, che si tratta di incendi che, per dimensioni e tipologia, continuano a destare comprensibile allarme sociale fra la popolazione. 

Si registra, peraltro, un aumento del totale generale – pari al 19,8% – rispetto al dato molto positivo dello scorso mese di aprile, in coincidenza con l’avanzare della stagione calda.

Si riporta la consueta tabella per evidenziare gli interventi di controllo e repressione (anch’essi in costante incremento) i quali, a fianco delle tradizionali verifiche sulle aziende (industriali, commerciali o agricole), restano focalizzati sul controllo e la prevenzione degli sversamenti di rifiuti nelle aree attigue agli insediamenti abitativi irregolari, anche mediante l’identificazione delle persone, sia a terra sia dall’aria (droni), e il sequestro dei mezzi che vi portano rifiuti.

Risorse impiegate,  attività svolte e risultati conseguiti Maggio 2021 Maggio 2020
Roghi di rifiuti in provincia di Napoli 105 132
Roghi di rifiuti in provincia di Caserta 11 20
Attività produttive controllate 43 7
Attività produttive sequestrate 29 2
Prelievo di pneumatici abbandonati (in tonnellate) 38,19 26,92
Veicoli fermati e controllati 4.086 35
Veicoli sequestrati: 135 13
Persone identificate e controllate 4.824 35
Persone denunciate all’Autorità giudiziaria 58 2
Persone sanzionate amministrativamente 62 6
Sanzioni amministrative (valore totale) € 151.514,34  € 10.379,67

Si riportano, altresì, due grafici che illustrando l’andamento delle operazioni e i risultati conseguiti (limitatamente ai più importanti), dal mese di gennaio 2020 a oggi:

Controlli e risultati
Controlli e risultati



Rifiuti nel Fiume Sarno, serve un tavolo tecnico Regionale

Il Cnsbii da anni si impegna civicamente per comprendere i motivi della stasi amministrativa che si genera di tanto in tanto dinnanzi ad un procedimento di rimozione dei rifiuti dai corpi idrici superficiali del Bacino Idrografico del Fiume Sarno in quanto organismo di tutela dei corpi idrici superficiali formato da cittadini.


Il nostro organismo non dedica le proprie risorse di tempo ed umane solo per la atavica problematica dei reflui che vengono immessi nei canali, torrenti e fiumi ma ha ulteriormente approfondito i propri studi e osservazioni sull’abbandono e caduta accidentale dei rifiuti nei corsi d’acqua.


Nell’ambito della vigilanza civica territoriale abbiamo quindi constatato che oltre all’inquinamento derivato da un mancato funzionamento e la assenza delle infrastrutture fognarie e depurative, ora bisogna mettere in conto anche la presenza dei rifiuti solidi urbani sia a bordo degli argini che all’interno dei fiumi. I rifiuti stazionano per anni nel letto dei corsi d’acqua e buona parte finisce in mare.

“Da nostri studi e ricerche ammontano a 30 i quintali di rifiuti che giornalmente possono finire in mare”.



In questi anni diversi sono stati i nostri interventi di segnalazione delle criticità legate ai rifiuti solidi urbani abbandonati nei fiumi, come ad esempio Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII chiede la rimozione. Notiamo che nonostante le segnalazioni inviate agli organi competenti l’inerzia della pubblica amministrazione continua ad esserci e questo non può accadere poiché in ballo c’è la tutela dei corsi d’acqua.

Abbiamo quindi chiesto all’Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ambito Territoriale Ottimale “Salerno” la possibilità di darci un chiarimento ad una nostra richiesta ufficiale inviata proprio in riferimento a questa pubblicazione Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, il CNSBII chiede la rimozione.

L’EDA ci risponde e riteniamo rendere pubbliche alcune dichiarazioni del documento in nostro possesso perché possono essere utili per conoscere le normative e cosa ne può rallentare o annullare la continuità amministrativa di rimozione dei Rifiuti dai Corsi d’Acqua.


In riscontro alla Vs. nota del 14.05.2021 di pari oggetto, acquisita al prot. EDA n. 1640/2021 del 14.05.2021, preliminarmente è opportuno ricordare che, ai sensi dell’art. 192 del D.Lgs. n. 152/2006,

Quadro normativo

“Fatta salva l’applicazione delle sanzioni di cui agli articoli 255 e 256, chiunque viola i divieti di cui ai commi 1 e 2 è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo. Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate.”

Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ambito Territoriale Ottimale “Salerno”

Nel caso di specie, appare dapprima necessario individuare il limite tra la proprietà privata e l’alveo di un corso d’acqua pubblico appartenente, ai sensi dell’articolo 822 del Codice Civile, al Pubblico Demanio dello Stato; il Comune, poi, dovrà provvedere ad emettere l’ordinanza di cui al richiamato art. 192, per la rimozione dei rifiuti abbandonati. Destinatario del provvedimento sarà o il proprietario dell’area o il gestore dell’alveo del fiume, a seconda dell’ubicazione dei rifiuti abbandonati.

La Legge Regionale

Per quanto concerne le competenze in capo allo scrivente Ente, è opportuno richiamare la Legge Regione Campania n. 14/2016 che, all’art. 35, prevede che

“I costi della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti che dai corpi idrici superficiali incidono sui territori dei Comuni a valle idrografica ricadono sui Comuni appartenenti al bacino idrografico del corso d’acqua con regolamento definito dagli EdA, anche utile all’identificazione delle migliori misure di prevenzione e vigilanza. La Regione destina risorse per l’attivazione, d’intesa con gli EdA ed i Comuni territorialmente competenti, di misure di prevenzione e vigilanza, per il contrasto al fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti sul demanio regionale e nei siti già utilizzati per lo stoccaggio di rifiuti, anche avvalendosi del personale di cui all’articolo 49”.

Appare evidente, dunque, che il Regolamento in parola non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli Enti preposti e dei differenti Enti d’Ambito in cui ricadono i Comuni del bacino idrografico del corso d’acqua (uffici regionali interessati, uffici del Genio Civile, ARPAC Autorità di Bacino, Consorzi di Bonifica…), anche con riferimento all’identificazione delle migliori misure di prevenzione e vigilanza che possono essere indicate nello stesso Regolamento.

A tal proposito, lo scrivente Ente ha già richiesto alla Regione Campania di istituire un apposito Tavolo tecnico- istituzionale, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, per la redazione del citato Regolamento.

Cosa si può fare e cosa è stato fatto

Ad oggi la Regione Campania non ha ancora provveduto ad istituire il predetto Tavolo tecnico-istituzionale.

Il progetto futuro

Al contempo, nell’ambito della programmazione delle attività previste dalla richiamata L.R. 14/2016 [art. 45 comma 1 lett. e)], la Regione ha elaborato il progetto

Interventi di vigilanza ai fini della riqualificazione ambientale del bacino idrografico del Fiume Sarno sul Territorio del Consorzio di Bonifica integrale del Sarno”, con il quale si prevede di attivare un’azione di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti presso le sponde dei corpi idrici ricadenti nei Comuni appartenenti al Consorzio di Bonifica Sarno, dove il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti lungo le sponde è purtroppo alquanto esteso e crea seri problemi di natura ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, contribuendo notevolmente al degrado complessivo del territorio.


Le nostre considerazioni

Questa è la risposta dell’Ente D’Ambito dei Rifiuti che in virtù della trasparenza amministrativa e piena disponibilità, cosa ad oggi non facile da riscontrare in molti degli enti pubblici amministrativi, ci chiarisce che è possibile arrivare ad una soluzione tecnica e poi economica per la rimozione dei rifiuti e ancor più per la creazione di un gruppo di vigilanza ecologica che andrebbe a diminuire le probabilità di sversamento da parte di criminali.

Ad oggi, come specificato dall’EDA questo tavolo tecnico da loro proposto non è stato ancora organizzato.

Sarà quindi motivo per il CNSBII di inviare alla Regione Campania e ai soggetti portatori di interesse di istituire quanto prima un tavolo organizzativo che dia modo il prima possibile di regolamentare il prelievo e conferimento ma anche una maggiore attenzione e vigilanza dei corpi idrici superficiali difendendoli dall’ abbandono di rifiuti. L’ente alla fine del comunicato ci fa sapere che ci terrà informati su ulteriori sviluppi che si porranno in essere.

Il rischio è che oltre a vedere fiumi di reflui a breve vedremo anche fiumi di rifiuti.